Sull'alleanza Mediaset-Vivendi. Entro pochi giorni, secondo una fonte già giovedì prossimo, è attesa la definizione dell'accordo tra i due gruppi media che riguarderà una partnership azionaria e industriale.
I cardini dell'intesa comprendono innanzi tutto uno scambio azionario che - secondo quanto risulta a Radiocor - verterà sul 3,5% del capitale delle due capogruppo: lo swap avverrà mediante l'utilizzo di azioni proprie (Vivendi ha in portafoglio circa il 6%, Mediaset poco meno del 4%) e attraverso il contestuale conferimento ai francesi della pay-tv di Cologno Monzese Premium. Nell'operazione sarà molto probabilmente inserito anche l'11% di Premium nelle mani di Telefonica che pertanto uscirà dall'investimento: gli accordi parasociali tra Rti e Telefonica firmati a fine 2014 prevedono che Mediaset nell'ambito di una transazione con terzi possa obbligare gli spagnoli a cedere il pacchetto di minoranza.
Ad oggi non risulta dato mandato ad alcun advisor nè convocati cda ma, fanno notare in ambienti finanziari, bastano 48 ore per convocare una riunione. Quella a cui i due gruppi lavorano è un'operazione tutta 'carta contro carta' e per compensare la differente capitalizzazione (Vivendi vale in Borsa quasi 25 miliardi mentre Mediaset solo 4,22 miliardi) verrebbe messa sul piatto Premium (valutata circa 800 milioni di euro).
L'alleanza porterebbe inoltre all'ingresso di un rappresentante dei francesi nel cda del Biscione e viceversa. Ai prezzi di Borsa odierni, il 3,5% di Vivendi vale circa 870 milioni, mentre la medesima quota di Mediaset vale circa 150 milioni. Oltre all'incrocio azionario, che dovrebbe essere accompagnato dall'ingresso di rappresentanti nei rispettivi consigli di amministrazione, e al passaggio di Premium, l'asse dovrebbe comprendere anche una partnership relativa alla tv via streaming Infinity (Mediaset) e Watchever (Vivendi) per lanciare la sfida a Netflix.