Sull'onda dei Mondiali di calcio disputati in Qatar - che tivùsat ha potuto trasmettere in 4K grazie allo sforzo produttivo della Rai - si è chiuso con un picco di attivazioni il 2022 della piattaforma satellitare gratuita. In particolare, l'anno scorso sono state attivate in totale 452 mila card. Ben 312 mila (il 69%) sono attivazioni che utilizzano il decoder, mentre 140 mila (il 31%) adottano una Cam, strumento ormai sempre più in uso grazie alla diffusione delle tv di nuova generazione.
Numeri incoraggianti per tivùsat. Nata nel lontano 2008 con la mission di portare il bouquet del digitale terrestre in quelle aree del territorio italiano dove le vecchie antenne (e la banda larga) ancora oggi non possono arrivare a partire dalle zone montane e dalle isole, ora questa piattaforma è in grado di festeggiare non solo primati nella diffusione del segnale ma anche negli standard tecnologici e di qualità dell'offerta editoriale.
In Italia, ultimo rapporto Auditel-Censis, si contano 43 milioni di televisori. Sull'onda dello switch off, e degli incentivi, sono moltissimi gli apparecchi in circolazione di nuova generazione, quasi 20 milioni. Ma per apprezzarne le performance serve un'offerta cucita su misura. A scegliere tivùsat, con il suo primato di 130 canali televisivi (di cui oltre 70 in Hd e sette in 4K), quest'anno sono state soprattutto cinque regioni con un totale di oltre 220 mila card attivate. Ben 49.560 nel Lazio, 47.510 in Lombardia, 44.750 in Sicilia, 41.810 in Piemonte e 40.320 in Emilia Romagna. In particolare, la città che di più ha scelto tivùsat nel 2022 è stata Roma con 34.960 attivazioni. Seguono Torino (16.510), Milano (13.660), Palermo (12.670), Cosenza (11.940), Messina (11.410) e Genova (10.440).
Per entrare nel mondo di tivùsat, basta installare una parabola, acquistare un dispositivo certificato (decoder o Cam) e attivare la smartcard che si trova gratuitamente all'interno della scatola del dispositivo stesso.