Sky continua a innovare l'offerta di intrattenimento, aggiungendo sempre nuovi show accanto ai grandi successi consolidati. Tra i programmi che hanno fatto la storia di Sky, come MasterChef, X Factor e Pechino Express, si aggiunge un nuovo entusiasmante formato, Money Road, che debutterà a fine maggio su Sky Uno, in sei puntate. Il programma, condotto da Fabio Caressa, si presenta come uno strategy game e un esperimento sociale, con un gruppo di 12 partecipanti che dovranno resistere a numerose tentazioni per mantenere intatto un bottino da dividere alla fine del percorso. Il programma, le cui riprese sono in corso in una remota isola della Malesia, sarà trasmesso anche su Tv8, contribuendo ad arricchire il palinsesto estivo di Sky, che offrirà intrattenimento senza sosta, con X Factor in autunno, MasterChef in inverno, Pechino Express in primavera, e Money Road d’estate.
A Tv8, si sta sviluppando anche un nuovo programma di access prime time, Foodish, con Joe Bastianich, e c’è in programma anche un nuovo show comico che andrà sia su Sky Uno che su Tv8. Inoltre, dopo la fine di 100% Italia, Nicola Savino continuerà la sua collaborazione con Tv8, condurrà la Champions night dopo le partite della Champions League, e si prepara per un nuovo show previsto per l'autunno. Per quanto riguarda la serialità, Sky Italia ha annunciato il ritorno di Call my agent con una terza stagione prevista per l’autunno e la seconda stagione di Hanno ucciso l’Uomo Ragno-La leggendaria storia degli 883, che verrà distribuita nel 2026. Per M - Il figlio del secolo, si sta ancora riflettendo su una possibile seconda stagione.
Sky Italia ha incrementato notevolmente i suoi investimenti in produzioni originali, arrivando a 286 milioni di euro nel 2024, con una crescita del 40% negli ultimi cinque anni. Questo aumento è una testimonianza della volontà di Sky di continuare a rimanere rilevante nel panorama dell’intrattenimento, puntando su format internazionali di successo che vengono adattati con l’impronta unica dello "Sky touch". La strategia editoriale si concentra su meno produzioni, ma di grande qualità produttiva, scegliendo progetti di forte impatto culturale come M e la storia degli 883.
Antonella d'Errico, executive vice president content di Sky Italia, ha sottolineato nell'intervista a Claudio Plazzotta su Italia Oggi, come l’attenzione si sia concentrata su format iconici e su programmi con un forte legame con la cultura italiana, come nel caso delle serie che raccontano storie come quella degli 883 o di Un’estate fa, ambientata negli anni '90. Inoltre, Sky sta lavorando sul rinnovamento continuo dei format più consolidati, come X Factor, che ha visto un cambio di conduzione e di giuria, un’operazione che ha contribuito a restituire al programma quella "coolness" che sembrava aver perso. Sky ha confermato che X Factor continuerà fino al 2028, e d’Errico ha spiegato che il segreto del suo successo risiede nel continuo lavoro di rinnovamento e nella capacità di aggiornare i format senza mai snaturarli. La presenza sui social, soprattutto su Instagram e TikTok, ha anche contribuito al ritorno in auge di X Factor, influenzando il voto del pubblico e creando un engagement che non si limita alla televisione tradizionale.
Tra le produzioni di maggiore successo, la serie sugli 883 ha conquistato il pubblico con una media di 2,3 milioni di telespettatori, mentre M ha ottenuto 1,3 milioni, dimostrando l’appeal di queste storie intrinsecamente legate alla cultura italiana. Inoltre, Tv8 sta facendo registrare ottimi risultati, diventando la sesta rete nazionale per il target 15-54 anni e quinta nel target femminile. Con l’imminente decimo anniversario della rete, sono previste nuove e interessanti novità, come l’arrivo di nuovi programmi e il consolidamento di quelli già esistenti, come il programma della Gialappa’s, che va in onda in simulcast su Sky Uno e Tv8.
Gli investimenti in produzioni originali di Sky Italia sono aumentati del 40% negli ultimi cinque anni, raggiungendo nel 2024 i 286 milioni di euro. Qual è il segreto dietro questo successo?
«Un focus forte sugli show di intrattenimento più iconici, per i quali c’è un’attenzione continua al rinnovamento del format. Questo perché nella serialità puntiamo su vere e proprie grandi property intellettuali, che abbiano una forte risonanza sul pubblico, prendendo spunto da un libro di successo come M, o a una storia transgenerazionale come quella degli 883, in modo da ancorarsi a qualcosa di rilevante nella cultura italiana. Pensiamo anche a una serie come Un’estate fa, con gli anni 90, le musiche dell’epoca, un racconto alla Sapore di mare. E, ancora, a Call my agent, che sta contribuendo a creare uno star system del cinema italiano».
Partiamo da Caressa che avete spedito in Malesia…
«Nell’intrattenimento, come detto, abbiamo i tre pilastri Masterchef, X Factor e Pechino Express, e poi 4 Ristoranti, 4 Hotel, 4 Matrimoni. A fine maggio arriva Money Road, un vero e proprio esperimento sociale. Il conduttore è Caressa, si parte con un gruppo di 12 persone, con un bottino importante di alcune centinaia di migliaia di euro. L’obiettivo è mantenere questo bottino per spartirselo, alla fine del gioco, tra tutti. Ma durante il percorso ci saranno molte tentazioni, e qualcuno cederà. Sarà trasmesso prima su Sky Uno, e anche su Tv8. In questo modo l’intrattenimento originale di Sky non si spegne mai: autunno con X Factor, inverno con Masterchef, primavera con Pechino Express ed estate con Money Road. C’è sempre qualche show da vedere».
E poi ci sono i 10 anni di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
«Beh, se Masterchef ha portato i ragazzini a sognare di girare il mondo diventando chef, possiamo dire che 4 Ristoranti ha rilanciato la cucina locale, stimolando le persone ad andare nei ristoranti di provincia. È diventato una sorta di guida gastronomica, con oltre 1000 locali visitati in questi anni. E penso che con i nostri programmi abbiamo dato un forte impulso all’industria del food e dell’ospitalità».
Pure X Factor, che pareva un po’ in crisi, è tornato a essere cool con l’ultima edizione…
«Quando hai un format forte, non devi arrenderti alle prime difficoltà. In generale, non serve lanciare di continuo nuovi programmi per dare l’idea di novità. Bisogna invece lavorare tanto, per adeguarli e aggiornarli. Si tratta di rinnovare, ripensare. I format non vanno mai sottovalutati, e non a caso abbiamo rinnovato i contratti fino al 2028 per tutti i nostri show identitari. Perché i personaggi, prima o poi, li trovi. Ma è il format che conta tantissimo. A X Factor, per esempio, abbiamo cambiato la conduzione, rinnovato la giuria, e spostato la finale a Napoli…».
Alessandro Cattelan, conduttore di dieci edizioni di X Factor su Sky, ha dichiarato nel suo podcast che «a X Factor alcuni concorrenti avevano più materiale, e per pura casualità erano quelli che arrivavano più in fondo». Come risponde?
«X Factor è un prodotto vero nella sua totalità. I voti arrivano dal pubblico. Abbiamo un numero fisso di clip dedicate ai talent, numero che peraltro è diminuito rispetto ai tempi in cui conduceva Cattelan. X Factor, tuttavia, non è più solo un prodotto tv, vive sui social, su Instagram, su TikTok, non solo coi contenuti sviluppati dalle property di Sky, ma pure dalle persone che seguono il programma. È un oceano che non puoi fermare con le mani, il mondo dei social va per conto suo e influenza il voto. Negli ultimi quattro anni, in cui Cattelan non c’è più, Instagram e soprattutto TikTok sono diventati più rilevanti. Lo scenario è molto cambiato.»
Come riuscite a tenere segreto il vincitore di Masterchef, talent culinario che viene girato in primavera....
«Quelli di Endemol sono bravissimi a mantenere il segreto, non so che clausole inseriscano nei contratti dei concorrenti, ma è vero, non esce una parola. Masterchef viene girato in primavera, poi c’è un lavoro certosino di montaggio, perché il girato è davvero tantissimo. Peraltro, nelle ultime edizioni di Masterchef abbiamo investito di più che nelle precedenti, anche se ci sono meno esterne. Abbiamo modificato un po’ la liturgia del primo e secondo episodio, privilegiando, invece, le ospitate di chef stellati stranieri. E facendo esterne solo in luoghi davvero particolari».
Nella serialità c’è stato un boom di 883 - Hanno Ucciso l'Uomo Ragno ed M. - Il Figlio del Secolo. Come sono andati gli ascolti?
«Considerando la top 3 degli ultimi cinque anni abbiamo al primo posto 883, al secondo Gomorra 5, e al terzo M. Nella classifica degli ascolti sui 28 giorni + on demand, in base a elaborazioni interne, le puntate della serie sugli 883 hanno raggiunto una media di 2,3 milioni di telespettatori, quelle di M di 1,3 milioni».
La serie A casa tutti bene, di Gabriele Muccino, avrà una terza stagione?
«Al momento non l’abbiamo prevista. D’altronde ci sono tanti progetti nuovi e molto belli. E se ci dovessimo concentrare sempre sulle ulteriori stagioni di cose già fatte, poi sarebbe difficile rinnovarsi, ci precluderemmo la possibilità di trovare nuove property, tenuto conto che i budget non sono illimitati».
Veniamo a Tv8, che è davanti a Nove nelle 24 ore e che ha un palinsesto in evoluzione…
«Il 1° agosto il canale compirà 10 anni ed è sempre più rilevante nella nostra strategia. Il programma di punta è quello della Gialappa’s, che va in simulcast su Tv8 e Sky Uno, con 1-1,5 milioni di telespettatori. Poi ci sono le seconde finestre degli show di Sky, il calcio, i motori, e arriverà pure un nuovo show comico, che andrà sia su Tv8, sia su Sky. La nostra strategia editoriale in access prime time è cambiata: non facciamo più quiz, ed è per questo che è stato interrotto 100% Italia di Savino. Cerchiamo di offrire qualcosa di alternativo rispetto a cose che già ci sono da altre parti. Al momento c’è in palinsesto Celebrity chef, e poi svilupperemo un nuovo access, Foodish, con Joe Bastianich. Con Savino lavoriamo a uno show nuovo che potrebbe arrivare in autunno inoltrato. Tv8 al momento è ottava rete nazionale, sesta sul target 15-54 anni e quinta sul target femminile 15-54 anni».