«Il presupposto per essere assoggettati al pagamento del canone non è cambiato, è lo stesso finora vigente, è il possesso di un apparecchio televisivo che direttamente o tramite decoder si in grado di captare il segnale digitale terrestre». Lo ha ribadito all'Aula della Camera il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, illustrando i pareri del Governo alle mozioni di maggioranza e opposizione sulla nuova modalità di riscossione attraverso le bollette elettriche.
«Questa è una scelta - ha sottolineato - di carattere politico, non è una scelta tecnica, perchè è del tutto evidente che esistono oggi altri device attraverso cui si può fruire dei prodotti radio televisivi». Vengono così esclusi, ha puntualizzato, «tablet, smartphone, device diversi dall'apparecchio televisivo»
Giacomelli ha quindi confermato, aderendo alle richieste avanzate dai diversi gruppi, la linea del Governo per la riduzione dell'importo dal 2017 e ha accolto l'impegno a riferire alle Camere sui risultati della nuova normativa. Il sottosegretario ha quindi annunciato l'intenzione dell'Esecutivo di rivedere i termini di presentazione dell'autocertificazione che da diritto all'esenzione del pagamento del canone (fissata ora tra fine aprile e il 10 maggio, rispettivamente per quella cartacea e online).
«Potremmo immaginare qualche tempo in più - ha affermato - lo faremo con comunicazione formale e informazione adeguata, che traguardi la metà del mese di maggio, come termine ultimo, recuperando quindi qualche tempo, per consentire a tutti di venire a conoscenza in modo corretto di modalità e termini».
Il sottosegretario si è soffermato, al riguardo, sulla «meraviglia per la scoperta che esistono sanzioni per le autocertificazioni false». Sono quelle, ha ricordato, «che il Parlamento ha già stabilito nel 2000».