Sarà un amico "speciale" di "Sfide", Giovanni Floris, ad introdurre la prima puntata della dodicesima edizione di questo programma ormai storico della Rai, che lunedi' 23 maggio debuttera', alle 23.10 su Rai3, con il ritratto di un uomo che ha fatto grande il nostro sport e il nostro Paese ed ha brillato non solo per capacità ed impegno, ma anche per compostezza e riserbo.
Il 21 dicembre 2010 tutto il calcio italiano si e' fermato per un ultimo saluto ad Enzo Bearzot, l'allenatore dal volto umano che ha regalato agli italiani le più indimenticabili istantanee di felicità: l'urlo di Tardelli, l'estasi di Paolo Rossi, l'emozione di Sandro Pertini, i suoi giocatori che lo portano in trionfo sulle spalle, un'intera Nazione in festa. Ma i suoi insegnamenti hanno trasmesso a tutti gli italiani, non solo agli appassionati, l'amore per il calcio, perche' il Vecio sapeva mettere davanti l'uomo prima del calciatore, il gruppo prima del singolo, il rispetto prima di qualunque vittoria. Quasi 30 anni dopo, i suoi ragazzi sono ancora tutti lì, per l'addio al loro mister.
Commossi portano la bara e sollevano Bearzot verso il cielo. E con altrettanta commozione e amore hanno fatto a "Sfide" il racconto del loro rapporto con Bearzot: Bruno Conti, Beppe Bergomi, Ciccio Graziani, Roberto Bettega, Marco Tardelli, Antonio Cabrini, Claudio Gentile e l'amico fraterno e biografo Gigi Garanzini. Grazie a queste testimonianze e a tante immagini dimenticate, "Sfide" racconta tutta la carriera e la vita di Enzo Bearzot.