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Canali per tutti i gusti, il satellite vince

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Fonte: Italia Oggi

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Satellite / Estero
  martedì, 19 giugno 2007
 00:00

Il 36,8% degli italiani ha un televisore collegato a un'antenna parabolica, in totale oltre 20,6 milioni di persone può accedere ai canali satellitari. E fra questi, il 23,3% ha sottoscritto un abbonamento alla pay-tv.

La tv satellitare non dimostra segni di stanchezza, anzi si consolida grazie ai giudizi positivi che le vengono dalla capacità di profilare il suo prodotto sui diversi utenti. I telespettatori, d'altro canto, si rivelano molto più attenti alla qualità dei programmi.

Inoltre, il telespettatore satellitare ha spesso poco tempo per guardare la tv, ma lo fa con grande cognizione e su molti canali, rispetto a uno spettatore tradizionale. È quanto emerge dalla ricerca Audistar 2007 (Audi satellite television audience research), realizzata da Gfk Eurisko.

In questo panorama, il telespettatore satellitare è ormai identificato: autonomo ed esplorativo, consapevole dei propri interessi, più critico di un tempo, si sta allontanando progressivamente dalle tv generaliste, a causa di un'offerta di programmi indifferenziata.

Il tutto a favore del satellite, dalla più ampia offerta del mercato, che permette di comporre da sé il proprio palinsesto. Se il tempo complessivo dedicato alle tv si è ridotto, negli ultimi anni, anche fino alla metà, è cresciuta l'aspettativa e l'attesa di nuovi e buoni contenuti.

Per tutti i gusti. Ma quali sono le logiche che guidano il telespettatore?

Sarebbero almeno una dozzina: canali «istituzionali», classici ever green, con format conosciuti, appuntamenti fissi, orari noti, la quotidianità indoor: canali «movimento», più innovativi, con alternanza di format classici e altri in evoluzione, con i nuovi bisogni del pubblico; sport (soprattutto il calcio, la prima leva storica di accesso alla pay-tv); home cinema (entertainment domestico, da salotto, con film senza interruzioni); area kids (cartoon, ma non solo); alla scoperta del mondo (viaggi, scienza, avventura, ma anche il mondo di oggi e di ieri, il gusto per la qualità, città d'arte e design, uno sguardo che è un caleidoscopio intorno a sé); accompagnamento musicale (per l'ascolto di sottofondo, in alternativa alla radio, spesso usufruito in pub e locali); nuovi format (reality e life style); la passione per le serie tv (horror, thriller, fantascienza, ma anche film e telefilm pensati per un pubblico maschile); le news (tg e meteo); canali satellitari in chiaro (canali educativi per 1 più giovani); canali di nicchia (in lingua come Cnn e Bbc, ma anche musica classica).

Otto profili di spettatori. Quanto alla segmentazione tipologica dei telespettatori, su un mercato potenziale di tv satellitari che coinvolge oltre 20 milioni di individui, sono otto i profili definiti da Audistar 2007.

Multicanali:  soprattutto uomini, giovani, amanti della multimedialità, che usufruiscono della tv a tutte le ore e in tutte le occasioni possibili. In 7 giorni vedono almeno 41 canali satellitari.

Videosport: ancora soprattutto uomini, con la passione per il calcio; pubblico prevalentemente serale, alterna calcio e altre attività sportive. In 7 giorni vedono in media 17 canali.

Musical-entertainment: giovani, molto presenti al Sud, seguono la tv dalle 12 alle 15, dopo la scuola. In 7 giorni vedono in media 26 canali.

Info-tainment: telespettatori colti e con lavori interessanti, soprattutto metropolitani. Coltivano cultura e curiosità, seguendo canali di informazioni e documentari, almeno su 19 canali, in media, nella settimana. Home cinema: appassionati dei buoni film (concentrati al Nordovest e al Centro), in una settimana seguono circa 14 canali.

Cartoon generation: pubblico pomeridiano di piccolissimi e di genitori che non li lasciano soli davanti alla tv. Non mancano i cartoon-dipendenti adulti. 10 canali, in media, alla settimana.

Tradizionali: costituiscono un pubblico ancora affezionato alla tv generalista, seguita da casa. Istruzione medio-bassa, casalinghe e pensionati, questi telespettatori vedono 1,7 canali in media alla settimana.

Moderati: è l'italiano medio, che non ha grandi entusiasmi per la tv: in 7 giorni vede in media 1,5 canali.

Fonte: Italia Oggi

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