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Il 'Fascino' di Maria De Filippi, la donna da 50 milioni di euro l'anno

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Fonte: Italia Oggi

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Economia
Negli anni 70 spopolava sul piccolo schermo L'uomo da sei milioni di dollari. Ora c'è Maria De Filippi, la donna da 50 milioni di euro. All'anno. La regina della tv italiana controlla al 50% la Fascino, casa di produzione partecipata per l'altro 50% da Rti, ovvero Mediaset. E proprio la Fascino, immune dalla crisi che sta colpendo tutto il mondo, ha appena chiuso un bilancio 2008 da incorniciare, con un valore della produzione superiore ai 48 milioni di euro (+15,6% sul 2007). Cifra che verrà quasi certamente superata nel 2009 e, soprattutto, nel 2010, quando, oltre ai marchi storici quali Amici, C'è posta per te, Uomini e donne, la De Filippi e la sua Fascino produrranno pure i Grammy Awards (presentati su Canale 5 da Paolo Bonolis nella primavera 2010) e America's Gol talent (in coproduzione con Grundy e la conduzione di Gerry Scotti).
 
Cresceranno pure i ricavi da vendita di format, perché, dopo Uomini e donne, la tv spagnola Telecinco (gruppo Mediaset) ha comprato anche i diritti di Amici.
 
Una vera macchina da soldi, quella messa in piedi dalla De Filippi. Una macchina guidata, operativamente, da suo fratello Giuseppe De Filippi, amministratore delegato, e dal presidente Alessandro Salem (direttore generale contenuti Rti). Ma dietro alla quale ci sono il talento televisivo di Maria e i consigli del marito Maurizio Costanzo, che, ceduto il Teatro Parioli e cessata la produzione del Costanzo Show, guarda sornione il lavoro della moglie 48enne, diventata, nel giro di dieci anni, la donna più potente della televisione italiana.
 
E non solo della tv, tenuto conto che gli interessi della De Filippi spaziano pure nel mondo della discografia (la compilation di Amici, Scialla, ha venduto 250 mila copie; la vincitrice della edizione 2009 di Amici, Alessandra Amoroso, ha un album da, oltre 200 mila copie; Sanremo 2009 ha visto trionfare Marco Carta, ex vincitore di Amici), del teatro, del balletto e, dal prossimo autunno, anche dell'opera. Per non parlare del merchandising (un milione di euro di ricavi nel 2008) e del televoto (2,2 milioni di ricavi 2008).
 
Il grosso, ovviamente, deriva dalla produzione di programmi televisivi (quasi 43 milioni di euro), con un utile 2008 pari a 3,4 milioni (era di 237 mila euro nel 2007), nonostante il flop de Il Ballo delle debuttanti. Una più oculata gestione delle risorse umane ha portato a un calo del numero medio del personale, passato dalle 192 unità del 2007 ai 147 del 2008 (-23,4%). Dal bilancio, tuttavia, emergono pure accantonamenti a fondi rischi e oneri per qualche magagna. Per esempio, tra il 2004 e il 2006 la Fascino ha subito una verifica generale Enpals, che si è conclusa con contestazioni per «369 posizioni con il conseguente recupero di contributi per 1.083,095 euro e di sanzioni e interessi per 711.487». Ci sono poi accantonamenti per cause pendenti, aperte soprattutto nei confronti del Maurizio Costanzo Show. Per esempio, il professor Ezio Capizzano, ritenendosi diffamato da una puntata del programma, ha chiesto danni per 6.650.000 euro (la Fascino ha ritenuto di accantonare solo 50 mila euro). Una spettatrice, poi, ha chiamato in causa la Fascino per essere caduta all'interno del Teatro Parioli ed essersi procurata un infortunio (accantonati 15 mila euro).
 
Il futuro della società è comunque, assolutamente roseo. Nella relazione sulla gestione 2008 si rileva «un incremento dei ricavi più che proporzionale rispetto all'incremento dei costi; ciò è stato ottenuto principalmente attraverso lo sviluppo di prodotti per committenti diversi e ricavi non strettamente collegati con l'attività televisiva come, ad esempio, il merchandising. Nonostante il negativo contesto socio-economico in cui oggi viviamo, gli ascolti in continua crescita dei programmi da noi prodotti e il grande indotto creato fanno ritenere basso il fattore derivante dai rischi esterni aziendali». E, concludono da Fascino, «si ritiene che l'evoluzione della gestione 2009 sarà in linea con i passati esercizi». Ovvero, crescite in doppia cifra, per una De Filippi che ha ancora due anni di contratto con Mediaset. Poi, si vedrà.
 
Claudio Plazzotta
per "Italia Oggi"

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