«In caso di pacchetti principali non assegnati», verrà avviata una nuova asta «senza procedere a trattativa privata». È quanto precisa la Lega Serie A rispondendo alle richieste di chiarimenti degli operatori della comunicazione a proposito del bando per la vendita dei diritti tv del triennio 2018-21, che scade sabato mattina. La Lega, che conta di incassare almeno un miliardo di euro a stagione, ha anche chiarito di essere tenuta a calcolare la combinazione, fra le offerte ricevute (incluse quelle per i pacchetti opzionali), che le permetta di ricevere la maggior somma matematica di corrispettivi dagli offerenti, senza ricorrere ad alcuna ulteriore valutazione discrezionale. Ed è stato spiegato che il divieto di acquisire tutti i pacchetti ('no single buyer rulè) o eventi in diretta su più piattaforme è esteso anche a intermediari indipendenti, una figura introdotta in questo bando. Un'eventuale modifica del format del campionato, con la riduzione da 20 a 18 squadre, «non incide sul valore complessivo della competizione», ha chiarito la Lega Serie A, come già avvenuto per il bando del triennio in corso.
Il bando per i diritti audiovisivi della serie A per il triennio 2018-21 è «il risultato di un lungo e minuzioso lavoro, svolto dall'Advisor, dalla Lega e dalle rappresentanze delle squadre, con uno spirito di collaborazione reciproca e particolare attenzione alle direttive delle Autorità, che mai era avvenuto in passato». È quanto sottolinea in una nota Infront Sports & Media, ricordando che «lo scorso 17 maggio l'Autorità Antitrust, nel fornire la propria approvazione alle Linee Guida, ha chiarito che riteneva 'auspicabilè la vendita per piattaforma, in quanto rappresentava la sola soluzione capace di consentire pari dignità alle piattaforme internet. Il 25 maggio, su proposta di Infront, l'Assemblea della Lega ha preso la decisione, dopo un approfondito dibattito cui hanno partecipato tutti i club, di procedere - in coerenza con quanto richiesto dall'AGCM - con la vendita mista e di anticipare la Uefa Champions League. Nessun club ha votato contro queste determinazioni, vi sono stati infatti solo alcuni astenuti. Si precisa inoltre che Infront, nel corso degli ultimi 9 mesi, ha reso il processo totalmente trasparente grazie alla fiducia e al sostegno della Lega stessa, del commissario Carlo Tavecchio e dei due sub commissari Michele Uva e Paolo Nicoletti, nonchè delle squadre e delle Autorità».
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