Nuova puntata del confronto pubblicitario tra Mediaset e Sky e un punto curioso in favore del Biscione. Il Giurì ha stabilito che il mailing di Sky consistente nell’invio a potenziali clienti di una comunicazione a firma di Fiorello, in cui si usava l’espressione “mi chiedevo se anche tu, come il mio amico Ugo la talpa, fossi alle prese con una tv terra-terra...” è in contrasto con l’art. 14 Cap e ne ha ordinato la cessazione. Con tale provvedimento, tuttavia, il Giurì ha rigettato tutte le altre istanze presentate contro Sky.
Secondo Rti, infatti, i messaggi finiti avanti al Giurì erano incentrati sul medesimo soggetto ‘Fiorello e la talpa’, insistendo sull’invito rivolto da parte dello showman a superare il suo deficit visivo avvalendosi dei servizi di Sky, a ‘svegliarsi dal letargo’, espressione peraltro che ad avviso della ricorrente sarebbe del tutto analoga a ‘uscire dal buco’, censurata dal Giurì. Anche in questi messaggi secondo Rti vi sarebbe la medesima associazione fra ‘Ugo la Talpa’ e l’utente non-Sky, quindi tutta la concorrenza, in quanto spettatori non vedenti, e sarebbero perciò denigratori.
Sky si era difesa sostenendo che nei nuovi spot la talpa non viveva nel buco, non era rappresentata nell’atto di fruire di alcun servizio televisivo diverso dal suo. Quanto al mailing, aveva declinato ogni responsabilità, in quanto avrebbe dato immediate disposizioni perché la stampa cessasse, ma avrebbe appreso solo quel giorno che ne era già stata fatta una spedizione. Al contempo Sky aveva chiesto l’intervento del Giurì nei confronti della campagna Rti in cui due personaggi si scambiavano informazioni su caratteristiche e costi delle offerte Sky e Mediaset Premium, in quanto sarebbe andata in onda nonostante la scadenza del termine regolamentare per l’attuazione delle decisioni autodisciplinari.
Il Giurì, esclusa la reciproca inottemperanza a una sua precedente decisione, sui nuovi messaggi Sky ha ritenuto che sia scomparso il riferimento alla concorrenza e i personaggi Fiorello e Ugo sono rappresentati in tutt’altro ambiente, impegnati in avventure diverse, in cui si esalta soltanto un particolare pregio dell’offerta Sky rispetto alla concorrente Rti. Ha invece ritenute fondate le contestazioni relative al direct mailing a firma di Fiorello, dove le espressioni ‘tv terra-terra’ e ‘tv di livello terra-terra’, chiaramente dirette alla concorrenza, devono essere censurate in quanto denigratorie.
Federico Unnia
per"Pubblicità Italia"