
TV AL CENTRO - A dirlo è il rapporto 2010 Tmt Predictions della società di consulenza Deloitte, secondo il quale la tv e la sua programmazione fissa resteranno un elemento centrale dell’intrattenimento casalingo. «Stimiamo che gli utenti godranno del 90 per cento dei contenuti video e dell'80 per cento dei contenuti audio tramite i mezzi di comunicazione tradizionali», dice lo studio riportato da Reuters. «La fruizione tradizionale, lineare continuerà a prevalere nonostante la proliferazione di dispositivi come i registratori digitali, di tecnologie come il pay-per-view, la televisione on-demand, il podcast, e i servizi musicali online».
GIORNALI E E-READER - La convergenza sarà invece guidata dagli stessi utenti, che accederanno a Internet attraverso uno dei tanti apparecchi a disposizione (laptop, netbook, smartphone e console) mentre guardano la televisione. Quest’utilizzo simultaneo – continua il rapporto – incoraggerà i produttori televisivi a creare siti web appositi per permettere agli spettatori di reagire in tempo reale a quanto visto sullo schermo. Per quanto riguarda gli altri media, la situazione è però meno rosea. I giornali e le riviste resteranno ancora nel guado, cioè nel dilemma se far pagare o meno i contenuti online. Nel contempo gli e-reader – i lettori di libri digitali – potrebbero rischiare di rimanere schiacciati dai nuovi gadget in uscita, a partire dai vari computer tablet.
Carola Frediani
per "Corriere.it"