Sono stati 1 milione 854 mila gli spettatori medi che hanno ascoltato ieri sera la testimonianza di Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz Birkenau, nel film “Tutto davanti a questi occhi”, realizzato e diretto da Walter Veltroni. Lo hanno fatto su Sky, Rai 3, Iris e La7 che, con un'operazione senza precedenti, hanno trasmesso in occasione della Giornata della Memoria la storia sconvolgente di uno dei pochissimi sopravvissuti alla Shoah, raccolta nel film prodotto da Sky e Palomar.
Un dato rilevante in ragione del valore e del significato civile di questo documento, che è stato superiore alle medie di quella fascia oraria sulla quasi totalità delle reti che lo hanno trasmesso.
In particolare Rai 3 è stato seguito da 890 mila spettatori medi con il 5,12% di share, su LA7 da 683 mila spettatori medi con il 2,94% di share, mentre su Iris da 138 mila spettatori medi. Inoltre, su Sky è stato visto da 144 mila spettatori medi.
Il film sarà trasmesso ancora questa sera su Sky Cinema Hits HD alle ore 20.25 ed è inoltre disponibile in modalità non lineare su Sky On Demand. Sara possibile vederlo questo pomeriggio anche su LA7
LA STORIA - Modiano fu deportato da Rodi, insieme al padre e alla sorella, quando aveva solo tredici anni. I suoi furono uccisi e lui restò solo. Il film è il racconto della sua deportazione, del suo viaggio prima in nave e poi in treno, dell’arrivo alla “rampa della morte”, della separazione da sua sorella Lucia e del suo successivo incontro, attraverso il filo spinato, con lei.
Sami narra anche la decisione del padre di lasciarsi morire e descrive come lui, ragazzo ormai ridotto pelle ed ossa, riuscì a sopravvivere alla marcia della morte. Modiano, oggi ultraottantenne, si interroga anche sul perché lui, proprio lui, sia sopravvissuto all’orrore, e rivela come proprio il testimoniare, specie ai ragazzi, sia la risposta alla domanda che angoscia la sua vita dal 1945.
“Un sopravvissuto - racconta Modiano nel film - non è una persona normale come tutti gli altri, ha una piaga che non si chiude. Ha dei silenzi, delle depressioni, degli incubi. Tutto questo fa parte di un sopravvissuto, non ha una spugna magica per cancellare quello che ha visto. Però io vivo e sono felice. In questi ultimi undici anni sono felicissimo, perché sono contento di quello che sto facendo. Se non avessi avuto un riscontro positivo mi sarei fermato, ma i ragazzi hanno bisogno, devono sapere. So che quando non ci sarò ci saranno loro, e faranno in modo che questo non succeda mai più”.
“Tutto davanti a questi occhi” si inserisce all'interno di una serie di progetti che Sky ha dedicato alla Giornata della Memoria ai quali faranno seguito altre iniziative, che proseguiranno durante tutto l’anno, per ricordare e far ricordare nell’80° anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia.
1938, LO SPORT ITALIANO CONTRO GLI EBREI - Continua, in rotazione su tutti i canali, la programmazione della nuova produzione originale di Sky Sport, ideata da Matteo Marani e curata da Alessia Tarquinio: “1938: Lo sport italiano contro gli ebrei”, un documentario che fa luce su un risvolto dimenticato della discriminazione antisemita nel nostro Paese, quella subita da atleti, allenatori, dirigenti sportivi, professionisti ed amatori, dopo la promulgazione delle vergognose leggi razziali in Italia. Perché tutto questo sia noto anche alle nuove generazioni. Perché solo attraverso la consapevolezza del passato si può leggere il presente e costruire il futuro.
L’inchiesta storica di Sky Sport, alla base del format “Storie” curato da Marani, parte dal 18 settembre 1938, giorno in cui a Trieste Benito Mussolini, capo del Fascismo in Italia, pronunciava il discorso sulla razza, con parole che sancivano di fatto l’entrata in vigore delle leggi razziali nel nostro Paese. Il documentario va alla ricerca e alla scoperta di documenti mai analizzati prima e racconta le tragiche e poco note vicende che hanno scandito la storia dello sport italiano 80 anni fa. Tra i documenti che verranno mostrati, ce n’è uno particolarmente significativo, esclusivo, e ritrovato dallo storico Marcello Pezzetti. Attraverso il suo lavoro, possiamo aggiungere un capitolo fondamentale nella storia delle leggi razziali nello sport italiano: un registro del 1938 contenente alcune relazioni del CONI, dal quale mancano tre pagine, certamente strappate da chi aveva interesse, a guerra finita, a escludere il proprio coinvolgimento. Accadde per centinaia, migliaia di atti pubblici, distrutti o bruciati. Eppure qualcosa resta. Qualcosa di fortemente imbarazzante per il mondo dello sport. In quelle pagine si legge, tra l’altro:
“In ottemperanza alle direttive che la politica del Regime ha stabilito in ogni attività della Nazione, per la salvaguardia della purezza della razza, Il CONI ha provveduto alla esclusione di ogni elemento ebraico dai suoi quadri. Tale epurazione razziale è oggi completa”. “Il CONI attraverso la Federazione Medici degli Sportivi ha offerto la sua collaborazione all’Istituto di Bonifica Umana ed Ortogenesi della Razza di recente costituzione. Le modalità di tale collaborazione non sono state per ora precisate ma si impernieranno nel reciproco scambio”.
Intorno a testimonianze come questa si sviluppa il racconto, anche attraverso i contributi di scrittori e storici che si sono occupati delle vicende di quell’epoca, come Michele Sarfatti e Marcello Pezzetti, e un’intervista a Lello Efrati, nipote del pugile Leone Efrati, morto nel 1944 ad Auschwitz.
“L’idea di realizzare questo documentario – dice Federico Ferri, direttore di Sky Sport – è nata con Matteo Marani un anno fa, sul palco del teatro Dal Verme di Milano, durante un dibattito che faceva seguito alla proiezione, organizzata dalla Comunità ebraica, del racconto su Arpad Weisz realizzato per Sky da Federico Buffa e basato proprio sul libro di Matteo. Sky Sport si è impegnata ad andare oltre l’aspetto commemorativo, mantenendo viva la memoria attraverso la ricerca, l’inchiesta storica, in un mondo - quello dello sport - che pare avere rimosso la pagina drammatica delle leggi razziali. Siamo orgogliosi di questo lavoro che offriamo a tutti coloro che lo vogliano condividere, e auspichiamo che tale documento possa restare nel tempo e aprire nuove opportunità di conoscenza e di dibattito.
Tutta la programmazione dedicata alla ricorrenza sarà disponibile anche su Sky Go e su Sky On Demand.