Cairo Communication e Sky Italia potrebbero deporre l'ascia di guerra e trovare un accordo transattivo che consentirebbe alla concessionaria di pubblicità di incassare una cifra di 40-50 milioni.
Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza in ambienti finanziari e riportato oggi dallo stesso quotidiano, in questo modo si potrebbe chiudere definitivamente la querelle, legata al contratto di raccolta pubblicitaria che la Cairo aveva con Telepiù e che dopo la fusione di quest'ultima con Stream (che ha dato vita a Sky) è stato rescisso, che dura da anni e che ha portato a un lodo arbitrale ancora in corso di definizione.
La Cairo C., che nell'arbitrato ha chiesto "la condanna di Telepiù al risarcimento di ingentissimi danni per lucro cessante, danno emergente e danno alla reputazione commerciale", potrebbe decidere di accettare la somma (40-50 milioni) non particolarmente onerosa per i conti di Sky pur di chiudere il contenzioso, invece di attendere il giudizio del presidente del collegio, il professore e avvocato Raffaele Nobili, e dire addio alla richiesta monstre di risarcimento danni di alcune centinaia di milioni.