Corruzione. Appalti truccati. Estorsioni. Narcotraffico. Sequestri di persona. Omicidi. Stragi. La storia italiana è stata brutalmente e tragicamente segnata dai crimini commessi dalle organizzazioni mafiose. In occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo), History dedica le serate del 20 e 21 al mondo della criminalità organizzata italiana, raccontata sotto diversi punti di vista: dal Maxiprocesso del 1986, che inferse un primo, durissimo colpo a Cosa Nostra, al ruolo giocato dalle donne all’interno della mafia fino all‘ndrangheta.
La serata del 20 marzo parte alle 21.00 con lo speciale Il Maxiprocesso. Attraverso interviste ai protagonisti dell’epoca, come Alfonso Giordano (Presidente della Corte), l’attuale Presidente del Senato Pietro Grasso (giudice a latere) e Giuseppe Ayala (pubblico ministero), History ripercorre le tappe principali del più grande processo mai svolto prima d’allora a Cosa Nostra e iniziato nel 1986 nell’aula bunker del carcere di Ucciardone di Palermo. Il pool antimafia di Falcone e Borsellino, anche grazie alle rivelazioni di Tommaso Buscetta, riuscì a portare sul banco degli imputati quasi cinquecento mafiosi, tra cui Michele Greco, detto “Il Papa”. Tanti gli ergastoli comminati.
A seguire, alle 22.00, verrà trasmesso Le donne. Il documentario segue le vicende di alcune donne che hanno fatto parte della mafia, che ne hanno sposato gli uomini o che si sono ribellate ad essa. Conosceremo la storia di Ninetta Bagarella, moglie del boss dei boss, Totò Riina e sorella di Leoluca, altro capo mafioso, e quella di Rita Atria, che decise di collaborare con la giustizia e, in modo particolare, col giudice Borsellino, decidendosi di suicidarsi dopo la morte del magistrato. Tra gli intervistati Letizia Battaglia, una delle più importanti fotografe italiane, famosa per i suoi scatti che hanno documentato il mondo mafioso e i suoi delitti.
Il 21 marzo, alle 21, sarà invece la volta del documentario ‘Ndrangheta. Secondo l’FBI, negli ultimi anni l’organizzazione criminale calabrese è diventata la più temibile mafia al mondo, l’unica a compiere affari illeciti in tutti i cinque continenti. Intervistando magistrati quali Nicola Gratteri e Michele Prestipino, il documentario ricostruisce l’ascesa dell’ndrangheta, dal business dei sequestri di persona a quello del commercio internazionale di droga, i riti, i punti di forza ma anche le prime sconfitte determinate dall’azione sempre più incisiva da parte delle forze dell’ordine. A firmare questi tre documentari la regista Anne Veron.