Cinque anni per radicarsi in Italia e insidiare il duopolio televisivo di Rai e Mediaset.
È questa la candelina che Sky ha spento ieri sulla sua torta di compleanno: il 31 luglio 2003 partivano infatti le trasmissioni della pay tv del tycoon Rupert Murdoch, nata dalla fusione tra Stream e Tele +. Un guanto di sfida satellitare ' di NewsCorp alla tv generalista e in chiaro era lanciato.
Cinque anni dopo Sky festeggia con numeri da terzo polo tv: abbonati più che raddoppiati, da due a oltre 4 milioni e mezzo; una platea di spettatori che oggi raggiunge 14 milioni di persone, contro i 6 iniziali; un bouquet che supera i 170 canali tematici e pay per view. Tutto ciò si traduce in uno share complessivo del network che sfiora ormai il 10%, ed era solo il 2% cinque anni fa.
Ma non finisce certo qui. Basta andare dalle parti di via Feltre, periferia nord-est di Milano, per scoprirlo. È lì che si stanno producendo le puntate della nuova sfida targata Sky: un quiz show, che dal 6 ottobre andrà in onda su Sky Vivo (canale 109) da lunedì al venerdì alle ore 18. Titolo: «Sei più bravo di un ragazzino di 5A?».
Nello studio televisivo che ricostruisce un'aula scolastica (lavagna, mappamondo, cartine alle pareti, banchi e cattedra), l'«insegnante» Massimiliano Ossini fa la sua domanda a un alunno sorprendente: un uomo decisamente non più in età scolastica. «Quanto dura il mandato del presidente della Repubblica?».
Sul volto dell'uomo, una trentina d'anni e due lauree alle spalle, scompare il sorriso. Annaspa. La risposta non arriva. Ma al suo fianco, baldanzoso come può essere un «sapientino» di appena dieci anni, un ragazzino scrive sicuro e poi schiaccia un bottone rosso. Lui sì che sa la risposta. Quando l'uomo si arrende, il prof. Ossini autorizza a proiettare sulla lavagna la risposta scritta dal ragazzino: sette anni. Esatto. Il ragazzino gongola, il pubblico in studio applaude, mentre l'uomo finisce (metaforicamente) dietro la lavagna con il cappello da somaro.
Per rendere più saporito il gioco non ci sono opzioni multiple (che aiutano a orientarsi), ma la risposta secca: proprio come nel quiz classico, tipo «Lascia o raddoppia?», che ha fatto la fortuna prima della Rai e poi di Rai e Mediaset.
«Sì, proprio così ? sottolinea Stefano Orsucci, direttore di Sky Vivo ? è un cerchio che si chiude. O meglio, che si riapre. Sky, la tv del futuro, si cimenta con il gioco a premi, uno dei programmi che hanno fatto la storia della tv italiana, quella generalista». E lo fa, aggiunge, «con un grande sforzo produttivo».
La cifra precisa è top secret, ma si parla di un budget di milioni di euro. Soldi che servono a «far diventare questa rete, che si occupa di intrattenimento, sempre più, forte, concorrendo all'obiettivo di consolidare il network Sky come terzo polo televisivo italiano», chiude Orsucci.
La pausa è finita, si torna al lavoro. C'è un nuovo concorrente da interrogare:, sotto le grinfie del sadico prof. Ossini arriva una donna. Anche lei viene impietosamente e presto eliminata. Ma sarà tutto vero? Oppure la bocciatura di massa è frutto di un copione scritto a tavolino? «Assolutamente no ? giura il conduttore del quiz ? non voglio certo mettere a rischio la mia carriera (Ossini è anche volto noto della Rai, conduce Linea Verde, ndr!)
Maurizio Pluda
per "Il Corriere della Sera"