
E' stato così presentato un modello di racconto, un videoclip ipertestuale che possa potenzialmente parlare ai ragazzi in base ai codici dei nuovi linguaggi digitali e far nascere in loro la curiosità di avvicinare dei capolavori senza tempo.
La Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano inaugura un ciclo di conferenze sulla comunicazione culturale, e soprattutto museale, a partire dall'attuale massiccia diffusione delle nuove tecnologie. Come sfruttare i nuovi media per comunicare l'arte soprattutto alle nuove generazioni?
La conferenza ha avuto come presupposto la rivoluzione digitale - strada aperta verso il futuro delle tecnologie comunicative - e i suoi sempre più complessi rapporti con il tessuto socio-culturale.
Una generazione di giovanissimi scopre oggi il mondo attraverso nuove modalità di comunicazione, basate su oggetti portatili, produttori di un immaginario in grado di modificare gli scenari delle industrie culturali e con essi gli stili, gli usi e i modi della percezione.
I nuovi media, perno della comunicazione globale, si aprono al mondo della cultura e agli oggetti culturali con una potenzialità già evidente, ma ancora tutta da sviluppare. In tal senso, vale la pena indagare come incuriosire e avvicinare un "nativo digitale" - ossia un giovane delle cosiddette "nuove generazioni" - al piacere della scoperta dei capolavori di un grande museo. A quali linguaggi è possibile ricorrere, secondo una classificazione associativa e flessibile delle informazioni?
Ad esempio, prendendo a modello il laboratorio di restauro "a vista" della Pinacoteca di Brera - dove è possibile osservare in tempo reale le diverse fasi di un intervento in corso ? si è indagato sulle sue potenzialità comunicative come un vero e proprio ?cantiere aperto'. E' possibile ipotizzare di associare concretamente un divo amato dai dei teen-agers, una canzone, un video-clip scaricatissimo, con dei dipinti realizzati anche cinquecento anni fa? Si può pensare a una chiave di racconto che partendo da un grande quadro, da un'idea fondante che lo accompagna, ne trasferisca la suggestione a un sistema multimediale, costituto da tecniche di comunicazione e potenziali strategie di apprendimento totalmente nuove?
Nel corso dell'incontroè stato presentato un mini-racconto ipertestuale, costruito attraverso l'associazione di immagini e suoni, al servizio di un messaggio, che utilizzando uno strumento ?nomade' come l'i-pod sarà in grado di stimolare l'attenzione dei ragazzi. Partendo da questa ipotesi, quante possibili combinazioni potranno svilupparsi, mettendo assieme differenti epoche e stili d'arte e diverse stagioni di musica giovanile, per addentrarsi in quella che oggi si chiama "società della conoscenza" Quante combinazioni potranno derivarne navigando virtualmente, secondo un percorso attraverso il display, l'icona e il sonoro?
L'obiettivo è attivare il confronto fra poli culturali, professionisti della comunicazione, istituzioni e mondo giovanile, per cercare di progettare assieme delle risposte concrete a una silenziosa rivoluzione generazionale ormai realtà quotidiana.