Il formato 16:9 non è cosa nuova. Nuova è solamente la diffusione dei programmi nel cosiddetto 16:9-Fullformat. Schweizer Fernsehen (SF), Télévision de la Suisse Romande (TSR) e la Televisione svizzera di lingua italiana (TSI) registrano già da tempo molte produzioni nel formato 16:9, ma da ora SF e TSR produrranno unicamente in questo formato.
Normalmente, il passaggio al 16:9 si effettua automaticamente. Tuttavia, vista la moltitudine di apparecchi sul mercato e le possibilità quasi illimitate di regolazione e di combinazione, è possibile che si verifichino delle distorsioni dellâimmagine. Ulteriori informazioni sulla regolazione dei decoder e degli schermi sono reperibili su www.broadcast.ch o chiamando lâHelpline (0848 34 44 88).
Sempre più schermi piatti
In Svizzera più del 50% dei televisori è del tipo a schermo piatto 16:9. Nella ricezione digitale (satellite, DVB-T, via cavo digitale), il passaggio al nuovo formato migliora sensibilmente la qualità dellâimmagine (su uno schermo appropriato). Non cambia nulla, invece, per i telespettatori che ancora ricevono il segnale analogico via cavo.
Più stereo
Con il passaggio al 16:9 si assisterà anche a un miglioramento della qualità audio. Fino ad oggi si era abituati a disporre della lingua di ciascuna regione (italiano per TSI, francese per TSR e tedesco per SF) nella modalità stereo e la lingua del secondo canale (p.es. la lingua originale dei film) in mono.
Dal 1° dicembre 2007, SF e TSI trasmetteranno anche il secondo canale audio nella modalità stereofonica, mentre il 1° marzo 2008 sarà la volta di TSR. Questo sta a significare che anche la lingua originale sarà disponibile in formato stereofonico. Di questa novità potranno approfittarne i telespettatori che ricevono il segnale TV via satellite o eventualmente via cavo digitale.
La regolazione audio va effettuata con il telecomando del ricevitore digitale piuttosto che con quello dello schermo.