Mega fusione nel settore statunitense delle radio satellitari. Ieri infatti due leader americani del settore, Xm satellite radio holdings Inc. e Sirius satellite radio Inc. hanno annunciato il perfezionamento del loro progetto di fusione. Sarà un merger alla pari, nel senso che tutte e due le società avranno lo stesso numero di azioni nel nuovo gruppo, che stabilirà il proprio quartier generale a New York (dove peraltro ha la sede Sirius, mentre Xm è di Washington). La nuova società avrà un valore di mercato di circa 13 miliardi di dollari, compreso un indebitamento netto complessivo di quasi 1,6 miliardi di dollari.
La decisione, nell'aria da tempo, sembra una delle poche in grado di assicurare un futuro positivo alle due emittenti. L'intero settore radiofonico americano è infatti in crisi, con gli ascolti in graduale calo complice soprattutto la crescente diffusione dei lettori di musica digitale (quali gli iPod). Una crisi che chiaramente ha colpito anche il relativamente nuovo comparto, delle radio via satellite, che offre servizi a pagamento che consentono collegamenti con stazioni radio operanti in tutte le aree del globo.
Tornando alla transazione, secondo i termini dell'accordo gli azionisti Xm riceveranno 4,6 azioni di Sirius per ogni azione Xm posseduta. Venerdì scorso a Wall Street (ieri chiusa per la celebrazione del Presi-dent Day) il titolo Sirius aveva chiuso con un +2,78% a 3,70 dollari (livello vicino ai minimi toccati in dicembre a quota 3,5%), mentre quello Wx era balzato del 7J% a 13,98 dollari.
L'attuale chief executive di Sirius, Mei Karmazin diventerà l'amministratore delegato della nuova società, che avrà come presidente Gary Pasons, attuale presidente dèlia Xm. Le due società hanno comunicato che continueranno a trasmettere indipendentemente l'una dall'altra fino a che l'operazione di fusione non verrà perfezionata.