«Finale Tim Cup uno spot per il calcio italiano? Direi di si, è stata una serata che ha restituito il calcio alla sua dimensione migliore, 70mila spettatori che hanno seguito l'evento con grande partecipazione, civilta' e rispetto reciproco tra le tifoserie. I circa 200 i paesi collegati ci danno una finestra importante a livello mondiale, oltre allo straordinario ascolto televisivo in Italia. Credo sia stata una serata importante, è la dimostrazione che con lo spirito giusto il calcio italiano puo' fare grandi cose, suscitare grandi passioni e mobilitare un seguito importante con un contenuto di tutto rispetto, perché le due squadre hanno giocato con grande intensita'. La gara è stata decisa ai supplementari e molto contesa fino in fondo».
Sono le parole del presidente della Lega Calcio di Serie A, Maurizio Beretta, a 'La Politica nel pallone - su Gr Parlamento, sulla finale di Tim Cup giocata sabato all'Olimpico e vinta dalla Juventus sul Milan. Il presidente della Lega di Serie A ha parlato anche di diritti tv e della Legge Melandri.
«Credo che la legge Melandri nasca da una intuizione giusta, la vendita collettiva produce di piu' del valore delle vendite individuali, ma in alcuni aspetti credo sia certamente e largamente migliorabile. Il modello organizzativo che prevede è molto complesso per quanto riguarda le ripartizioni e i criteri. Dentro una idea vincente e positiva le modifiche e le implementazioni possono essere affrontate».
Beretta è positivo sugli introiti dei futuri diritti tv.
«Bisogna sempre stare concentrati sul pezzo. Questo vuol dire non dare niente per scontato dal punto di vista dei calendari, delle finestre, bisogna lavorare nel modo piu' collaborativo possibile dal punto di vista della sostanza. Io credo che il calcio italiano continui a dimostrare, nonostante i problemi che affronta come tutti e che non è ipotizzabile che non risenta di difficolta' economiche generali, che la proposta di contenuto è di grande valore e grande appeal. Il successo della Coppa Italia, unica competizione che va free è un grande traino di investimenti pubblicitari. Le pay tv stanno facendo uno straordinario lavoro per mantenere e magari aumentare gli abbonati. I risultati sono migliori di come il calcio italiano viene dipinto. La base, il prodotto, il brand, sono di grandissimo valore come dimostrano le attenzioni di importanti investitori stranieri».