Massimo Tecca (Sky): Forse ho esagerato, ma non sono fazioso
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Tuttosport
Tutto poteva aspettarsi tranne che il giorno dopo diventasse oggetto di contestazioni senza soluzione di continuità, comprese frasi irrispettose che nulla hanno a che fare con la critica dura e pura.
Lui è Massimo Tecca, giornalista di Sky, piattaforma satellitare che tutto fagocita e tutto offre al telespettatore malato di tv anti-generalista.
Due i momenti caldi di una telecronaca a suo modo indimenticabile: il gol di Iaquinta e il fuorigioco di Trezeguet, che gli è sfuggito per tutto il primo tempo, oltre al rigore per la Fiorentina, accolto al grido di «Giustizia è fatta».
Non l’avesse mai detto, Tecca. Di lì in poi è stato accolto a suon di critiche durissime dal popolo bianconero.
«Ho ricevuto decine di mail di protesta alle quali ho risposto in parte, evitando di replicare a chi si è lasciato andare un po’ troppo sul piano del linguaggio. Non avrei mai creduto di poter sollevare un tale polverone. È stata una giornataccia per me, non mi era mai successo di essere oggetto di tante attenzioni. Certo, a Roma mi è capitato di criticare Totti ogni tanto, ma reazioni così risentite e rabbiose non ne avevo mai ricevute».
La spiegazione non convince del tutto. Si sa che dopo calciopoli c’è una “sensibilità” maggiore da parte degli juventini. Forse, con un po’ più di tatto...
«Ma guardi che, assieme ad Altafini, io ho ribadito spesso che sul piano dell’incisività del gioco e della personalità, la Juve era stata superiore. Certo, considerato il recente passato, ogni riferimento è visto come un attacco personale».
Sarà, ma come giustifica il colpevole silenzio sull’offside di Trezeguet, rimediato nella ripresa ribadendo ripetutamente che il vantaggio bianconero era condizionato da un fuorigioco?
«La verità è che nessuno si è accorto immediatamente dell’irregolarità dell’azione, tifosi compresi. Poi, all’intervallo, ho rivisto le immagini e devo ammettere che, a giochi ormai fatti, avrei potuto sottolineare con minore frequenza che il gol era irregolare. Magari potevo dirlo una volta sola...».
Sta ammettendo di aver sbagliato?
«Certo, pensandoci bene mi rimprovero di aver detto troppe volte quella frase. Se avessi saputo che poche ore dopo si sarebbe scatenata la bufera...».
Ma com’è possibile “bucare” su un episodio così decisivo?
«Non so, di sicuro nella ripresa ho voluto evidenziare la mia sorpresa per il fatto che nessuno se n’era accorto in tempo reale. Tanto più che il primo tempo si è giocato a ritmi così elevati che non sarebbe stato facile tornare a riferire dell’azione. Ad ogni modo, penso che avrei fatto meglio a interrompermi nella ripresa, senza ribadire il concetto più volte. Ho sbagliato una valutazione».
E quel «giustizia è fatta» sul rigore per la Fiorentina?
«Volevo soltanto dire che, considerato quanto accaduto in precedenza, sarebbe stato ingiusto che la Fiorentina uscisse sconfitta. Per carità, è una semplice valutazione, che può essere giusta o sbagliata. Nient’altro».
Insomma, il Tecca già commentatore di posticipi italiani e finali di Champions League, è tutt’altro che fazioso.
«Ma non scherziamo. Da parte mia non c’è prevenzione nei riguardi di nessuno. Peraltro lo scorso anno ho lavorato molto spesso con Claudio Ranieri, allora commentatore a Sky, lui è un carissimo amico. Senza contare che nella Juve ho un ricordo talmente positivo di tante persone che parlare di faziosità mi sembra eccessivo».
Sky, dunque, non è anti-juventina?
«Assolutamente no. Se poi la cronaca non piace, c’è sempre il doppio audio...».
Tratto da "TuttoSport"
(09/10/07)
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