Caro direttore, Le chiedo un po' di spazio sul tema Rai-Olimpiadi. Nessuna precisazione, nessuna polemica; finirei per essere troppo lungo. Solo fatti e dati. Sento l'obbligo di riproporli (non sono né nuovi né segreti) all'attenzione pubblica a difesa dell'azienda e per il ruolo che in questo momento in essa ricopro. Per la quarta volta (si cominciò con Sydney 2000 su Rai3, per proseguire su Rai2 con Atene 2004 e Torino 2006) abbiamo dato vita alla «rete olimpica». Dal 7 al 12 agosto, Rai 2 ha riservato a Pechino 2008 oltre 85 ore di trasmissione, con un ascolto medio pari a 1.576.730 e uno share medio del 24,28%.
Accanto a questa offerta «tradizionale» ci sono due novità assolute. La prima è il canale «Raisportpiù», avviato da poche settimane. Fa parte (con Rai News 24, Rai Gulp, Raiquattro, Rai YoYo, Rai Smash) dei nuovi canali digitali che la Rai ha messo a punto in vista del passaggio al digitale terrestre. Oggi questa piattaforma è ancora molto ristretta e questi 5 canali Rai sono accessibili in forma più larga solo attraverso il satellite che li trasmette tutti. La Rai ? comunque ? ha già messo in campo una offerta specifica e originale tutt'altro che trascurabile per il momento in cui il digitale terrestre sostituirà l'attuale analogico. Saremo lenti; ma non stiamo fermi.
Anche «Raisportpiù» è interamente dedicato agli eventi olimpici con sovrapposizioni minime rispetto alla programmazione di Rai2. Ha trasmesso (sempre dal 7 al 12) quasi 120 ore, con una media di 70.152 ascoltatori e uno share di circa l'1%; risultati eccellenti per un canale satellitare.
Seconda novità assoluta: l'offerta sul web (www.pechino2008.rai.it). Il portale, realizzato da Rai.it, in collaborazione con la redazione Raisport, oltre a convogliare la programmazione di Rai2 e Raisportpiù, offre 6 flussi video da Pechino in esclusiva web con audio internazionale, con tutti gli eventi non coperti dalla programmazione dei due canali televisivi. Tutti gli 8 canali sono fruibili all'interno di una pagina con «preview» di quanto in trasmissione, e possibilità di passare da un canale all'altro con un semplice click. Sono forniti aggiornamenti in tempo reale e un servizio di «video on demand» che consente l'accesso alle finali, ai tg olimpici, alle statistiche ecc.; oltre a un'ampia documentazione sulle olimpiadi del passato.
Il formato di visione è il 16/9 e la qualità video è al di sopra degli standard sinora mai utilizzati dalla Rai per il web, con possibilità quindi di una buona fruizione a schermo intero. Il portale, in queste prime giornate, ha conseguito risultati di traffico record: al giorno, 2 milioni di pagine viste, 1 milione di richieste di visione delle dirette web. Si parla tanto di aggiornamenti tecnologici, di offerta multipiattaforma, di presenza sul web ecc; oltre che, ben inteso, dei nostri ritardi, delle nostre incapacità: ecco cosa fa la Rai in occasione delle Olimpiadi di Pechino.
Quanto ai diritti per le Olimpiadi invernali del 2010 (Vancouver) e per Londra 2012 posso facilmente riferirmi alla risposta ? pubblica ? che ho dato il 30 luglio u.s. al Sen. Gasparri a seguito di sue obiezioni verso l'accordo messo a punto fra Rai e Sky.
Ricordo anche qui che la Rai fu ampiamente criticata e perfino sbeffeggiata quando si seppe che non aveva acquisito i diritti per il ciclo olimpico 2010-2012. Non pochi affermarono che, in tal modo, la Rai veniva meno alla sua funzione di servizio pubblico. Non replicammo. La risposta c'è oggi. Noi abbiamo i diritti per i mondiali di calcio del 2010 e del 2014; Sky dispone dei diritti per il ciclo olimpico 2010-2012. Abbiamo perfezionato una ipotesi di scambio per cui Rai cede a Sky i diritti satellitari per i mondiali, mantenendo per sé gli stessi diritti di cui ha avuto disponibilità nel 2006, e acquisisce da Sky diritti per una copertura televisiva degli eventi olimpici, secondo gli standard sempre seguiti in analoghe circostanze in termini di ore, eventi e rubriche. L'ipotesi di accordo prevede inoltre un conguaglio monetario a favore della Rai superiore a quello indicato dal Sen. Gasparri (115 milioni di euro). L'ipotesi di accordo è stata definita nei dettagli fra le parti ed è stata già portata all'attenzione del Cda della Rai per l'approvazione conclusiva.
Accanto a questa offerta «tradizionale» ci sono due novità assolute. La prima è il canale «Raisportpiù», avviato da poche settimane. Fa parte (con Rai News 24, Rai Gulp, Raiquattro, Rai YoYo, Rai Smash) dei nuovi canali digitali che la Rai ha messo a punto in vista del passaggio al digitale terrestre. Oggi questa piattaforma è ancora molto ristretta e questi 5 canali Rai sono accessibili in forma più larga solo attraverso il satellite che li trasmette tutti. La Rai ? comunque ? ha già messo in campo una offerta specifica e originale tutt'altro che trascurabile per il momento in cui il digitale terrestre sostituirà l'attuale analogico. Saremo lenti; ma non stiamo fermi.
Anche «Raisportpiù» è interamente dedicato agli eventi olimpici con sovrapposizioni minime rispetto alla programmazione di Rai2. Ha trasmesso (sempre dal 7 al 12) quasi 120 ore, con una media di 70.152 ascoltatori e uno share di circa l'1%; risultati eccellenti per un canale satellitare.
Seconda novità assoluta: l'offerta sul web (www.pechino2008.rai.it). Il portale, realizzato da Rai.it, in collaborazione con la redazione Raisport, oltre a convogliare la programmazione di Rai2 e Raisportpiù, offre 6 flussi video da Pechino in esclusiva web con audio internazionale, con tutti gli eventi non coperti dalla programmazione dei due canali televisivi. Tutti gli 8 canali sono fruibili all'interno di una pagina con «preview» di quanto in trasmissione, e possibilità di passare da un canale all'altro con un semplice click. Sono forniti aggiornamenti in tempo reale e un servizio di «video on demand» che consente l'accesso alle finali, ai tg olimpici, alle statistiche ecc.; oltre a un'ampia documentazione sulle olimpiadi del passato.
Il formato di visione è il 16/9 e la qualità video è al di sopra degli standard sinora mai utilizzati dalla Rai per il web, con possibilità quindi di una buona fruizione a schermo intero. Il portale, in queste prime giornate, ha conseguito risultati di traffico record: al giorno, 2 milioni di pagine viste, 1 milione di richieste di visione delle dirette web. Si parla tanto di aggiornamenti tecnologici, di offerta multipiattaforma, di presenza sul web ecc; oltre che, ben inteso, dei nostri ritardi, delle nostre incapacità: ecco cosa fa la Rai in occasione delle Olimpiadi di Pechino.
Quanto ai diritti per le Olimpiadi invernali del 2010 (Vancouver) e per Londra 2012 posso facilmente riferirmi alla risposta ? pubblica ? che ho dato il 30 luglio u.s. al Sen. Gasparri a seguito di sue obiezioni verso l'accordo messo a punto fra Rai e Sky.
Ricordo anche qui che la Rai fu ampiamente criticata e perfino sbeffeggiata quando si seppe che non aveva acquisito i diritti per il ciclo olimpico 2010-2012. Non pochi affermarono che, in tal modo, la Rai veniva meno alla sua funzione di servizio pubblico. Non replicammo. La risposta c'è oggi. Noi abbiamo i diritti per i mondiali di calcio del 2010 e del 2014; Sky dispone dei diritti per il ciclo olimpico 2010-2012. Abbiamo perfezionato una ipotesi di scambio per cui Rai cede a Sky i diritti satellitari per i mondiali, mantenendo per sé gli stessi diritti di cui ha avuto disponibilità nel 2006, e acquisisce da Sky diritti per una copertura televisiva degli eventi olimpici, secondo gli standard sempre seguiti in analoghe circostanze in termini di ore, eventi e rubriche. L'ipotesi di accordo prevede inoltre un conguaglio monetario a favore della Rai superiore a quello indicato dal Sen. Gasparri (115 milioni di euro). L'ipotesi di accordo è stata definita nei dettagli fra le parti ed è stata già portata all'attenzione del Cda della Rai per l'approvazione conclusiva.
Claudio Petruccioli,
presidente della Rai
presidente della Rai