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Se le visite di cortesia di Murdoch si fanno frequenti...

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Fonte: ilvelino.it

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Sky Italia
  giovedì, 28 giugno 2007
Blitz romano per Rupert Murdoch. Colazione con il presidente del Consiglio, Romano Prodi; un aperitivo con Pier Ferdinando Casini (i due si erano promessi un saluto di cortesia dai tempi in cui il leader dell’Udc era presidente della Camera ma bisogna anche tener conto che le opposizioni di centrodestra sono due…); poi un pranzo con il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni; e infine volo per Milano dove stasera incontrerà la corporate di Sky Italia. Domani, per chiudere in bellezza, pranzo ad Arcore con Silvio Berlusconi, per poi ripartire alla volta di New York.
 
Si fanno dunque frequenti le visite dello “Squalo” nelle nostre acque. Anche ad ottobre del 2005 – quando la campagna elettorale stava entrando nel vivo – Murdoch spiazzò tutti e piombò a Roma per le “consultazioni” di Palazzo: due chiacchiere con Prodi, Fassino, Rutelli (accompagnato da Gentiloni); e poi una rifinitura a Palazzo Grazioli da Gianni Letta e dall’allora premier Berlusconi. E il 21 giugno 2006, quando la lunga partita elettorale italiana si era finalmente giocata, il magnate australiano tornò in Italia per incontrare il Professore e il Cavaliere. Perché queste visite improvvise e frequenti? Sembra che Murdoch – ben consigliato da Tom Mockridge e Tullio Camiglieri - abbia capito che il nostro è un mare da monitorare continuamente, dove gli affari si fanno meglio a quattr’occhi che in video conferenza, dove i pesci sono un po’ provinciali e le correnti cambiano spesso le regole del gioco.
 
Un mare dove il figlio dell’“amico” Silvio gli fa concorrenza – o almeno ci prova - con le tesserine Premium, e il Professore ha in agenda una nuova (e ancora poco chiara) rivoluzione del settore. Dove il mercato ha ancora poca voce in capitolo, i paletti antitrust andrebbero rivisti, i panieri si annunciano più magri, le scadenze per gli switch off slittano, e il ritorno alla contrattazione collettiva dei diritti tv è ormai una certezza. Ma soprattutto un mare in cui Sky Italia – cento per cento News Corporation e ora asset vero e proprio del gruppo – comincia a lasciare la scia. Certo, Gentiloni promette “neutralità tecnologica” e proprio oggi l’Europa gliene ha dato atto. Ma quando in gioco ci sono tutti quei soldi, una gita a Roma (e a Milano) è sempre meglio farla. Una gita veloce, però, perché gli squali sono sempre alla ricerca di cibo.
 
Gianluca Vacchio
per "ilvelino.it"

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