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Mediaset - Aggiornamento situazione Vivendi e risultati economici 9 mesi 2016

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Fonte: Digital-News (com.stampa)

E
Economia

AGGIORNAMENTO AZIONI A TUTELA DELLA SOCIETA’ PER LE VIOLAZIONI CONTRATTUALI DI VIVENDI
APPROVAZIONE RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI 2016

Mediaset - Aggiornamento situazione Vivendi e risultati economici 9 mesi 2016Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha esaminato gli aggiornamenti relativi al contenzioso con Vivendi generato dal mancato adempimento di quest’ultima all’accordo definitivo e vincolante firmato dalle due società l’8 aprile 2016.

Il Consiglio, tra l’altro, ha preso atto che il ricorso per il sequestro delle azioni proprie Vivendi oggetto dell’accordo è stato giudicato ammissibile dal Tribunale di Milano con prima udienza fissata il 23 novembre 2016.

Il Consiglio ha quindi riconfermato la massima attenzione all’evoluzione del procedimento giudiziario in corso nella costante e tempestiva valutazione di tutte le opportune iniziative per la tutela degli interessi della Società e dei suoi azionisti al fine dell’effettiva esecuzione del contratto vincolante firmato; fermo restando il ristoro, giudizialmente richiesto, degli ingenti danni subiti dal Gruppo Mediaset a seguito dell’inadempimento nella esecuzione dell’accordo di portata strategica dell’8 aprile 2016. A cui si aggiungono gli oneri straordinari pari a 50 milioni di euro già sostenuti da Mediaset tra l’8 aprile e il 30 settembre 2016, ovviamente non previsti a budget e connessi alla stipula dell’accordo vincolante tra Mediaset e Vivendi e conseguenti al puntuale adempimento da parte di Mediaset Spa degli obblighi assunti nel predetto accordo.

Quanto all’andamento della società controllata indiretta Mediaset Premium S.p.A., il Consiglio ha ripercorso i principali eventi del 2016: sia il budget previsionale approvato dal Cda di Mediaset Premium Spa a febbraio, sia il piano pluriennale delle attività pay del Gruppo predisposto ai fini degli “Impairment test” le cui risultanze sono state approvate dal Consiglio di Mediaset nel marzo 2016. A ciò si è aggiunto l’esame dei dati economici al 30 settembre 2016.

Alla fine del primo semestre si evidenziava un andamento economico in linea con il budget di periodo, mentre il terzo trimestre è stato pesantemente condizionato dal mancato rispetto del contratto vincolante firmato con Vivendi.

Da una parte ha pesato il sostanziale stallo decisionale intervenuto durante il periodo di “interim management” - previsto contrattualmente nell’ambito degli accordi vincolanti stipulati l’8 aprile tra Mediaset e Vivendi - a causa dell’inerzia di Vivendi che da metà giugno si è resa inadempiente ai propri obblighi contrattuali di autorizzazione e condivisione delle principali scelte operative con il management della società.

Dall’altra parte hanno inciso le decisioni editoriali assunte da Mediaset Premium in conseguenza del puntuale adempimento da parte di Mediaset delle disposizioni contrattuali in tema di “interim management”. Decisioni editoriali indicate da Vivendi che hanno determinato l’acquisizione di contenuti lineari non previsti a budget con impatti sui costi a partire dal terzo trimestre. Costi che non hanno trovato il naturale bilanciamento con l’andamento dei ricavi a causa della sopravvenuta inadempienza di Vivendi (a partire dalla metà di giugno) agli obblighi contrattuali in tema di “interim management”.

Gli effetti di queste due interferenze - nonostante i ricavi caratteristici delle Attività Pay di Mediaset siano aumentati del 12,6% nei primi nove mesi 2016 rispetto al pari periodo 2015 - hanno depotenziato l’intera stagione di pay tv in corso e sono visibili proprio sull’andamento dei ricavi Premium: cresciuti del 16% circa nei primi sei mesi dell’anno e poi rallentati nel terzo trimestre al +5% circa.

Tuttavia, il Consiglio ha condiviso il fatto che la progressiva normalizzazione seguita alla cessazione del citato stallo gestionale dovrebbe consentire (anche attraverso nuove campagne e iniziative di comunicazione in concomitanza con la fase cruciale dei gironi di Champions League e con il periodo natalizio) di supportare nella parte finale dell’esercizio il consolidamento del trend di crescita della base clienti e dei ricavi intrapreso con l’acquisto in esclusiva della Uefa Champions League.

Il Consiglio ha poi preso atto che i recenti aumenti di capitale varati da Mediaset Premium Spa, già previsti in sede di budget previsionale, sono stati fino a oggi sottoscritti pro quota anche dal socio di minoranza Telefonica.

Infine, sulla base delle analisi dell’andamento dei principali indicatori interni ed esterni afferenti alle attività pay del Gruppo dei primi nove mesi 2016, sono state effettuate - nell’ambito dell’attività di monitoraggio infrannuale - analisi di sensitività dell'eventuale presenza di indicatori di impairment dei valori di carico di dette attività rispetto all’ultimo piano approvato in sede di predisposizione del bilancio consolidato 2015. Tali analisi hanno confermato in tutti gli scenari di sensitivity considerati la correttezza dei valori di carico in essere. Analogo esame sarà come d’abitudine ripetuto in sede di redazione del Bilancio annuale di esercizio.

Il Consiglio ha successivamente approvato il Resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2016 i cui dati principali, in via volontaria, vengono di seguito segnalati per una stabile politica di comunicazione periodica in continuità con il passato.

Principali risultati del Gruppo Mediaset

  • Ricavi netti: 2.563,9 milioni di euro (+149,5 milioni di euro)
  • Margine operativo (Ebitda): 892,9 milioni di euro (+21,5 milioni di euro)
  • Risultato operativo (Ebit): 32,7 milioni di euro
  • Ascolti tv: leadership sul target commerciale in Italia e in Spagna

Pur in un quadro di perdurante incertezza internazionale, il Gruppo Mediaset chiude un periodo che evidenzia ricavi ed Ebitda in crescita rispetto ai primi nove mesi dell’esercizio 2015.

I ricavi netti ammontano a 2.563,9 milioni di euro in aumento rispetto ai 2.414,4 milioni di euro dei primi nove mesi 2015 (+149,5 milioni di euro). In particolare, i ricavi in Italia sono stati pari a 1.853,0 milioni di euro rispetto ai 1.741,0 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. In Spagna i ricavi ammontano a 711,7 milioni di euro rispetto ai 674,7 milioni del 2015. Positivo in entrambi i Paesi l’andamento della raccolta pubblicitaria. In Spagna, dove la ripresa economica è sempre più decisa in un quadro politico stabilizzato, i ricavi pubblicitari lordi si sono attestati a 693,0 milioni di euro rispetto ai 659,2 milioni dell’esercizio precedente. In Italia, malgrado campionati Europei di Calcio e Olimpiadi trasmessi dai competitor nei mesi di luglio e agosto, i ricavi pubblicitari televisivi lordi sono cresciuti a 1.397,3 milioni di euro rispetto ai 1.362,5 milioni di euro dei primi nove mesi 2015 (+2,6%). Sempre in Italia, i ricavi caratteristici delle Attvità Pay sono cresciuti del 12,6% a 457,4 milioni di euro, rispetto ai 406,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015.

Il Margine operativo lordo (Ebitda) cresce a 892,9 milioni di euro rispetto agli 871,4 milioni del 2015. Il Risultato operativo (Ebit) di Gruppo è positivo per 32,7 milioni di euro rispetto agli 82,4 milioni dell’omologo precedente esercizio. In Italia l’Ebit è pari a -138,0 milioni di euro rispetto ai -48,4 milioni del pari periodo 2015. In Spagna il dato è positivo per 170,7 milioni di euro rispetto ai 131,4 milioni di euro dei primi nove mesi dello scorso esercizio.

Consolidamento RadioMediaset - Si segnala che a partire dal terzo trimestre 2016 sono consolidate integralmente le società appartenenti al Gruppo RadioMediaset (ex Gruppo Finelco), consolidate con il metodo del patrimonio netto fino al 30 giugno. Il consolidamento di tali attività non ha determinato impatti significativi sui margini economici del terzo trimestre. Il contributo di queste attività sarà invece positivo a partire dal quarto trimestre del

Oneri straordinari una tantum. Nel secondo e terzo trimestre 2016 sono stati sostenuti oneri straordinari una tantum - derivanti dagli impegni assunti in seguito alla firma del contratto vincolante con Vivendi - pari a 50,0 milioni di euro.

Il risultato netto è pertanto negativo a -116,6 milioni di euro rispetto ai -36,1 milioni conseguiti nello stesso periodo del 2015.

L’indebitamento finanziario netto è passato dagli 859,4 milioni di euro del 31 dicembre 2015 ai 1.123,2 milioni di euro del 30 settembre 2016. Sulla variazione ha inciso l’investimento per 91,4 milioni di euro effettuato nel primo trimestre dell’esercizio per l’incremento della quota di controllo in Mediaset España attraverso il completamento del piano di riacquisto di azioni proprie effettuato dalla società. A cui si aggiungono gli impatti finanziari pari a 75,3 milioni di euro per il completamento dell’acquisizione del Gruppo RadioMediaset (ex Gruppo Finelco) e al suo consolidamento integrale dal 1 luglio, oltre agli investimenti pari a 27,3 milioni di euro connessi all’attività M&A del Gruppo EI Towers. Si segnalano inoltre le uscite per complessivi 106,1 milioni di euro connesse alla distribuzione di dividendi da parte di Mediaset S.p.A e Mediaset España, oltre ai citati oneri una tantum per l’esecuzione del contratto Vivendi. La generazione di cassa caratteristica delle attività in Italia e Spagna è stata complessivamente pari a 69,3 milioni di euro.

Ascolti televisivi - Nei primi nove mesi 2016 le reti Mediaset confermano una netta leadership sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna. In Italia, Mediaset è leader sul pubblico 15-64 anni con il 33,0% di share nelle 24 ore con Canale 5 rete italiana più vista nell’intera giornata (15,7%). In Spagna, le reti televisive Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore con il 30,5% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista sia nel totale giornata (14,7%) sia in prima serata (15,8%).

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Mediaset S.p.A., Luca Marconcini, dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154-bis, del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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