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Studio Universal: l'audience si conquista con il marchio

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Fonte: Italia Oggi

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Sky Italia
  mercoledì, 28 marzo 2007

«Dalle chiacchiere a un bagno nella realtà». Così, Luca Cadura, presidente di Studio Universal la TV del cinema da chi fa cinema, distribuita da Sky, descrive gli attesi risultati Auditel che sveleranno, da aprile, i dati di ascolto delle tv satellitari.

«Bisogna saper leggere i dati anche dà un punto di vista qualitativo», precisa Cadura presidente da tre anni (prima per cinque a capo del marketing).

Studio UniversalLa Su ha scelto di comunicare i dati una volta al mese. Intanto riferisce come sia cresciuta la notorietà del canale, creato nel 1998 dalla Universal Studios, il colosso americano del grande schermo, oggi parte del gruppo Nbc Universal di proprietà della General Electric. Il 40% della popolazione, dichiara di conoscere Su.

Il brand è al 4° posto in graduatoria tra i canali che vengono citati spontaneamente dagh italiani rispetto alla programmazione di film di qualità; confermando un'identità di canale molto forte (Dati ricerca Ispo di Renato Mannheimer, condotta a fine 2006).

«Ed è proprio sul brand, prima che sul prodotto, che si combatterà la battaglia dell'audience e degli investimenti pubblicitari», sottolinea il presidente, che ha introdotto in palinsesto anche prodotti televisivi, ma con stretto riferimento al cinema, come Parenthood di Ron Howards con un Leonardo Di Caprio sedicenne.

Tra gli obiettivi di Su, per il futuro, c'è la volontà di aggiungere nuovi canali tematici, come avviene nel resto d'Europa, ambizione oggi frenata perché mancano altri distributori oltre a Sky. In più c'è una richiesta al governo: non porre troppi puntelli allo sviluppo del digitale terrestre per non scoraggiare gli editori.

«I nostri risultati sono più che soddisfacenti, dice Cadura, confortato dai dati che rilevano un aumento degli spettatori assidui del Canale (coloro che lo seguono tutti i giorni o quasi) +6%rispetto al 2005 e un aumento, rispetto allo stesso anno, del grado di soddisfazione per i vari elementi della programmazione: giudizi positivi sugli speciali (+5%), sull'orario (+6%), sulla qualità e varietà dei film (+4%).  Ma, in futuro il nostro lavoro sarà meno facile, per la cresciuta concorrenza con altri canali quali Sky Cinema Classics, Rai Sat Cinema, Fox, Fx, Paramount, Axn. Ma soprattutto dovremo educare il mercato alla corretta lettura dei dati di ascolto. Sono numeri ovviamente molto inferiori alle free tv ma sui nostri canali la comunicazione dovrà puntare alla qualità».

Oggi, per Studio Universal gh introiti pubblicitari sono enormemente cresciuti (la pubblicità arriva da auto, prodotti cine e home video ma, da due anni, anche dal mass market).

«Sono cambiate le strategie di comunicazione per i prodotti di massa», spiega Cadura, «le aziende si muovono in uno scenario nuovo. Per la Tv tematica, poi, i costi sono estremamente più bassi rispetto alla generalista. Spesso con il costo di uno spot sulla TV generahsta si può comprare un'intera campagna sulla tematica andando tra l'altro a colpire in modo più preciso lo spettatore cui ci si vuole rivolgere».

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