La televisione è ancora la regina indiscussa dei media in Italia. A certificarlo è un recente rapporto Censis, lasciando intendere che, nonostante l'avanzare inesorabile di internet e dei social media, il piccolo schermo continua a tenere banco nei cuori (e nelle abitudini) degli italiani. SkyTG25, il programma di approfondimento di Sky TG24 condotto da Alessio Viola, ha proposto uno sguardo intenso e appassionato sulla storia e sull’evoluzione della televisione.
Attraverso le parole di protagonisti come Giovanni Minoli e il ricordo vivido di un pioniere come Gianfranco Funari, si è delineato un racconto ricco di sfumature, che ha messo in luce come questo mezzo, pur rimanendo centrale nel panorama mediatico, abbia attraversato cambiamenti radicali. Il ritratto della RAI negli anni d’oro ha fatto emergere un periodo di grande slancio creativo e di scelte audaci, mentre lo sguardo sul presente invita a ripensare profondamente il ruolo della TV, in particolare del servizio pubblico. Anche di fronte alla concorrenza dei nuovi media, la televisione conserva un fascino potente e continua a essere un punto fermo per milioni di italiani.
Omaggio al Maestro del "Faccia a Faccia" – La puntata si è aperta con un affettuoso omaggio a Giovanni Minoli, vera e propria icona della storia televisiva italiana. Minoli, creatore dell'indimenticabile format del "faccia a faccia", ha ricordato come questa sua invenzione, realizzata insieme a Sergio Spina sfruttando le potenzialità del Chromakey, rappresenti ancora oggi un modo unico di fare televisione. "Faccia a faccia o è in diretta o non è faccia a faccia. Tu li fai e li monti", ha affermato Minoli, sottolineando la genuinità e l'emozione che solo la diretta può offrire. Nonostante le centinaia di interviste realizzate, Minoli ha confidato che ogni incontro lo ha impegnato profondamente, preparandosi meticolosamente su ogni ospite.
Rivivendo il Fenomeno Funari: Tra Trasgressione e Intuizione Televisiva – Un altro momento clou della trasmissione è stato dedicato a Gianfranco Funari, personaggio televisivo indimenticabile. In studio erano presenti Marco Falorni e Andrea Frassoni, autori del libro "L'algoritmo Funari", nato anche dall’esperienza di un documentario precedentemente realizzato su di lui. Minoli ha ricordato l’esplosione di Funari a Rai 2 con "Aboccaperta", nato da un’intuizione e dalla volontà di portare in televisione un personaggio "trasgressivo" che aveva capito il potere comunicativo del mezzo. Gli autori del libro hanno descritto Funari come un "conduttore" che fungeva da filtro tra il giornalista, il cittadino e il politico, una figura che manca nella televisione odierna. Hanno inoltre svelato come, dietro l'apparente spontaneità, si celasse un attento studioso della televisione e dell’attualità, ossessionato dagli ascolti e sempre pronto ad analizzare la critica televisiva. Anche Costantino della Gherardesca ha condiviso il suo ricordo di Funari, definendolo un affabulatore geniale e un personaggio "larger than life".
Un Tuffo nel Passato Glorioso della RAI con Mario Maffucci – La trasmissione ha poi ospitato Andrea Scarpa, autore del libro "Samurai", un’intervista a Mario Maffucci, figura chiave della RAI negli anni d'oro. Attraverso i racconti di Maffucci, si è ripercorsa la grande televisione del sabato sera, con protagonisti come Celentano, Baudo e Pavarotti. Scarpa ha evidenziato come, in quegli anni, la politica avesse un ruolo di indirizzo ma lasciasse spazio alla competenza dei dirigenti RAI. Un aneddoto emblematico riguarda il silenzio di Celentano durante una puntata di "Fantastico", un evento che dimostra come anche i grandi dello spettacolo potessero essere spiazzati dalla diretta televisiva.
La Televisione Oggi e Domani: Tra Fiction di Qualità e un Palinsesto da Riscrivere – Inevitabile una riflessione sulla televisione contemporanea. Minoli ha espresso un giudizio piuttosto severo, auspicando un "foglio bianco" e un ricominciare da capo per il servizio pubblico, con una chiara missione orientata al cittadino più che al consumatore. Sia Minoli che Costantino hanno concordato sul fatto che la fiction rappresenta oggi una delle forme di racconto più interessanti e capaci di offrire una comprensione più profonda della realtà. Come esempio, sono state citate serie come "Fauda" e "Adolescence". Costantino ha inoltre sottolineato come il suo programma in onda su Sky e in streaming su NOW "Pechino Express" cerchi di mantenere viva la funzione divulgativa della televisione, portando gli spettatori alla scoperta di nuove realtà.