La Bbc torna al bon ton: niente parolacce, siamo inglesi
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Il Giornale
Che la Rai non è la Bbc lo sappiamo dai tempi di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. Ora lo sarà ancora di meno. La televisione di Stato inglese ha approvato un protocollo che mette le parolacce fuorilegge.
Via il turpiloquio dal piccolo schermo e per chi sgarra sono previste gravi sanzioni, fino al licenziamento. Le parolacce che non sarà possibile eliminare verranno coperte con ì famosi «beep». Alcuni movimenti in difesa dei minori hanno proposto l'approvazione di un codice simile anche in Italia, per poi scoprire che il Comitato esiste già ma è scaduto da svariati mesi e le nomine non sono state rinnovate.
Premesso che la parolaccia nelle fasce protette e nei programmi generalisti è assolutamente da vietare e in questo siamo d'accordo con gli albionici, non facciamo i bacchettoni. Da che mondo è mondo la parolaccia è uno sfogo, è un simbolo di rottura di un tabù sociale, religioso ed emotivo. Ha una funzione catartica e liberatrice che non va sottovalutata. Bando alle ipocrisie e ai falsi moralismi e diciamo le cose come stanno: in tv ci sono cose molto più volgari delle parolacce. Anzi, certi programmi sono volgari a prescindere, e la parolaccia è la cosa che disturba di meno. Certe riprese di donne dal basso in alto sono mille volte peggio di qualsiasi «vaff». E poi che idiozia è il «beep»
Il «beep» è la cosa più inutile e ridicola del mondo, perché mette ancora più in evidenza la parolaccia sottostante (si riesce sempre a sentirla). Chi ha dei bambini in casa saprà perfettamente che è proprio il «beep» ad attirare l'attenzione dei più piccoli, pronti a ridere anche se solo sentono dire «cacca» o «sedere».
Vietiamo piuttosto le varie Fattorie, i Grandi Fratelli e i reality in generale, dove la bestemmia diventa lo sputo per attirare l'attenzione dei media e guadagnare titoli sui giornali. Impediamo di andare in video ai soliti noti cheinsultano (i nomi sono arcinoti). Basta con i politici, basta con i talk show. Sarebbe un toccasana. Però non toccate le parolacce ai film. Cosa sarebbe Berlinguer ti voglio bene senza la memorabile sequenza di Benigni-Cioni Mario che sfoga il dolore per la morte della madre camminando a testa bassa lungo un campo e pronunciando due minuti e 15 secondi di parolacce e bestemmie senza interruzione.
Due minuti e 15 secondi cronometrati. Pare che sia una delle scene più lunghe di turpiloquio mai registrate su pellicola. Provate a metterci due minuti di «beep»... E provate a guardare film come "Il grande Lebowski" dei genialissimi fratelli Cohen, Casino di Martin Scorsese o pellicole cult come Full Metal Jacket o Pulp Fiction di Quentin Tarantino, epurati dalle parolacce. A chi vuole cancellare le parolacce senza fare distinzioni, io risponderei con una serie di #@!**#!@#!!
Caterina Soffici
per "Il Giornale"