Osservatorio sulle Comunicazioni, primi segnali di ripresa nel settore dei media
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-News (com.stampa)
I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni diffusi oggi da Agcom mostrano che il settore dei media ha visto crescere le risorse complessive del 3,9%, superando il valore complessivo di 14,7 miliardi di € Dopo anni di crisi si rilevano i primi segnali di ripresa grazie alla crescita di Internet, della TV ed ad una tenuta della radio, mentre la crisi persiste nel settore editoriale.
La TV, che rappresenta quasi il 57% del settore, ha registrato un incremento medio in termini di ricavo pari al 6,8%. La TV in chiaro cresce del +9,8% per la ripresa della raccolta pubblicitaria e per l’incremento del gettito derivato dal canone. La raccolta pubblicitaria rappresenta la risorsa prevalente nel settore dei media Il mezzo televisivo assorbe il 47,7% dell’intera pubblicità (+6,5% rispetto al 2015). Il peso della pubblicità online ha superato il 26% dei ricavi complessivi, arrivando a sfiorare i 2 miliardi di €
Nel mercato televisivo, nel periodo marzo 2013 – marzo 2017 che la Rai riduce gli ascolti di 3,5 punti percentuali (dal 40,6 al 37,1%), mentre l’audience di Mediaset cresce nello stesso periodo considerato dello 0,1% (dal 32,7 al 32,8%). L’audience di Discovery, si assesta al 6,4%, ma grazie a precedenti operazioni di M&A, tale valore risulta doppio rispetto a quello di marzo 2013. L’audience degli operatori minori (Altri) è pari al 12,6%, in calo di 1 p.p. rispetto a marzo 2013. L’audience di Sky sale di circa 1 p.p. su base annua. Analizzando il primo trimestre 2017, i due operatori registrano una crescita nelle quote di ascolto rispettivamente dell’1,8% e dell’1,1%, mentre nell’ultimo trimestre risulta in calo l’audience di Sky, Discovery, La7 e degli altri operatori minori.
Nel periodo considerato (marzo 2013 - marzo 2017), il canone Rai fa registrare, una consistente riduzione dovuta soprattutto a quanto previsto dalle
leggi di stabilità per il 2016 (da 113,50 a 100 euro) e 2017 (da 100 a 90 euro). Parallelamente, si registrano incrementi di prezzo (come per gli altri paesi europei) per i servizi postali (+22,7%), i quotidiani (+16,8%) e la pay TV (6,7%)
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