Notturne, braccio di ferro continuo: a rischio Roma-Inter e Toro-Juve
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: La Gazzetta dello Sport
S
Sport
Nervi sempre più tesi tra Lega e tv sul tema di anticipi e posticipi. Ora per la sesta giornata diventano a rischio le golose notturne di Roma-Inter e Torino-Juve. Il tutto s'incastona nella sinora infruttuosa trattativa per il nuovo contratto tv della B. E il presidente Matarrese si trova tra mille fuochi in vista dell'assemblea cadetta di giovedì a Roma. La scorsa settimana i consiglieri di A hanno chiesto d'ammorbidire i rapporti con Sky, usando una mano pesante nel gestire anticipi e posticipi dopo il declassamento di Roma-Juve al pomeriggio a favore di Samp-Genoa per la quarta.
IL SESTO TURNO - Ma da via Rosellini arrivano segni di fibrillazione. Non sono state comunicate le decisioni per la sesta giornata (la quinta, mercoledì 26, sarà tutta in notturna). E secondo indiscrezioni attendibili è in discussione la qualità delle notturne di quel turno. Ad esempio Roma-Inter che sarà anticipata al 29 per gli impegni di Champions potrebbe giocarsi alle 18, lasciando la soirée a una gara meno titolata. E per domenica 30 non è scontato che Juve-Torino si giochi alle 20.30. La vetrina potrebbe toccare ad un altro derby, Livorno-Fiorentina. E sarebbe un altro grande smacco per le tv.
NAPOLI VIA INTERNET - L'esperimento di Aurelio De Laurentiis è riuscito: ha visto Napoli-Samp via internet da Los Angeles. Il presidente azzurro ha così aperto un fronte rivoluzionario, visto che vuol far vedere le gare interne del Napoli attraverso il sito del club. La questione dei diritti esteri s'incastona nel già complesso mondo della vendita dei diritti tv. Ecco, dunque, antefatti e prospettive di questa vicenda in cui il Napoli sfida i colossi Sky, Mediaset e Telecom. Nei mesi scorsi il club partenopeo aveva ricevuto un'offerta di circa 4 milioni di euro. Non l'aveva accettata, facendo leva sui suoi 6 milioni di tifosi, di cui molti proprio all'estero. Per intendersi Inter, Juve e Milan hanno venduto i loro diritti fuori Italia per 10 milioni. Tuttavia la maggior parte dei napoletani risiede in America: una fetta che tocca il 5% del mercato, valutato 70 milioni. De Laurentiis è l'unico presidente di A a non aver ceduto i diritti. Perciò è liberare di vendere all'estero, ma deve stare attento al cosiddetto geo-blocking, cioè il sistema che blocca gli accessi sul territorio nazionale. E le tv ovviamente vigileranno, soprattutto chi opera sull'iptv: cioè Mediaset, Fastweb e Telecom.
DIRITTI ESTERI - Ieri Riccardo Silva, titolare della MP&S, ha inviato una lettera alla Lega e ai club per sollecitare una programmazione più tempestiva di anticipi e posticipi. La Lega ha comunicato il calendario esatto delle gare solo sino alla prossima giornata. Ma Silva lamenta i danni verso i clienti esteri interessati al prodotto A. E fa notare la ricaduta negativa su tutto il calcio italiano.
IL SESTO TURNO - Ma da via Rosellini arrivano segni di fibrillazione. Non sono state comunicate le decisioni per la sesta giornata (la quinta, mercoledì 26, sarà tutta in notturna). E secondo indiscrezioni attendibili è in discussione la qualità delle notturne di quel turno. Ad esempio Roma-Inter che sarà anticipata al 29 per gli impegni di Champions potrebbe giocarsi alle 18, lasciando la soirée a una gara meno titolata. E per domenica 30 non è scontato che Juve-Torino si giochi alle 20.30. La vetrina potrebbe toccare ad un altro derby, Livorno-Fiorentina. E sarebbe un altro grande smacco per le tv.
NAPOLI VIA INTERNET - L'esperimento di Aurelio De Laurentiis è riuscito: ha visto Napoli-Samp via internet da Los Angeles. Il presidente azzurro ha così aperto un fronte rivoluzionario, visto che vuol far vedere le gare interne del Napoli attraverso il sito del club. La questione dei diritti esteri s'incastona nel già complesso mondo della vendita dei diritti tv. Ecco, dunque, antefatti e prospettive di questa vicenda in cui il Napoli sfida i colossi Sky, Mediaset e Telecom. Nei mesi scorsi il club partenopeo aveva ricevuto un'offerta di circa 4 milioni di euro. Non l'aveva accettata, facendo leva sui suoi 6 milioni di tifosi, di cui molti proprio all'estero. Per intendersi Inter, Juve e Milan hanno venduto i loro diritti fuori Italia per 10 milioni. Tuttavia la maggior parte dei napoletani risiede in America: una fetta che tocca il 5% del mercato, valutato 70 milioni. De Laurentiis è l'unico presidente di A a non aver ceduto i diritti. Perciò è liberare di vendere all'estero, ma deve stare attento al cosiddetto geo-blocking, cioè il sistema che blocca gli accessi sul territorio nazionale. E le tv ovviamente vigileranno, soprattutto chi opera sull'iptv: cioè Mediaset, Fastweb e Telecom.
DIRITTI ESTERI - Ieri Riccardo Silva, titolare della MP&S, ha inviato una lettera alla Lega e ai club per sollecitare una programmazione più tempestiva di anticipi e posticipi. La Lega ha comunicato il calendario esatto delle gare solo sino alla prossima giornata. Ma Silva lamenta i danni verso i clienti esteri interessati al prodotto A. E fa notare la ricaduta negativa su tutto il calcio italiano.
Carlo Laudisa
per "La Gazzetta dello Sport"
per "La Gazzetta dello Sport"
Le News più commentate del Mese