La televisione pubblica spagnola rinuncia per sempre alla corrida per proteggere i bambini. Secondo quanto reso noto ieri dalla stessa Radio Television Espanola (Rtve) in un comunicato, infatti, la rete non trasmetterà mai più corride in diretta, rompendo una tradizione che va avanti da oltre 50 anni.
La decisione, si legge nel comunicato, «è stata presa per proteggere i bambini e in conformità con le norme deontologiche adottate dalle principali tv spagnole che limitano le scene di violenza nei programmi in onda prima delle 20».
Normalmente, infatti la corrida si svolge nel tardo pomeriggio e i bambini potrebbero venire turbati dalla sue immagini truculente. L'emittente ha precisato che trasmetterà spezzoni delle gare nel corso dei telegiornali, così come durante trasmissioni notturne. «Non vi è alcun veto, soltanto rispetto per coloro che sono contrari a questo genere di spettacolo», continua la nota.
La catena televisiva, che ha inaugurato la sua programmazione nel 1948 proprio con una corrida, nelle ultime stagioni aveva già iniziato a ridurre la trasmissione del tipico spettacolo, nonostante non fosse mai scesa al di sotto delle 10 corride annuali.
Ora, al contrario, uno degli spettacoli più amati dagli spagnoli verrà lasciato alle tv locali come Telemadrid e Canal Sur oppure alle reti a pagamento, come Canal Plus, che già attualmente ne fanno uno dei loro programmi di punta. Una decisione incurante degli alti ascolti di sempre, che raggiungono uno share del 24%, di molto superiore alla media della rete.
Articolo tratto da
"La Repubblica"
(23/08/07)