A Novantesimo Minuto ricordano più volte che sta per scoccare il quarantesimo anniversario del programma (come passa il tempo). Per una sfortunata coincidenza astrale, la puntata di ieri non poteva avere la cronaca calda delle partite di Inter, Milan, Juventus, Roma, Napoli e altre: nessuna di loro aveva giocato nel pomeriggio. Quello che si dice un anniversario piuttosto malinconico.
Fernando Alonso adesso è davvero forte, intelligente e anche bello ed espressivo: al Tg1 Ettore Giovannelli sancisce: «La fatica e la felicità sono dipinte, scolpite sul suo volto».
Massimo Mauro ribadisce prima di Juve-Cagliari la sua convinzione assoluta: «Krasic non vede mai la porta». Nell'intervallo Ilaria D'Amico e Costacurta lo sfottono in maniera sanguinosa. Lui: «Vedremo a fine stagione quanti gol avrà fatto».
In settimana, puntata di Porta a Porta sulle Olimpiadi di Roma. Vespa ormai in totale sfacelo ormonale senile - il più difficile da debellare - la butta continuamente sull'argomento: e se Livio Berruti ha fatto cose con Wilma Rudolph, e se il sesso fa bene prima, dopo o durante le gare (Petrucci abbozzava, con l'aria di volersi andare a confessare subito dopo). Già che c'era ospite la Lollobrigida, domande insistite su cosa successe quella volta con Cary Grant in albergo. Ma che modello irraggiungibile vuole raggiungere, Vespa?
«A Giulietta ce piaceva 'o babbà» (Striscione a Napoli-Chievo che ne attualizza uno famoso di molti anni fa). Caressa: «Totti si accomoda tranquillamente in panchina. Anzi no se ne va negli spogliatoi». Bergomi: «Anche perché la panchina è dalla parte opposta» (Sky). «Ranieri fa riferimento alla famosa cena della piadina tra Lippi e i dirigenti della Juve. Ma se ben ricordo non era una piadina, ma una focaccia al formaggio» (Matteo Dotto, Controcampo, Rete4).
«C'è qualche tafferuglio, vedo che portano via qualche telespettatore» (Aldo Biscardi). «Varriale, tu in famiglia sei macho o micio?» (Simona Ventura) . Biscardi: «La moviola in campo non la vogliono, non la vuole la casta». Simona Ventura: «Noi la sfondiamo la casta». (Quelli che il calcio. Povera casta, che ci teneva tanto).
Antonio Dipollina
per "La Repubblica"