
La svolta antipirateria francese: quando la LFP mette Google e Bing sotto scacco
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-News (original)
Il panorama globale della lotta alla pirateria sportiva ha registrato una storica pronuncia proveniente dalla Francia. Per la prima volta, un'autorità calcistica europea ha ottenuto un'ingiunzione preventiva che non colpisce solo i fornitori di servizi di rete (ISP), ma punta direttamente ai motori di ricerca, responsabili della visibilità dei contenuti illeciti. Il Tribunale giudiziario di Parigi, con una decisione datata 18 settembre, ha imposto a colossi del web come Google e Microsoft Bing di procedere alla de-indicizzazione (rimozione dai risultati di ricerca) dei siti web che trasmettono illegalmente gli incontri della Ligue 1 McDonald's e della Ligue 2 BKT.
Un Precedente Proattivo - Questa mossa segna un "salto di qualità" strategico nella difesa dei diritti televisivi. Fino ad oggi, le azioni legali intraprese dalla Ligue de Football Professionnel (LFP) e dalla sua controllata LFP Media si erano concentrate in modo quasi esclusivo sul blocco dell'accesso alle piattaforme pirata, intervenendo solo dopo l'individuazione della violazione e chiamando in causa gli Internet Service Provider o i fornitori di servizi DNS.
La sentenza parigina introduce un cambiamento radicale. La LFP è ora autorizzata ad agire in maniera preventiva, richiedendo l'eliminazione dei siti sospetti dai motori di ricerca ancor prima che questi inizino la diffusione illegale degli streaming. Si tratta di una nuova e potente "arma" per contrastare un fenomeno che sottrae centinaia di milioni di euro ai campionati nazionali in Europa ogni anno. Il coinvolgimento attivo dei motori di ricerca è stato definito un "ottimo punto" e un "passo molto importante" nella strategia antipirateria. L'ordine francese, infatti, mira a rendere gli URL illeciti meno visibili e più difficili da raggiungere per gli utenti, agendo dunque sul fronte della reperibilità.
L'Asse con Arcom e la Pressione dei Broadcaster - La mossa della LFP non è isolata. Si affianca alle misure già in vigore dal luglio 2024, quando gli operatori di rete francesi sono stati obbligati a oscurare le piattaforme illegali di streaming e IPTV. La Lega calcistica francese ha annunciato che collaborerà strettamente con Arcom, l'autorità di regolazione nazionale per l'audiovisivo e il digitale, per aggiornare ed estendere progressivamente l'elenco dei siti da sanzionare man mano che verranno identificati nel corso della stagione sportiva. Questa intensificazione delle misure risponde anche alle forti pressioni esercitate dai broadcaster, partner commerciali cruciali della LFP come beIN Sport, che hanno ripetutamente sollevato la questione della protezione inadeguata dei diritti televisivi, evidenziando tensioni contrattuali e cali di ricavi imputabili alla pirateria.
Francia vs. Italia: Due Modelli a Confronto - Sebbene l'obiettivo sia comune, è essenziale delineare le differenze procedurali con l'approccio italiano, anch'esso all'avanguardia nel contrasto al live streaming illecito. Massimiliano Capitanio, Commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), ha chiarito le distinte metodologie:
- Modello Francese: L'ordine di de-indicizzazione viene inizialmente impartito dal Tribunale giudiziario di Parigi; Arcom interviene in un secondo momento per segnalare siti aggiuntivi. L'obiettivo è rendere i siti "irraggiungibili" agendo sulla visibilità nei motori di ricerca.
- Modello Italiano: In Italia, grazie alla legge 93/2023 e alla piattaforma Piracy Shield, l'Autorità (Agcom) impartisce direttamente gli ordini. Si adottano le cosiddette "ingiunzioni dinamiche" che, a seguito di istanza di parte, stabiliscono un termine massimo di 30 minuti per l'esecuzione. Di fatto, i siti pirata vengono spenti in pochissimi minuti grazie alla tempestività dei provider. L'intervento italiano mira specificamente a rendere i siti pirata irraggiungibili dall'Italia.
Nonostante le differenze procedurali — tribunale che ordina la de-indicizzazione in Francia contro l'Autorità che emette l'ingiunzione dinamica in Italia — entrambi i risultati sono di grande rilievo.
La Battaglia Globale e la Cooperazione Europea - Questo risultato storico per la LFP, la prima entità calcistica a ottenere una tale ingiunzione preventiva contro i motori di ricerca, è visto come un potenziale acceleratore per una battaglia comune e collaborativa contro lo streaming illegale e le IPTV pirata in tutto il continente. Riconoscendo che la pirateria è un fenomeno globale che richiede un approccio condiviso e un costante scambio di informazioni, Agcom ha organizzato un importante convegno intitolato "Stop Piracy", previsto per il prossimo 15 ottobre presso l'Università Parthenope di Napoli. L'evento vedrà la partecipazione di stakeholder italiani, francesi e spagnoli, tra cui titolari dei diritti, istituzioni e provider, con l'obiettivo di condividere gli anni di lavoro e analizzare le novità introdotte a livello europeo dal Regolamento per i servizi digitali (DSA).