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Massimo Tecca (Sky): Forse ho esagerato, ma non sono fazioso

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Fonte: Tuttosport

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Sky Italia
  martedì, 09 ottobre 2007
 17:17

Massimo TeccaTutto poteva aspettarsi tranne che il giorno dopo diventasse oggetto di contestazioni senza soluzione di continuità, comprese frasi irrispettose che nulla hanno a che fare con la critica dura e pura.

Lui è Massimo Tecca, giornalista di Sky, piattaforma sa­tellitare che tutto fagocita e tutto offre al telespettatore malato di tv anti-generalista.

Due i momenti caldi di una telecronaca a suo modo indimenticabile: il gol di Iaquinta e il fuorigioco di Tre­zeguet, che gli è sfuggito per tutto il primo tempo, oltre al rigore per la Fiorentina, accolto al grido di «Giustizia è fatta».

Non l’avesse mai detto, Tecca. Di lì in poi è stato accolto a suon di critiche durissime dal popolo bianconero.
«Ho ricevuto decine di mail di protesta alle quali ho risposto in parte, evitando di replicare a chi si è lasciato andare un po’ trop­po sul piano del linguaggio. Non avrei mai creduto di poter sollevare un tale polverone. È stata una giornataccia per me, non mi era mai successo di essere oggetto di tante attenzioni. Certo, a Roma mi è capitato di criticare Totti ogni tanto, ma reazioni co­sì risentite e rabbiose non ne avevo mai ricevute».

La spiegazione non convince del tutto. Si sa che dopo cal­ciopoli c’è una “sensibilità” maggiore da parte degli ju­ventini. Forse, con un po’ più di tatto...
«Ma guardi che, assieme ad Altafini, io ho ribadito spesso che sul piano dell’incisività del gioco e della personalità, la Juve era sta­ta superiore. Certo, considerato il recente passato, ogni riferimento è visto come un attacco personale».

Sarà, ma come giustifica il colpevole silenzio sull’offside di Trezeguet, rimediato nella ripresa ribadendo ripetu­tamente che il vantaggio bianconero era condizionato da un fuorigioco?
«La verità è che nessuno si è accorto immediatamente dell’irre­golarità dell’azione, tifosi compresi. Poi, all’intervallo, ho rivisto le immagini e devo ammettere che, a giochi ormai fatti, avrei po­tuto sottolineare con minore frequenza che il gol era irregolare. Magari potevo dirlo una volta sola...».

Sta ammettendo di aver sbagliato?

«Certo, pensandoci bene mi rimprovero di aver detto troppe vol­te quella frase. Se avessi saputo che poche ore dopo si sarebbe scatenata la bufera...».

Ma com’è possibile “bucare” su un episodio così decisivo?

«Non so, di sicuro nella ripresa ho voluto evidenziare la mia sor­presa per il fatto che nessuno se n’era accorto in tempo reale. Tan­to più che il primo tempo si è giocato a ritmi così elevati che non sarebbe stato facile tornare a riferire dell’azione. Ad ogni modo, penso che avrei fatto meglio a interrompermi nella ripresa, sen­za ribadire il concetto più volte. Ho sbagliato una valutazione».

E quel «giustizia è fatta» sul rigore per la Fiorentina?

«Volevo soltanto dire che, considerato quanto accaduto in prece­denza, sarebbe stato ingiusto che la Fiorentina uscisse sconfitta. Per carità, è una semplice valutazione, che può essere giusta o sbagliata. Nient’altro».

Insomma, il Tecca già commentatore di posticipi italiani e finali di Champions League, è tutt’altro che fazioso.

«Ma non scherziamo. Da parte mia non c’è prevenzione nei ri­guardi di nessuno. Peraltro lo scorso anno ho lavorato molto spes­so con Claudio Ranieri, allora commentatore a Sky, lui è un ca­rissimo amico. Senza contare che nella Juve ho un ricordo tal­mente positivo di tante persone che parlare di faziosità mi sem­bra eccessivo».

Sky, dunque, non è anti-juventina?

«Assolutamente no. Se poi la cronaca non piace, c’è sempre il doppio audio...».

Tratto da "TuttoSport"
(09/10/07)

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