"Celentano sarà domani sera" sul palco dell'Ariston per l'ultima serata del Festival di Sanremo. Lo ha confermato Gianmarco Mazzi, direttore artistico della kermesse, specificando che questa sera invece la sua presenza non è prevista.
Mazzi ha smentito poi l'ipotesi di un'intervista del conduttore di 'Ballarò' al 'Molleggiato': "Non ci sarà Giovanni Floris sul palco con Adriano Celentano. E' una notizia priva di fondamento", ha spiegato.
La serata dei duetti internazionali ha rappresentato "per la Rai un costo aggiuntivo di soli 98mila euro", ha riferito Mazzi, nella consueta conferenza stampa di mezzogiorno, specificando che "qualcuno ci ha messo la differenza ed è stata l'industria musicale".
Organizzarla è stato "molto complicato. Non mi voglio prendere tutti i meriti perché Gianni ha lavorato tantissimo. E' stata una serata veramente faticosa, durissima. Addirittura io e Gianni, che siamo amici da trent'anni e mai abbiamo avuto un dissidio, su questa serata abbiamo avuto delle tensioni". Insomma, ha insistito Mazzi, "è stato davvero difficile, ma volevamo che fosse almeno all'altezza di quella dello scorso anno con Roberto Benigni".
Morandi da parte sua ha sottolineato: "Ci sono due motivi per cui sono veramente felice di avere rifatto questo festival: per la presenza di Adriano e per la serata di ieri sera", si è trattato di "un orgoglio per noi italiani: ci siamo resi conto di quanto la nostra musica sia protagonista nel mondo".
"Il 16 è un giorno che mi porta fortuna - ha continuato - il 16 settembre è stata la prima volta in televisione, il 16 agosto la prima volta che sono andato a letto con una donna (ma avevo più di 16 anni), il 16 aprile la prima volta che ho fatto un disco e il 16 febbraio di quest'anno è una data che per me rimane straordinariamente importante".
"La qualità della serata di ieri sera - ha fatto notare - è stata indimenticabile". "Quando Mazzi mi disse 'proviamo a fare questa serata', gli ho risposto che era impossibile farli convergere tutti insieme e convincerli a cantare musica italiana. Ma l'ostinazione di Mazzi ha fatto il resto".
A chi gli fa notare che la serata è stata troppo lunga, ha risposto: "certo, avremmo potuto chiedere di fare solo il pezzo dell'Italia nel mondo ed abbiamo visto qualcuno dormire, però così abbiamo assistito a dei momenti eccezionali: Brian May che suonava 'We will rock you', Patti Smith che cantava 'Because the night', Noa che cantava 'La vita è bella'... una cosa bellissima".
A dispetto di quanto disse alla vigilia della gara canora ("mi candido a terzo Festival"), Gianni Morandi, complice probabilmente la stanchezza, giunti ormai alla penultima serata, ha spiegato che "è anche ora di cambiare faccia". Ci vorrebbe, ha detto, "magari un giovane, qualcuno che rinnovi il festival totalmente e lo rinfreschi, lo faccia diventare un'altra cosa. Ogni tanto ci vuole un cambiamento". "Ma - ha chiosato - mi metto sull'attenti".
Il direttore di Rai1, Mauro Mazza, commentando l'esito della terza serata del festival di Sanremo che ha riscosso un successo d'ascolti che non si otteneva (con l'eccezione dello scorso anno 'dopata' dalla presenza della mirabile esibizione di Benigni) in una terza serata di Sanremo dal 2005, ha dichiarato: "Siamo molto molto soddisfatti dell'esito di questa serata. Perché gli ascolti sono importanti ma è importante anche aver assistito ad una serata con esibizioni quasi tutte mirabili con leggende della musica".
La serata-tributo 'Viva l'Italia', che ha visto tutti i Big in gara accompagnati da guest star internazionali, è stata vista da 12.770.000 spettatori con il 45,62 % di share, nella prima parte, e da 6.552.000 spettatori con il 57.08% di share, nella seconda parte. Ingeneroso sarebbe il confronto con lo scorso anno che ospitò l'intervento di Benigni e che ottenne 15.398.000 spettatori con il 50,23% di share, nella prima parte, e 7.529.000 spettatori con il 53,21% di share, nella seconda.
Quanto alla qualità musicale della serata, Mazza ha sottolineato: "Credo che qualunque televisione al mondo anche Oltreoceano avrebbe dovuto fare investimenti mastodontici e impiegarci anni per ottenere una carrellata così. Il plauso per questa impresa che resterà negli annali va a Mazzi. E un grazie va anche alle industrie discografiche che hanno contrbuito a far arrivare a Sanremo questi artisti internazionali", ha aggiunto Mazza.
''Sul contratto di Celentano ognuno si prenda la sua quota di responsabilità. Io mi sono presa del tutto la mia, ma soltanto la mia'', ha detto poi il direttore di Rai1, sottolineando che l'accordo con l'artista è stato ''il frutto del concorso e del contributo di tutte le strutture dell'azienda''. Si è trattato di una ''trattativa a tratti estenuante, che nei momenti salienti e sicuramente nel momento conclusivo è stata avallata e sostenuta dal direttore generale Lorenza Lei'', ha concluso.