Dopo una settimana di gare senza acuti, gli azzurri del pedale sono chiamati alla riscossa nella prova in linea uomini elite, che chiuderà il Mondiale di ciclismo di Limburg (diretta su Rai3, RaiSport2 ed Eurosport). A tenere alto il nome dell'Italia sono state finora le ragazze, capaci di conquistare due medaglie di bronzo consecutive, con l'altoatesina Anna Zita Maria Stricker nella prova su strada junior e Elisa Longo Borghini nella prova donne elite.
L'azzurra, capitano della squadra, è stata brava a tenere il passo della strafavorita, l'olandese Marianne Vos, fino a due chilometri dal traguardo, quando l'oro olimpico di Londra ha lanciato l'attacco decisivo sulla salita del Cauberg per andare a vincere in solitaria la gara iridata, precedendo di dieci secondi l'australiana Rachel Neylan e di 18 l'italiana.
Dopo la vittoria nel 2006, l'olandese aveva fatto man bassa di titoli e gare, ma ai Mondiali era riuscita a ottenere solo cinque secondi posti consecutivi, quasi un record, battuta nelle ultime due edizioni da Giorgia Bronzini. L'azzurra, presentatasi in non buone condizioni alla partenza, ha fatto la sua parte, ma non è stata in grado di tenere il passo delle migliori, mentre ha ottenuto un buon sesto posto un'altra componente della squadra italiana, Rossella Ratto. Ieri si è corsa anche la prova in linea uomini juniores, vinta in volata dal kazako Alexey Lutsenko sul francese Bryan Coquard e sul belga Tom van Asbroeck.
In ombra gli azzurrini: Fabio Felline, il miglior piazzato, ha chiuso al 39/o posto. Se il ct delle donne, Dino Savoldi, può gioire, spetta ora a Paolo Bettini dimostrare qualcosa dopo due flop consecutivi, il Mondiale 2011 in Danimarca e le Olimpiadi.
Il commissario tecnico ha scelto una squadra giovane, con Luca Paolini a fare da 'chioccia' e l'esperienza di Vincenzo Nibali. Gli occhi sono tutti puntati su Moreno Moser, che avrà al suo fianco anche Dario Cataldo, Oscar Gatto, Marco Marcato, Rinaldo Nocentini, Matteo Trentin e Diego Ulissi.
Nei 267 chilometri del percorso, che parte da Maastricht e si conclude con il circuito di Valkenburg, Bettini punta su un lavoro di gruppo per trovare il guizzo vincente:
"La squadra è in ottima salute - ha detto -. Non partiamo come favoriti ma sono sicuro che potremo fare ugualmente bene in una gara difficile. Si corre sulle strade dell'Amstel, su cui non si può mai stare tranquilli e il Cauberg ripetuto per undici volte potrà diventare un trampolino di lancio per chi vuole osare. Gli avversari sono tanti. La Spagna presenta una squadra con molti possibili protagonisti, da Valverde a Rodriguez a Contador, ma il principale indiziato per la vittoria è il belga Philippe Gilbert, che alla Vuelta si è mostrato in ottima forma e ha una squadra forte, in cui spicca Tom Boonen. Da tenere d'occhio ci sono anche lo slovacco Peter Sagan, l'australiano Simon Gerrans. "