
Nei prossimi palinsesti su Rai Due non appaiono grandi novità. Si conferma la prosecuzione sia di Annozero di Michele Santoro il giovedì (che stasera affronterà lo scandalo delle intercettazioni telefoniche sulle scalate bancarie) sia degli spazi di Rai Educational che Giovanni Minoli contunuerà ad avere anche sulla seconda rete, oltre che su Rai Tre. E’ prevista anche una nuova serie dell’Isola dei famosi, il discusso reality show della rete che sembrava non dovesse più vedere la luce sugli schermi del servizio pubblico, sebbene non si sia ancora giunti alla firma del contratto. Via libera invece per il rinnovo dei contratti in esclusiva a Antonella Clerici e Simona Ventura che fra l’altro condurranno l’una il Treno dei desideri e l’altra, probabilmente, L’Isola. Per quanto riguarda invece Palcoscenico, il programma dedicato al mondo del teatro di cui si chiedeva la messa in onda in orari di maggiore visibilità, da gennaio avrà a disposizione anche alcune seconde serate. Altri dettagli verranno dati nei prossimi giorni, o direttamente a Cannes. E’ stata approvato anche il nuovo accordo con la presidenza del Consiglio per Rai International, introducendo una novità: la programmazione per l’estero non si baserà più sul monte ore ma su criteri qualitativi.
Il cda si rivedrà la settimana prossima, ripartendo dalle nomine che settimane fa provocarono lo show down fra consiglieri di destra e di sinistra. E ha deciso di procedere rapidamente anche alla dedinzione del piano industriale dell’azienda e del piano per il digitale. Insomma, dopo il fallito blitz, le tante polemiche, lo sciopero dei giornalisti dell’Usigrai e l’assemblea dei dirigenti che premeva perché il cda si rimettesse al lavoro o si dimettesse in blocco, si ricomincia. Spiega Sandro Curzi: «Troppe e troppo confuse sono state le pressioni esercitate dall’esterno sulla Rai, specie negli ultimi tempi, i cittadini non riescono a capirci più niente. Di fronte a tutto questo, e ai rischi che corre la Rai, il cda ha preso atto della gravità della situazione e della mancanza oggettiva di qualsiasi altra via d’uscita, in alternativa ad una piena e immediata assunzione di responsabilità da parte di ciascun consigliere e del cda nel suo complesso».
Maria Grazia Bruzzone
per "La Stampa"
per "La Stampa"