News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-Sat (com. stampa)
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HiTech
giovedì, 19 novembre 2009 | Ore: 00:00
Nell'era della rivoluzione digitale, mercoledì 18 novembre 2009 ha avuto luogo alla Pinacoteca di Brera, un incontro che ha visto professionisti della comunicazione come Mediaset e prestigiosi poli museali come la Pinacoteca di Brera a confronto su come sviluppare la comunicazione culturale alla luce della attuale massiccia diffusione delle nuove tecnologie e del loro utilizzo da parte soprattutto dei più giovani.E' stato così presentato un modello di racconto, un videoclip ipertestuale che possa  potenzialmente parlare ai ragazzi in base ai codici dei nuovi linguaggi digitali e far nascere in loro la curiosità di avvicinare dei capolavori senza tempo.
La Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano inaugura un ciclo di conferenze sulla comunicazione culturale, e soprattutto museale, a partire dall'attuale massiccia diffusione delle nuove tecnologie. Come sfruttare i nuovi media per comunicare l'arte soprattutto alle nuove generazioni?
La conferenza ha avuto come presupposto la rivoluzione digitale - strada aperta verso il futuro delle tecnologie comunicative - e i suoi sempre più complessi rapporti con il tessuto socio-culturale.
Una generazione di giovanissimi scopre oggi il mondo attraverso nuove modalità di comunicazione, basate su oggetti portatili, produttori di un immaginario in grado di modificare gli scenari delle industrie culturali e con essi gli stili, gli usi e i modi della percezione.
I nuovi media, perno della comunicazione globale, si aprono al mondo della cultura e agli oggetti culturali con una potenzialità già evidente, ma ancora tutta da sviluppare. In tal senso, vale la pena indagare come incuriosire e avvicinare un "nativo digitale" - ossia un giovane delle cosiddette "nuove generazioni" - al piacere della scoperta dei capolavori di un grande museo. A quali linguaggi è possibile ricorrere, secondo una classificazione associativa e flessibile delle informazioni?
Ad esempio, prendendo a modello il laboratorio di restauro "a vista" della Pinacoteca di Brera - dove è possibile osservare in tempo reale le diverse fasi di un intervento in corso ? si è indagato sulle sue potenzialità comunicative come un vero e proprio ?cantiere aperto'. E' possibile ipotizzare di associare concretamente un divo amato dai dei teen-agers, una canzone, un video-clip scaricatissimo, con dei dipinti realizzati anche cinquecento anni fa? Si può pensare a una chiave di racconto che partendo da un grande quadro, da un'idea fondante che lo accompagna, ne trasferisca la suggestione a un sistema multimediale, costituto da tecniche di comunicazione e potenziali strategie di apprendimento totalmente nuove?
Nel corso dell'incontroè stato presentato un mini-racconto ipertestuale, costruito attraverso l'associazione di immagini e suoni, al servizio di un messaggio, che utilizzando uno strumento ?nomade' come l'i-pod sarà in grado di stimolare l'attenzione dei ragazzi. Partendo da questa ipotesi, quante possibili combinazioni potranno svilupparsi, mettendo assieme differenti epoche e stili d'arte e diverse stagioni di musica giovanile, per addentrarsi in quella che oggi si chiama "società della conoscenza" Quante combinazioni potranno derivarne navigando virtualmente, secondo un percorso attraverso il display, l'icona e il sonoro?
L'obiettivo è attivare il confronto fra poli culturali, professionisti della comunicazione, istituzioni e mondo giovanile, per cercare di progettare assieme delle risposte concrete a una silenziosa rivoluzione generazionale ormai realtà quotidiana.