Digital-News.it Logo
Foto - Rai, cda approva tetto stipendi con eccezioni. Scenario cambierà con sì ddl editoria

Rai, cda approva tetto stipendi con eccezioni. Scenario cambierà con sì ddl editoria

News inserita da:

Fonte: Ansa

E
Economia

Rai, cda approva tetto stipendi con eccezioni. Scenario cambierà con sì ddl editoriaTetto di 240 mila euro, con eccezioni per alcune figure apicali. Questo il compromesso trovato dalla Rai nel documento di autoregolamentazione degli stipendi dei dirigenti, approvato all'unanimità dal consiglio di amministrazione. Un provvedimento - come spiegato dalla presidente della tv pubblica Monica Maggioni in Commissione di Vigilanza - nato «nel rispetto di quanto convenuto con la bicamerale a luglio», che rimarrà in vigore fino a quando la legge non obbligherà a modificarlo. Il riferimento è al ddl sull'editoria, che contiene il tetto di 240 mila euro anche per Viale Mazzini. Il testo, senza modifiche rispetto a quello approvato dal Senato in seconda lettura, è stato approvato dalla Commissione Cultura della Camera e dovrebbe ottenere il via libera definitivo dell'Aula martedì prossimo. Oltre alla maggioranza, dovrebbe votare a favore Sel, mentre Forza Italia sarebbe orientata all'astensione. Contrario il Movimento 5 Stelle. All'indomani del sì, il documento interno di Viale Mazzini non potrà più essere applicato o dovrà essere rivisto sulla base della nuova normativa. Per questo, in Commissione di Vigilanza, non sono mancate perplessità sull'operato del vertice Rai.

«Questo provvedimento fatto tre mesi fa avrebbe avuto un senso, oggi no», ha sottolineato il senatore Salvatore Margiotta, a meno che «il cda non sia una 'terza camera' che può approvare regolamenti che contrastano con la norma». Sia Maggioni che il dg Antonio Campo Dall'Orto hanno precisato che si tratta della conclusione di un percorso avviato mesi fa e che ovviamente la legge sarà rispettata. Il regolamento distingue tra ruoli editoriali, sui quali la Rai decide sostanzialmente le condizioni di mercato, e gli altri ruoli manageriali. «L'obiettivo - ha spiegato il dg - è posizionarsi sotto il 20% del valore di mercato con un tetto alla parte fissa delle retribuzioni di 240 mila euro, più una parte variabile». Solo alcune figure editoriali, come ad esempio il direttore del Tg1, possono sforare il limite, mentre nell'area corporate sono state identificate 10 posizioni che possono avere una indennità di funzione fino a 50 mila euro, oltre allo stipendio.

Per i contratti a tempo determinato fino a 3 anni è previsto un aumento del tetto del 30%. «Ci siamo incamminati su una strada più attenta rispetto al passato e comunque sostenibile», ha spiegato il dg, che già nelle scorse settimane aveva spiegato di voler adeguare anche la sua retribuzione di 650 mila euro annui. Maggioni (che ha uno stipendio di 270 mila euro da giornalista più circa 66 mila euro come indennità di consigliere) ha aggiunto che, da un lato si mette ordine nella «giungla retributiva» e dall'altro si evita un percorso che potrebbe portare alla marginalizzazione della tv pubblica. «Dire che non si possa mai avere un manager con uno stipendio sopra i 240 mila euro è molto pericoloso», ha sottolineato.

📰 LE ULTIME NEWS 🖊️

📺 ULTIMI PALINSESTI 📝

✨ ARCHIVIO VIDEO 🎥 TRE CASUALI OGNI VOLTA! 🔄✨

  • Par condicio: ecco come funzionerà in Rai (da Repubblica Tv)

    La commissione di Vigilanza Rai ha approvato il testo relativo alle apparizioni televisive nel servizio pubblico dei politici nel periodo pre-elettorale. Niente faccia a faccia fra i candidati e ridimensionamento di Monti, che potrà essere in tv in qualità di presidente del Consiglio solo per questioni di strettissima attualità  
    T
    Televisione
      venerdì, 04 gennaio 2013
  • Censurato dalle tv, il Gesù di Paddy Power protesta al Lido di Venezia

    E' sbarcato direttamente all'imbarcadero dell'Excelsior il Gesu' 'testimonial' dello spot del bookmaker irlandese Paddy Power, rifiutato da tutte le tv italiane, con l'eccezione di Tele Lombardia.Tra lo stupore di fotografi, cameramen e curiosi l'attore Claudio Cirri, una controfigura del vero interprete dello spot, con capelli lunghi, tunica bianca e sandali, e' arrivato su un motoscafo al Lido per protestare contro quella che Paddy Power definisce una "censura preventiva senza diritto di replica". E ha intenzione...
    C
    Curiosità
      sabato, 08 settembre 2012
  • Le mani dei clan su tv locali: così nasce Telecamorra

    La malavita organizzata si è insinuata anche nel settore radiotelevisivo, allungando i suoi tentacoli nella galassia delle piccole emittenti, soprattutto in Campania dove ci sono 77 tv e 165 radio locali."C'era un sistema che imponeva una tangente per poter prioseguire l'attività" spiega Lucio Varriale è stato tra i primi editori a ribellarsi al "sistema" in cui non c'è solo il racket
    C
    Curiosità
      martedì, 05 giugno 2012