ð¥ Tante occasioni ma gli @azzurri non riescono a ribaltare il ko dell'andata. Siamo fuori dai Mondiali La sintesi di #ItaliaSvezia 0-0 pic.twitter.com/aaBNw5nCVs
— RaiSport (@RaiSport) 13 novembre 2017
Per avere un’idea di quello che abbiamo perso e di quanto gli italiani siano legati alla Nazionale di calcio, in particolare ai Mondiali, basta guardare alla classifica delle trasmissioni televisive più viste di sempre. I dieci ascolti più alti, da oltre 30 anni (da quando esistono le rilevazioni Auditel), sono tutti di partite mondiali della Nazionale. Il record assoluto è ancora legato alla nostra semifinale con l’Argentina a Italia ‘90. Il 3 luglio 1990 furono 27 milioni e mezzo (9 su 10 degli italiani davanti al video) che seguirono sulla Rai la sfida tra Schillaci e Maradona.
Di più: 18 dei primi 20 appuntamenti televisivi sono tutti legati all’Italia dei Mondiali e gli altri due (il 13° e il 20° risultato di sempre) sono della Nazionale azzurra agli Europei. Tutti sulla Rai (e in qualche caso con il raddoppio su Sky). E anche lo spareggio di San Siro con la Svezia , su Rai 1 ha avuto numeri «monstre»: una media 14,8 milioni di spettatori, 48,45% di share, programma più visto del 2017.
Potete immaginare di quale umore fosse Gabriele Romagnoli, il direttore di Rai Sport intervistato da Pier Bergonzi per La Gazzetta dello Sport.
«Come chi si apprestava a sedersi a una bella tavola con un sacco di motivazioni e si trova lì con le forchette e i coltelli ma senza il piatto principale – dice Romagnoli –. Sono arrivato alla Rai alla vigilia dell’Europeo di calcio e dell’Olimpiade di Rio. Mi sono confrontato con questo mondo e speravo, contavo di avere questa prospettiva Mondiale per mettere alla prova tutte le nostre capacità. Ed ero fiducioso. Per noi è un danno enorme».
Ma i diritti non sono ancora stati assegnati. La Rai era in corsa con Sky, ma anche Mediaset si era detta interessata...
«Noi abbiamo un accordo con la Federcalcio per tutte le Nazionali e sono convinto che la Rai non si sarebbe fatta scappare i diritti di Russia 2018. Al momento abbiamo, e siamo contentissimi, il Giro d’Italia, una parte della Formula 1 e l’Olimpiade della neve. Ma con tutto il rispetto, il Mondiale di calcio sarebbe stato il nostro grande obiettivo».
L’accordo con la Federcalcio può essere rimesso in discussione?
«Non sta a me occuparmene. Io penso soltanto che sono molto, molto deluso dalla gestione della Nazionale. C’erano tanti segnali da cogliere già in estate per non trovarci nella situazione sfilacciata delle due partite di spareggio contro la Svezia. Si è accettato di arrivare fino in fondo con un commissario tecnico come Ventura, che non può avere tutte le colpe, ma era stato delegittimato da alcuni dei senatori della squadra. Un brutto finale di partita. Erano segnali che qualcuno doveva cogliere. E non ha colto».