'Il 27esimo Festival di Eurovisioni, mira ad alimentare un dibattito in corso in tutto il vecchio continente. Con noi il presidente di Eurovisioni, Michel Boyon
Qual è l’obiettivo dell’edizione 2013 del Festival?
“Affermare la forza del servizio pubblico radio-televisivo, e in particolare quello la televisione , di fronte al “vortice digitale”. Io preferisco questa espressione, rispetto a “rivoluzione digitale”, perché fa molta paura il modo in cui le nuove tecnologie stanno offrendo grandi opportunità all’audiovisivo. Nell’era digitale, la televisione resta la televisione. Ma un’altra televisione nasce e cresce sotto i nostri occhi a una velocità senza precedenti”.
Quali sono le principali sfide del servizio pubblico radio tv in Europa?
“Sul tavolo c’è il problema delle risorse, ma non vi è più la questione dello scopo e della missione del servizio pubblico. Spesso dei ritornelli incantatori parlano di televisione per tutti, di stampo culturale, ecc. Dobbiamo andare oltre e stabilire obiettivi concreti: la qualità non è monopolio della televisione pubblica! Le sfide principali è dunque il rafforzamento della base di pubblico per concentrarsi sulla creatività. Così si potrebbe portare al pubblico, o piuttosto ai pubblici, tutto quello che gli altri non vogliono fare, o non sanno fare, perché il loro motore principale è il perseguimento del profitto.”
Su quali ambiti puntare per il rilancio del servizio pubblico?
“Le emittenti pubbliche non dovrebbero vietare nessun genere di programma, eccetto quelli che immaginate. La Real TV stessa non è condannabile in linea di principio: un programma che dà una chance ai giovani – per esempio permettendogli di incidere un disco o di esibirsi davanti al pubblico di un concerto, o ancora di valorizzare il suo talento culinario in modo professionale – è un buon programma. Ma questo deve andare, naturalmente, alla ricerca della massima qualità, dell’eccellenza con cui i programmi devono essere concepiti e realizzati”.
Cosa dire del ruolo delle nuove tecnologie?
“Tutti i canali pubblici e privati hanno capito che il loro futuro sarebbe stato in un’alleanza con internet. Lo sviluppo della Catch-Up TV ne è un esempio significativo. Ma guardate come si sta cercando di utilizzare i social network: gli utenti sono invitati ad interagire in tempo reale con il programma trasmesso, li si incoraggia a comunicare tra di loro e con gli altri commenti, vengono spinti ad esprimere una preferenza sull’evoluzione della trama di una serie Tv”.
Eutelsat è sempre stata al fianco di Eurovisioni. Il satellite in che modo può continua- re a contribuire alla causa del servizio pubblico?
“Il ruolo del satellite è molto diverso nei vari Paesi. Ma il satellite è chiamato soprattutto a svolgere un ruolo importante per cambiare il comportamento dei telespettatori. E permette di accedere facilmente ad una grande offerta di canali locali ed internazionali. Eutelsat avrà un ruolo sempre più importante nel futuro della televisione”