Macalli: 'Serie C meglio di A e B per mutualit diritti tv'
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: ASCA
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Aver escluso la Serie C dalla Coppa Italia ''è grave errore'' che le squadre di A e B ''pagheranno, visto che non riescono a vendere neanche il prodotto televisivo''. E' il duro attacco che il presidente della Serie C, Mario Macalli, rivolge alla Lega Nazionale Professionisti.
Secondo Macalli, presente oggi ai sorteggi dei calendari della stagione 2007/08, via Rossellini perdera' sopratutto in termini di diritti tv: ''L'anno scorso in Coppa Italia solo la Serie C ha fruttato parecchi milioni di euro. E quest'anno c'è stata un'impennata: ancora non è iniziato il campionato e già abbiamo firmato una decina di contratti con varie televisioni, soprattutto per quanto riguarda le squadre che giocheranno in trasferta. Le offerte - aggiunge Macalli - sono pervenute sia dalla Rai che dalle Tv private. E noi non abbiamo bisogno di una legge che ci indichi come vendere i diritti delle partite di calcio: è la lega di serie C che ha sempre deciso, per di più attraverso un sistema mutualistico''.
Macalli spiega come vengono ripartiti i proventi: ''Per quanto riguarda Sky, il 50% va alla squadra che ha prodotto i diritti, il resto alle altre 17 società. Con la Rai, invece, la distribuzione è paritetica: 50% alla C1 e 50% alla C2. Se invece viene venduta la differita della partita, l'incasso va tutto alla squadra che ha prodotto i diritti''. Il presidente della Lega di C, però, auspica che in futuro ci sia una ''apertura'' alla Coppa Italia Maggiore per la serie C.
Secondo Macalli, presente oggi ai sorteggi dei calendari della stagione 2007/08, via Rossellini perdera' sopratutto in termini di diritti tv: ''L'anno scorso in Coppa Italia solo la Serie C ha fruttato parecchi milioni di euro. E quest'anno c'è stata un'impennata: ancora non è iniziato il campionato e già abbiamo firmato una decina di contratti con varie televisioni, soprattutto per quanto riguarda le squadre che giocheranno in trasferta. Le offerte - aggiunge Macalli - sono pervenute sia dalla Rai che dalle Tv private. E noi non abbiamo bisogno di una legge che ci indichi come vendere i diritti delle partite di calcio: è la lega di serie C che ha sempre deciso, per di più attraverso un sistema mutualistico''.
Macalli spiega come vengono ripartiti i proventi: ''Per quanto riguarda Sky, il 50% va alla squadra che ha prodotto i diritti, il resto alle altre 17 società. Con la Rai, invece, la distribuzione è paritetica: 50% alla C1 e 50% alla C2. Se invece viene venduta la differita della partita, l'incasso va tutto alla squadra che ha prodotto i diritti''. Il presidente della Lega di C, però, auspica che in futuro ci sia una ''apertura'' alla Coppa Italia Maggiore per la serie C.
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