Dopo il grande successo della prima stagione, Petra Delicato torna in azione PETRA - SECONDA STAGIONE arriva in esclusiva su Sky dal 21 settembre con quattro nuove storie targate Sky Original prodotte da Sky, Cattleya - parte di ITV Studios - e Bartlebyfilm in collaborazione con BETA FILM. Protagonista è ancora Paola Cortellesi, che presta il volto all’ispettore che ha conquistato il cuore del pubblico, insieme all’immancabile Andrea Pennacchi nel ruolo del vice ispettore Antonio Monte, diretti da Maria Sole Tognazzi che guida il set anche questa seconda stagione. Nel cast anche Manuela Mandracchia e Francesco Colella, rispettivamente nei ruoli di Beatrice e Marco, due nuovi personaggi che ruoteranno intorno alle vite di Petra e di Monte. Lo psicanalista Riccardo è interpretato da Sergio Romano.
Le quattro nuove storie, sempre ambientate a Genova, sono scritte da Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia e tratte dalle opere di Alicia Giménez-Bartlett, edite in Italia da Sellerio. Le sceneggiature sono scritte con la collaborazione di Paola Cortellesi. Petra debutterà il 21 settembre, in esclusiva ogni mercoledì alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand. A Genova le riprese si sono svolte con il supporto della Genova-Liguria Film Commission.
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SINOSSI - L’Ispettrice Petra Delicato è stabilmente in forze nel settore operativo della mobile di Genova e al suo fianco ha ancora il vice ispettore Antonio Monte. Il loro rapporto di reciproca stima e amicizia si è ormai consolidato, nonostante le differenze di età, genere, esperienza di vita e visione del mondo. Insieme sono una coppia investigativa senza precedenti e due compagni di bevute inarrivabili.
Sostenuti dalla stessa squadra di colleghi che il pubblico ha imparato a conoscere, Petra e Antonio si ritrovano ancora una volta ad affrontare una serie di crimini molto diversi fra loro: un omicidio all’interno di un comprensorio esclusivo, dove un gruppo di amici custodisce rancori e tradimenti dietro a un’apparente serenità; una catena di morti tra i senza fissa dimora, uomini e donne soli divenuti bersaglio di un mondo spietato; un duplice assassinio legato a un crimine del passato, che costringe i nostri a chiedersi dove sia il confine tra vittime e carnefici; il furto di una pistola - e non una pistola qualsiasi - che guida Petra e Antonio a scoprire il drammatico universo delle baby gang.
Superate le divergenze di carattere e di metodo che hanno caratterizzato la prima stagione, Petra e Antonio sono diventati l’uno l’incastro perfetto per l’altra, nella vita professionale quanto in quella privata. Si potrebbe pensare che non abbiano bisogno d’altro che di questo loro equilibrio perfetto per vivere felici. D’altronde l’amore è un sentimento sopravvalutato, diceva Petra con tale sicurezza da convincere anche il suo ben più tradizionalista viceispettore. Ma la vita riserva sempre delle sorprese. Soprattutto quando si è pronti a rimettersi in discussione e a dare ascolto a un ulteriore, inaspettato, desiderio di cambiamento. E così, questa seconda stagione richiede a Petra e Antonio non soltanto di risolvere indagini sempre più complesse, ma anche di aprirsi alla possibilità che dei nuovi incontri segnino l’inizio di una nuova, sorprendente, fase della loro vita.
I PERSONAGGI
- Petra Delicato (Paola Cortellesi)
Petra Delicato è un ispettore della squadra mobile di Genova. Dura e sensibile, rigida e anticonformista, decisa e fragile. Lavora stabilmente in coppia con il vice ispettore Antonio Monte, con il quale ha instaurato un rapporto di amicizia e stima che somiglia molto alla sua personale formula di felicità. Dopo due divorzi e scelte di vita imprevedibili, Petra è sempre decisa a salvaguardare la propria autonomia. Ma se nella prima stagione doveva ancora trovare la chiave per diventare vera protagonista della propria vita, in questa seconda stagione Petra è pronta a fare un ulteriore passo in avanti e a scoprire un nuovo, sorprendente, desiderio di cambiamento. - Antonio Monte (Andrea Pennacchi)
Antonio Monte è un uomo di mezza età, vedovo, con tanti anni di servizio alle spalle. È il vice ispettore della squadra mobile di Genova, che affianca Petra in tutte le indagini, e la loro complicità umana e professionale è ormai inossidabile. Con l’arrivo di Petra nella sua vita, Antonio ha dovuto rimettere in discussione il suo modo di essere e di vedere le cose. A tal punto che, in questa seconda stagione, lui stesso ha finito col convincersi che la solitudine e l’indipendenza siano la chiave per la felicità. Un incontro inaspettato, però, lo costringerà a rivalutare tutto e a scoprire che cambiare idea non significa rinnegare ciò che si è, ma entrare in una nuova fase della vita. - Beatrice (Manuela Mandracchia)
Beatrice è una donna di circa 50 anni, che ha ereditato dal padre un’importante clinica privata. Fa parte della buona società genovese, eppure è una donna profondamente anticonvenzionale, che non si lascia definire da etichette e perbenismi. Non si è mai sposata, un po’ per amore della sua indipendenza, un po’ perché ha sempre avuto la sensazione che gli uomini le si avvicinassero soprattutto per interesse. Quando Antonio Monte entra nella sua vita, Beatrice capisce subito che quell’uomo semplice, generoso, capace di passioni autentiche, è diverso da tutti gli altri. E nonostante abbiano caratteri molto diversi e abitudini agli antipodi, sarà pronta a mettersi in gioco. - Marco (Francesco Colella)
Marco è un architetto di circa 45 anni, separato, con quattro figli che ha cresciuto da solo. Un uomo che sa impegnarsi, uno di quelli che si buttano nella vita con autoironia e la giusta dose di incoscienza. Quando sua figlia diventa la testimone chiave di un caso dell’ispettore Delicato, Marco intuisce presto che, al di là delle apparenze, lui e Petra sono molto simili. Entrambi indifferenti alle convenzioni sociali, entrambi consapevoli di quello che sono, entrambi ironici e irriverenti. Marco è un uomo risolto, che non ha bisogno di una compagna per crescere i figli o per essere felice, ma sa riconoscere il valore di un incontro importante e prova a viverlo fino in fondo.
Sonia Rovai (Director Scripted Production Sky Italia):
«Sarcastica, diretta, spigolosa, ma anche moderna, generosa e appassionata. Petra Delicato è tante cose, è dura e dolce, a partire dal suo cognome che non a caso è un ossimoro. Dopo aver conquistato un enorme pubblico di lettori, la nostra versione TV dell'ispettore Delicato ha trovato un’accoglienza calorosissima, dimostrando quello di cui siamo stati certi sin da subito: un personaggio così fuori dall’ordinario aveva ancora tanto da raccontare. Così eccoci ai blocchi di partenza con la nuova stagione, con la quale crediamo di aver alzato ulteriormente la posta, felici che in questa sfida abbia creduto una grande artista come Paola Cortellesi, che ha accettato di mettersi nuovamente in gioco interpretando un personaggio complesso come Petra. Una donna anticonvenzionale e piena di contrasti, forte ma costantemente alle prese con le sue debolezze, fedele a se stessa ma pronta a mettersi in discussione. Con Paola siamo felicissimi di ritrovare anche Maria Sole Tognazzi, perfetta guida alla regia di questa storia, e uno straordinario Andrea Pennacchi, che ha già reso l’ispettore Monte un personaggio cult. Petra rappresenta la rigenerazione alla maniera di Sky di un genere classico come quello del noir, con una narrazione moderna e contemporanea, anche grazie al supporto di una grande squadra autoriale - in cui ritroviamo Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia - che è riuscita nella difficile missione di rendere assolutamente attuali le storie nate dalla penna da Alicia Giménez-Bartlett. A rendere possibile tutto questo, sotto l’insegna Sky Original, è stata ancora una volta la macchina produttiva della squadra formata da Sky, Cattleya e Bartlebyfilm in collaborazione con BETA, assieme a tutti i talentuosissimi professionisti che, davanti e dietro le quinte, hanno preso parte a questo progetto. Un prodotto che si inserisce perfettamente all’interno della variegata linea editoriale delle produzioni originali Sky, che sa essere pop nel senso più positivo del termine, perché capace di raggiungere, con storie innovative e curate, un pubblico ampio, che da subito si è legato a questo personaggio così moderno. Non vediamo l’ora che la nuova stagione debutti, accolta da questo grande affetto.»
Riccardo Tozzi (Presidente e CEO Cattleya):
«Si dice che la seconda stagione sia la più difficile e molto spesso è vero. La prima stagione di Petra è stato un successo che ci ha riempiti di soddisfazione. Il pubblico l’ha accolta con calore e curiosità, seguendo la nostra Petra puntata dopo puntata, affezionandosi alle sue contraddizioni e ai suoi spigoli tanto quanto alla sua ironia e ai suoi colpi di testa. Numeri alla mano, possiamo dire che è stata una scommessa vinta. Un incontro fortunato tra una stupenda attrice come Paola Cortellesi in una veste inusuale, un attore meraviglioso e ancora poco noto al grande pubblico come Andrea Pennacchi, una regista di grande sensibilità e visione, Maria Sole Tognazzi, che li ha guidati con chiarezza, e tutti gli altri talentuosissimi professionisti che hanno contribuito con la propria energia, versatilità e immaginazione alla creazione di un mondo televisivo del tutto nuovo, originale e familiare al tempo stesso. Avremmo avuto buone ragioni per spaventarci all’idea di affrontare una seconda stagione. Invece eravamo eccitati, non vedevamo l’ora di cominciare. Fin dai primi incontri con gli sceneggiatori Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia, il sentimento prevalente è stato il desiderio di fare ancora meglio, di alzare l’asticella del racconto, di scoprire quali nuovi risvolti di Petra Delicato e del suo sodalizio con Antonio Monte avremmo potuto raccontare al pubblico - a quel punto lo sapevamo - affezionato. Quindi siamo tornati a tuffarci nei libri di Alicia Giménez-Bartlett e lì, molto velocemente, abbiamo individuato la direttrice principale che ci avrebbe guidati nella realizzazione della nuova stagione. Petra Delicato è un personaggio che nasce seriale e dal quale, per definizione, ci si aspetta che cambi il meno possibile, come tanti altri eroi ed eroine della letteratura che l’hanno preceduta. Invece Petra è originale, anticonvenzionale, unica, anche in questo. Perché Petra cambia. E lo fa non per moda o per convenienza, ma per essere fedele a se stessa e alla sua personalissima ricerca della felicità. Ecco, quindi, che in questa seconda stagione lo sforzo di tutti noi è stato quello di accompagnare il cambiamento della nostra protagonista, dalla prima parola scritta all’ultima musica scelta, attraverso nuovi colori, nuovi luoghi, nuovi volti. Durante il viaggio abbiamo scoperto nuovi scorci di Genova, totalmente inattesi, sorprendenti e con una grandissima potenzialità cinematografica; nella scenografia e nei costumi abbiamo attinto a colori mai utilizzati in prima stagione, per raccontare anche visivamente la natura dei nuovi sentimenti e delle nuove sfide che innervano le nuove puntate; e abbiamo presentato alla ormai inossidabile coppia Petra e Antonio dei nuovi personaggi che, con fascino e intelligenza, hanno saputo conquistare uno spazio d’eccezione vicino a loro. Ora che siamo davanti alla prova del pubblico, quella sì la più difficile, non possiamo non domandarci come sarà accolta la nuova stagione e se questa pulsione verso il cambiamento sarà capita, amata, accolta. Ma ci piace pensare che Petra Delicato è un personaggio molto amato proprio perché ci rende impossibile adagiarci, stare seduti comodi nelle nostre certezze, abituarci. Petra è una destabilizzatrice, una produttrice inesauribile di messe in discussione, di domande, è un’esploratrice della vita a tutto tondo. E noi che la amiamo siamo tutti un po’ Antonio: non sempre la capiamo, ma sappiamo che averla incontrata ci ha cambiati e accettiamo di cambiare ancora insieme a lei.»
Maria Sole Tognazzi (Note di Regia):
«Ricordo perfettamente il momento in cui battemmo l’ultimo ciak della prima stagione di Petra... l'abbraccio con Paola e Andrea, l'applauso alla troupe ed un pensiero immediato: spero proprio di rincontrarvi presto tutti quanti. Mi allontanavo dai camion con quel ciak in mano e il desiderio inconfessabile (nonostante la stanchezza di quattro mesi di set) di ricominciare il prima possibile. Petra è uno di quei personaggi che non vorresti mai lasciar andare via e mi mancava, proprio come un’amica con la quale avevo dialogato e passato giornate piene di quesiti, di soluzioni, di domande. Fortunatamente per noi, il pubblico l’ha conosciuta poco dopo e ne è rimasto colpito tanto quanto me. È così che ci è stato chiesto di continuare le indagini con lei e di affrontare questa appassionante nuova stagione. Abbiamo raccontato in quattro episodi altri quattro libri di Alicia Giménez-Bartlett, riadattati per il piccolo schermo - come sempre egregiamente - da Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia. Abbiamo avuto l’occasione di incontrare insieme a loro dei nuovi personaggi. È stato bellissimo poter dirigere tre attori meravigliosi come Manuela Mandracchia, Sergio Romano e Francesco Colella. È anche attraverso di loro che questa seconda stagione ci ha permesso di esplorare una delle caratteristiche principali della personalità di Petra: la possibilità di cambiare vita, di cambiare idea, di cambiare strada. La possibilità di rendersi conto che siamo in continua evoluzione e sempre alla ricerca di qualcosa da scoprire. Ci troveremo di fronte a nuovi casi e ci troveremo di fronte a nuovi amori. E questo non accadrà solamente alla nostra eroina ma travolgerà anche il suo compagno insostituibile, Monte. Sono tornata a Genova con l’entusiasmo della prima volta, cercando con la macchina da presa di catturare l’anima di questa meravigliosa città. Quando si gira una seconda stagione (o perlomeno così è stato per me) si cerca di essere fedeli a quanto si è costruito precedentemente ma si ha anche un forte desiderio di portare delle novità e questo è quello che ho cercato di fare. Mantenere i luoghi iconici della serie e scoprirne di nuovi. Mantenere i personaggi a cui il pubblico si è affezionato e presentarne altri con la speranza che rimangano nel cuore. Mantenere uno stile e una personalità arricchendola di nuovi colori e nuovi percorsi. Ed ora che ho finito di montare l’ultimo episodio della seconda stagione sento nuovamente una forte mancanza e torna quel pensiero inconfessabile: spero di incontrarti presto Petra. Il prima possibile»
Giulia Calenda, Furio Andreotti, Ilaria Macchia (Sceneggiatura):
«Alla fine della prima stagione, Petra ammette di aver fatto entrare Antonio nella sua granitica solitudine. Una contraddizione, quindi. Ma noi lo sappiamo fin da subito quanto lei sia contraddittoria, fin dal nome. Petra Delicato. L’abbiamo vista rocciosa e decisa nella sua scelta di allontanarsi dal mondo, convinta che il miglior modo per costruire la sua libertà fosse lasciare le vecchie esistenze, entrare in polizia e chiudersi in un archivio. Ma la vita non accetta piani predeterminati ed è sempre pronta a sorprenderci. L’arrivo di Antonio è l’imprevisto benefico, che apre una piccola crepa nelle certezze di Petra. Una crepa che arriverà ad essere, durante la seconda stagione, una vera e propria spaccatura. Perché in fondo la vera vittoria non è chiudere fuori il mondo, ma farsi accettare per quello che si è. Anche se si è Petra. E lei è troppo intelligente per non capire che la strada percorsa fino qui è solo una scorciatoia. Ora inizia il lavoro duro: rimanere se stessi nel contatto con gli altri. In fondo Antonio non ha fatto esattamente questo con lei? Non l’ha accettata e accolta nonostante il suo carattere? Puntigliosa, combattiva, sboccata, soprattutto spiazzante, il suo vice non ha cercato di cambiarla, ha preso tutto il pacchetto, l’ha amata e accettata per quello che è. Durante le vacanze estive, Antonio ha incontrato Beatrice, una donna completamente diversa da lui, sia per cultura che per reddito e stato sociale e, sotto gli occhi di Petra, vive in prima persona la battaglia di formare una coppia senza farsi fagocitare e cercando di rimanere a tutti i costi se stesso. E soprattutto sempre al fianco di Petra. Durante la serie, tutti i coprotagonisti che ruotano intorno a Petra si connettono con il mondo, trovano amicizie, solidarietà, edificano relazioni. L’amore, nelle sue multiformi sfaccettature, fa capolino da ogni parte nella vita quotidiana di Petra. Anche sul lavoro, l’ispettore Delicato prende consapevolezza che il movente passionale è il motore principale degli omicidi più efferati. Petra, attaccata da ogni parte, si aggrappa alla sua solitudine con le unghie e con i denti. Durante un’indagine, però, incontra Riccardo, uno psichiatra che la aiuta sul caso della morte di un barbone. Petra inizia una relazione con quest’uomo che, sulla carta, sembra avere tutte le caratteristiche per essere perfetto: stessa età, colto, indipendente. Ma questa volta, la loro relazione prenderà una piega inaspettata. Un giro a vuoto che ci mostra una Petra diversa, il primo segnale che qualcosa in lei sta cambiando. E ne avremo le prove quando incontrerà Marco, il padre di una bambina coinvolta in uno dei casi più sconvolgenti che Petra abbia mai affrontato. Marco è un architetto separato, un uomo per bene, padre di famiglia, che si porta dietro l’idea che la ricerca della felicità debba essere continua ma non spasmodica. È equilibrato, tenace, rigoroso. È un uomo normale e oggi a Petra questo sembra essere un pregio. Una volta chiuso il caso però, per vedersi bisogna scegliere di farlo, riconoscere di averne il bisogno. Petra sarà pronta a farlo? L’amore è un sentimento inevitabile: proprio quando credi di essere al riparo da ogni contagio, ecco che ti sei beccata un’altra volta il virus letale. È una condanna che non finirà mai. Come nella prima stagione, anche questa volta l’esigenza di attualizzare l’indagine, adattandola a tecniche investigative dei nostri giorni, ha rappresentato una prova di scrittura. Ma nel caso di Carnevale Diabolico, la vera sfida è stata inventare un caso da zero, prendendo spunto da un racconto della Bartlett la cui immagine iniziale ci aveva affascinato: un uomo vestito da diavolo seduto riverso sullo scalino di una casa. A Genova in quei giorni si festeggia il carnevale e quell’uomo è stato ucciso proprio durante una parata nei vicoli. A tutti è sembrato un ubriaco finito per addormentarsi su quei gradini, ma in realtà è morto dissanguato. Chi odiava il Diavolo? Ma soprattutto chi è il Diavolo? Partendo da questa immagine abbiamo deciso di inventare un caso nuovo, su un tema a noi caro e particolarmente attuale che, in un’opera scritta dieci anni fa, non era naturalmente presente.»
Laura Muccino e Sara Casini (Casting)
«Il lavoro di casting che abbiamo fatto per le due stagioni di Petra si è concentrato su una ricerca di attori in generale del Nord, ed in particolare di Genova. Il territorio Ligure/Piemontese è ricco di realtà teatrali solide e di tradizione, come il Teatro Stabile di Genova e il Teatro Stabile di Torino. Teatri con relative accademie, che hanno formato molti attori e attrici di talento. Maria Sole Tognazzi desiderava, quanto più possibile, selezionare attori ed attrici di Genova, soprattutto per i ruoli secondari che ci proiettano immediatamente nell’atmosfera di una città portuale e per questo con un forte carattere. Questa seconda stagione ha visto l’ingresso di tre ruoli principali importanti, Beatrice, Riccardo e Marco. Per Beatrice, nuovo amore del nostro vice ispettore Antonio Monte, avevamo bisogno di una bravissima attrice, che sapesse calibrare una certa ironia con uno sguardo anticonvenzionale e sereno sull’amore e sul rapporto di coppia, che fosse in grado di smontare le paure legate all’appartenenza a una diversa classe sociale di Antonio. Manuela Mandracchia, che la impersona, è una meravigliosa interprete con un’importante carriera teatrale alle spalle, che ha saputo raccontare il personaggio di Beatrice con grazia, raffinatezza e ironia. Il ruolo di Riccardo, psicanalista che ha una relazione con Petra, è stato interpretato da Sergio Romano, attore di straordinario talento e versatilità, originario di Brescia. Un’attrazione basata principalmente su una “sfida fra intelletti” aveva bisogno di un attore profondo e intelligente, che brillasse di un fascino sottile e cerebrale. Infine, il ruolo di Marco, nuovo amore di Petra, così diverso da tutti i precedenti, che con la sua dolcezza e semplicità riesce davvero a “disarmare” Petra, è stato interpretato da Francesco Colella. Anche lui ha alle spalle una solida formazione e carriera teatrale e negli ultimi anni ha interpretato tanti ruoli diversi e interessanti, anche per il cinema e la tv.»
Michele Ottaggio (Location):
«La seconda stagione di Petra, già dai primi soggetti, dichiarava in maniera forte di voler spingere verso il noir. Gli intrecci si fanno più cupi e le indagini affrontano tematiche sempre più drammatiche. Parallelamente le storie dei due protagonisti si arricchiscono dal punto di vista emotivo e sentimentale. Nella prima stagione si era voluto raccontare Genova come fosse un personaggio della serie. La città veniva presentata insieme ai personaggi, che pian piano raccontavano cose di loro e delle loro vite passate. Le ambientazioni della seconda stagione dovevano necessariamente raccontare qualcosa di nuovo rispetto alla prima, pur mantenendo alcuni ambienti invariati. Il ritrovo di Petra e Antonio e il ristorante di Lorenzo sono luoghi dove i due personaggi “approdano”, dopo essere stati spazzati in lungo e in largo dalle indagini, come su una barca in tempesta. La ricerca, aiutata dalla scrittura, si è quindi incentrata sui luoghi delle indagini, quelli relativi ai crimini, dove si consumano i momenti drammatici, i fatti violenti, o si assiste alla deriva delle vittime. Ma parallelamente vi sono anche luoghi di fuga, sospensione, dove Petra e Antonio cercano rifugio da ciò che devono affrontare durante le loro indagini. Ambienti inusuali come un osservatorio astronomico, un teatrino per bambini, un club nautico concedono una tregua ai nostri investigatori, un momento di respiro, o un incontro inaspettato. E così abbiamo potuto raccontare una Genova ancora nuova e diversa dalla prima stagione. I parchi di Nervi e il museo di Arte Moderna diventano una “vacanza” perfetta per Petra. I caruggi vestiti a festa per il carnevale mostrano un centro storico meno cupo che nelle puntate precedenti, mentre al contrario una casa sul mare nasconde un terribile segreto. E alla fine, in una città stretta tra mare e montagne, dove ogni casa si affaccia sull’altra, è impossibile continuare a fuggire. Scontrandosi e incontrandosi si è costretti a cambiare, così come sta succedendo a Petra e Antonio.»