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Lasorella (AgCom): «Abbonati Dazn tutelati, pay-tv ha accettato nostre regole»

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Fonte: La Repubblica

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DAZN

Dazn garantirà l’assistenza agli abbonati in tempo reale, anche durante le partite. E risarcirà gli sportivi, se vedranno le gare a scatti.  Giacomo Lasorella, presidente dell’AgCom, arbitro anche delle questioni televisive, ne è convinto. Proprio su pressione dell’AgCom, l’emittente a pagamento ha investito nella sua dotazione tecnologica perché il segnale sia migliore. 

Presidente Lasorella, può spiegare agli abbonati che cosa è cambiato, da un anno a questa parte?
«L’anno scorso, Dazn non aveva un call center. Adesso invece il call center è operativo e Dazn ne garantisce il funzionamento prima, durante e dopo le gare. Persone in carne e ossa risponderanno, dunque, agli sportivi in difficoltà.  Dazn ha anche investito 31 milioni di euro per migliorare la qualità del segnale. I server che irradiano le gare sono ormai 54 in tutt’Italia. Sono diffusi meglio sul territorio e più vicini agli spettatori, che quindi riceveranno un segnale rafforzato».

Dazn ha lanciato peraltro un nuovo lettore, il player Mercury, che dovrebbe garantire maggiore stabilità al segnale per le smart tv. Sul tifoso, però, ricadrà l’onere di provare che la visione della partita è stata scadente. Non crede che richiedere un risarcimento fino a un mese di abbonamento si rivelerà un’operazione complicata?
«Noi abbiamo creato meccanismi semplici, intuitivi, efficienti. Peraltro mettiamo a disposizione degli abbonati la nostra piattaforma Conciliaweb, che da anni regola benissimo i risarcimenti nel campo delle telefonia e di Internet. Se dovessimo accorgerci che Dazn nega dei risarcimenti dovuti e che gli sportivi sono in difficoltà nel richiederli, miglioreremo ulteriormente le procedure. La vigilanza continua».

Per vedere la stessa gara in due posti diversi, servirà un abbonamento da 39,99 euro. Una bella stangata per le famiglie. Niente da obiettare?
«Non spetta a noi decidere i prezzi. Noi dovremmo garantire il funzionamento della rete, la qualità del servizio, la tutela degli abbonati. Pensiamo di aver fatto al meglio il nostro lavoro».

I giganti mondiali di Internet sono insofferenti verso le regole. E sostengono che la Commissione Ue, i governi nazionali, il Fisco, i garanti delle comunicazioni e della concorrenza, semplicemente non dovrebbero intralciare la loro libertà d’impresa. Dazn ha avuto un atteggiamento ostile verso di voi?
«All’inizio, il dialogo è stata faticoso. Ma il clima, poco alla volta, si è disteso. I dirigenti e tecnici delle due parti – dell’AgCom e di Dazn - hanno ragionato in modo concreto e intelligente. In alcuna misura, Dazn ha manifestato la volontà di ignorare il nostro ruolo e potere, al contrario. Questo editore, alla fine, ha collaborato senza ostruzionismi. Nelle scorse settimane, solo per farle un esempio, noi abbiamo ribadito alla pay-tv che non avrebbe potuto rilevare da sola gli ascolti delle partite. In un mondo normale, gli ascolti vengono misurati e certificati da un soggetto terzo e indipendente».

Da quest’anno il compito ricadrà sull’Auditel.
«Finalmente. E Auditel utilizzerà un metodo di misurazione innovativo, che porterà nel suo radar tutti gli spettatori, qualsiasi tipo di dispositivo stiano utilizzando nella visione, dalle smart tv ai tablet. Ecco: Dazn ha accettato questo approccio virtuoso, senza fare storie».

Dazn ha ammesso di aver ricevuto 40 mila email da parte degli abbonati in difficoltà, ad agosto del 2021. Ma i tempi medi di risposta della pay-tv erano di 35 giorni. Ecco: possibile che, di fronte a un simile disastro, all’assenza di un call center, alla visioni interrotte della gare, la sua AgCom non abbia inflitto a Dazn un solo euro di multa?
«Noi abbiamo avviato i procedimenti sanzionatori contro Dazn, e con assoluta tempestività. Ma l’AgCom deve muoversi sempre all’interno delle norme di legge. La legge dà la facoltà all’interessato di evitare la sanzione presentando precisi impegni per il futuro, che ovviamente debbono essere giudicati congrui dall’Autorità. In sostanza l’obiettivo è risolvere il problema piuttosto che semplicemente punire. Dazn si è fatta carico di precisi impegni verso di noi e soprattutto verso i suoi clienti. Quindi non l’abbiamo multata. Ma la nostra vigilanza – ribadisco - continua severa. Se non rispetterà i suoi impegni, la colpiremo».

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