La società britannica trasmette e distribuisce contenuti tematici in oltre 300 milioni di case nel mondo: documentari, real life, serie e film hanno contribuito negli ultimi quindici anni al successo del marchio.
Sono, infatti, nove i canali che fanno capo a Zonemedia, presenti in 126 Paesi e trasmessi in 24 lingue. «E questo primo anno di attività è stato veramente incoraggiante - commenta Louise Cottrell, vice president affiliate sales, parlando con Daily Media -. Il marchio si sta affermando e noi stiamo mettendo a punto la formula composta per il 60% da serie e per il restante da film, trasmessi soprattutto nei week end, nel prime time e durante le notti. Questa redistribuzione dei contenuti nel palinsesto ci ha permesso di vedere crescere del 102% le audience nello slot 18:00 ? 20:30 nel corso dell?anno. In aprile, inoltre, il canale ha superato le performance di concorrenti di spicco».
Horror e suspance fanno la parte del leone nel palinsesto, pesando per circa il 40-60% del palinsesto, seguiti da fantasy, azione e avventura e fantascienza. Le principali novità del palinsesto estivo - recentemente presentato agli investitori a Milano - comprendono serie come ?La regina di spade?, ?Star Trek: the next generation?, ?Fantaghirò?, ?Ai confini della realtà? e film tipo ?Frostbiter? (in programma il 22 giugno), ?Sufr Nazi must die? (6 luglio), ?Maniac nurses? (13 luglio) e ?Medley, brandelli di scuola? (20 luglio), ?La sposa promessa? (5 agosto), ?Ammazzavampiri? (10 agosto) e ?Creatures of the world forgot? (26 agosto).
Aperta all?innovazione e alla sperimentazione, Zonemedia ha in cantiere nuove operazioni per coinvolgere il pubblico italiano: «Zonemedia ha recentemente lanciato Zone 360, una divisione che sfrutta i contenuti e l?esperienza accumulati per offrire soluzioni innovative e multipiattaforma - racconta Cottrell -. La tecnologia digitale, infatti, offre alle audience nuovi modi per accedere al contenuto che vanno oltre lo schermo della tv. Per noi, questo comprende la possibilità di fornire contenuti mobile e per internet, cosa che già avviene in alcuni mercati. In questo senso, partiamo da un?indubbia posizione di vantaggio rispetto agli altri: gli utenti di trasmissioni horror, infatti, hanno un debole e una grande dimestichezza con la tecnologia».