C'e uno spiraglio per il chiaro. Se Rai e Mediaset mettono sul piatto una cifra tra i 38 e i 40 milioni oggi può cadere il vincolo dell'esclusiva per la fascia 22.30-24 della domenica. In quest'ottica, sia la Domenica Sportiva che Controcampo potrebbero continuare a farsi concorrenza. Con buona pace della serie B che da questo duello aspetta le risorse per garantirsi la sopravvivenza.
Stamattina alle 10, i 22 presidenti di B sono convocati per risolvere le questioni di categoria (individuare il successore di Andreoletti, vice-presidente dimissionario e poco altro). Ma soprattutto va trovata la rotta. In A spingono per una linea dura con le tv. In assenza del presidente Antonio Matarrese (sta meglio e segue tutte le trattative via telefono) e del vice-presidente per la A Massimo Cellino (a Miami) più di altre volte toccherà ad Adriano Galliani cercare un punto d'incontro nell'assemblea generale (A e B insieme), alle 12.
Cellino barricadero - Dagli Usa, Massimo Cellino insiste: «Non sento parlare di cifre interessanti. Un conto è il futuro della B, un altro il valore della A. Se non vendiamo i diritti in chiaro crescerà fatalmente il numero degli abbonati al criptato. E ciò ci permetterà d'incassare di più nel 2010. Se la Rai non capisce questo...».
Trattativa parallela - In realtà in queste ore si sta provando a trovare una soluzione in extremis: se la Rai accetta di confermare l'offerta di 30 milioni, rinunciando all'esclusiva sulla seconda fascia domenicale, ci si aspetta che anche Mediaset non scenda sotto gli 8 per Controcampo. Tutto rimarrebbe come ora e la Lega porterebbe a casa 88 milioni (da sponsor e altri cespiti ne arrivano 50). Facendo un po' di conti, la A potrebbe tenersi 15 milioni di paracadute e altri 10 per i premi. Alla B rimarrebbero circa 65 milioni per il biennio. Una soluzione che andrà al vaglio dei 42 presidenti. Ma è molto probabile che l'assemblea consegni al comitato di presidenza il mandato per chiudere. Le tv insistono per chiudere il più presto possibile: il vice d.g. della Rai, Giancarlo Leone ha posto il limite di domani.
Esposto Conto tv - E si apre un altro fronte sulla B. Il battagliero a.d. di Conto Tv, Marco Crispino, ha inviato un esposto al Garante per la concorrenza e a quello per le Comunicazioni, minacciando di adire le vie legali d'urgenza. La tv toscana critica le modalità della trattativa privata avviata dalla Lega, lamentando d'essere stata estromessa da una partita che vede ancora in corsa Sky per il satellitare e La7 per il dtt. I club di B contano sull'advisor, Infront, che ha assicurato un minimo 7,5 milioni.
Stamattina alle 10, i 22 presidenti di B sono convocati per risolvere le questioni di categoria (individuare il successore di Andreoletti, vice-presidente dimissionario e poco altro). Ma soprattutto va trovata la rotta. In A spingono per una linea dura con le tv. In assenza del presidente Antonio Matarrese (sta meglio e segue tutte le trattative via telefono) e del vice-presidente per la A Massimo Cellino (a Miami) più di altre volte toccherà ad Adriano Galliani cercare un punto d'incontro nell'assemblea generale (A e B insieme), alle 12.
Cellino barricadero - Dagli Usa, Massimo Cellino insiste: «Non sento parlare di cifre interessanti. Un conto è il futuro della B, un altro il valore della A. Se non vendiamo i diritti in chiaro crescerà fatalmente il numero degli abbonati al criptato. E ciò ci permetterà d'incassare di più nel 2010. Se la Rai non capisce questo...».
Trattativa parallela - In realtà in queste ore si sta provando a trovare una soluzione in extremis: se la Rai accetta di confermare l'offerta di 30 milioni, rinunciando all'esclusiva sulla seconda fascia domenicale, ci si aspetta che anche Mediaset non scenda sotto gli 8 per Controcampo. Tutto rimarrebbe come ora e la Lega porterebbe a casa 88 milioni (da sponsor e altri cespiti ne arrivano 50). Facendo un po' di conti, la A potrebbe tenersi 15 milioni di paracadute e altri 10 per i premi. Alla B rimarrebbero circa 65 milioni per il biennio. Una soluzione che andrà al vaglio dei 42 presidenti. Ma è molto probabile che l'assemblea consegni al comitato di presidenza il mandato per chiudere. Le tv insistono per chiudere il più presto possibile: il vice d.g. della Rai, Giancarlo Leone ha posto il limite di domani.
Esposto Conto tv - E si apre un altro fronte sulla B. Il battagliero a.d. di Conto Tv, Marco Crispino, ha inviato un esposto al Garante per la concorrenza e a quello per le Comunicazioni, minacciando di adire le vie legali d'urgenza. La tv toscana critica le modalità della trattativa privata avviata dalla Lega, lamentando d'essere stata estromessa da una partita che vede ancora in corsa Sky per il satellitare e La7 per il dtt. I club di B contano sull'advisor, Infront, che ha assicurato un minimo 7,5 milioni.
Carlo Laudisa
per "La Gazzetta dello Sport"
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