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Braccialarghe (Sipra): ''Nel 2008 la raccolta spot salir del 2%''

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Fonte: Il Sole 24 Ore

E
Economia

La crisi dei mercati e la stagnazione della raccolta pubblicitaria nel primo semestre dell'anno non spaventano Sipra, la concessionaria della televisione pubblica. Maurizio Braccialarge, genovese, classe 1957, amministratore delegato della società da luglio 2007, ha le idee chiare: «Puntiamo a una crescita annua del 2 per cento, in linea con l'obiettivo dell'editore».

Sì è chiusa la prima settimana degli Europei di calcio che la Rai trasmette in esclusiva. Quanto valgono per Sipra?
Gli Europei sono una grande opportunità per tutto il mercato pubblicitario e le aziende hanno investito molto. Ad oggi la raccolta, in linea con le nostre attese, supera i 55 milioni di euro, 2 milioni in più dell'edizione 2004. Sarà però determinante il risultato della nostra nazionale.

Ad agosto invece inizieranno le Olimpiadi di Pechino. Quale delle due manifestazioni è più redditizia?
La Rai seguirà tutte le Olimpiadi su tutte le piattaforme: Rai Due sulla tv analogica, Rai Sport Più sul satellitare e digitale terrestre, ci sarà la radio e il sito internet assicurerà sei canali streaming. Abbiamo offerto al mercato una politica commerciale su tutti i mezzi in grado di seguire le singole discipline olimpiche. Ovviamente, per caratteristiche proprie, di stagionalità e di orari, questa manifestazione ha un oggettivo minor impatto rispetto agli Europei di calcio, pur offrendo, ai clienti, un pubblico molto profilato ed interessante.

Le campagne pubblicitarie diventano sempre più multimediali e coinvolgono internet, la radio e la stampa. La televisione generalista soffre questa evoluzione?
La multipiattaforma è una realtà, ma la televisione generalista è e rimane il media che per numeri ed incidenza sull'andamento dei consumi registra le migliori revenue. Proprio per questo motivo, in coerenza con il piano industriale ed editoriale della Rai. anche la Sipra si è riorganizzata con strutture di marketing e di vendita legate ai singoli mezzi: tv, radio, web e i canali digitali e satellitari. L'obiettivo è fornire una forte specializzazione con una vera politica plurimediale.

Cosa vi aspettate dai palinsesti Rai per l'autunno che verranno presentati lunedì a Saint Moritz?
Da un gruppo leader negli ascolti come Rai c'è solo da attendersi una nuova stagione di successi che confermino la leadership di rete e di gruppo: credo che l'offerta autunnale abbia tutte le carte in regola. Si confermano generi di alta qualità come le fiction, ma si avviano anche importanti innovazioni di prodotto nel day time di tutte le reti e nel prime time di Rai Uno e Rai Tre. Su Rai Due, invece, continuano i programmi dedicati ai giovani come L'Isola dei famosi, X factor e scalo 76.

Come è andata la battaglia degli ascolti in primavera?
La stagione televisiva si gioca su due distinti periodi «di garanzia»: autunno e primavera e la Rai come gruppo e Rai Uno come rete hanno appena vinto la decima stagione consecutiva: dal 2003 cinque autunni e cinque primavere vinte da Rai Un successo legato anche agli ottimi risultati delle miniserie e delle fiction che occupano 8 posizioni su 10 nella classifica dei programmi di intrattenimento più visti nella scorsa primavera. Bene anche lo sport, con la Formula 1 in testa, e i programmi di approfondimento.

Il 2008 della Rai è iniziato con un Festival di Sanremo al di sotto delle aspettative. C'è il rischio l'edizione attragga meno investimenti pubblicitari per il 2009?
L'edizione di quest'anno ha registrato audience inferiori alle attese anche perché la concomitante tragedia di Gravina non ha contribuito a creare un clima favorevole alla kermesse canora. Sanremo resta comunque tra i programmi che assicurano grandi ascolti rappresentando occasioni d'investimento per la pubblicità. Sarà così anche il 2009: sono fiducioso, la Rai si sta preparando a un grande festival.

Lo scorso anno si è chiuso con 1,44 miliardi di ricavi. Qual è l'obiettivo per il 2008?
Il primo semestre dell'anno sta facendo registrare un incremento dell'1% sull'analogo periodo del 2007. La prima parte del 2008 ha registrato una certa stagnazione della raccolta pubblicitaria: la campagna elettorale, non prevista, con il conseguente riassetto dei palinsesti Rai, hanno influito sull'andamento della Sipra in un contesto economico complessivo non entusiasmante, con i primi mesi dell'anno a crescita zero e conseguenti segni di stanchezza anche nel mercato pubblicitario. Prevediamo un crescita annua del 2%, in linea con gli obiettivi fissati dall'editore. Molto però dipenderà dal mercato che deve rafforzare la convinzione che la comunicazione pubblicitaria è indispensabile per fare emergere la marca e consolidare le quote di mercato.

Giuliano Balestreri
per "Il Sole 24 Ore"

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