Vivendi studia ricorso contro Agcom e punta alla creazione di Vivendi Italia
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Adnkronos
Vivendi sta ancora valutando la strada del ricorso al Tar e a Bruxelles contro la decisione dell'Agcom che ha imposto al gruppo di scendere nella partecipazione in Mediaset o in Telecom Italia. È quanto apprende l'Adnkronos da fonti vicine alla società francese. In ogni caso nei prossimi giorni e comunque prima del 18 giugno, termine entro cui Vivendi è chiamata a esporre il piano con cui intende ottemperare alle indicazioni dell'Authority, i vertici del gruppo francese potrebbero incontrare l'Agcom proprio per un esame del dossier Italia.
Secondo l'Agcom con le attuali partecipazioni nelle due società italiane (il 24% in Tim dove è primo azionista e il 29,9% dei diritti di voto in Mediaset) il gruppo francese viola le norme del Tusmar, in particolare l'articolo 43 comma 11. Nei commenti a caldo successivi alle decisioni di Agcom del 18 aprile Vivendi già annunciava di riservarsi «il diritto di intraprendere tutte le azioni giudiziarie appropriate per assicurare la protezione dei suoi interessi, compresa la possibilità di fare appello al Tar e di depositare un ricorso ufficiale presso la Commissione europea per violazione del diritto dell'Unione europea». In questo senso, il ricorso da depositare prima del termine stabilito per una risposta all'Agcom non sarebbe una novità.
Secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, Vivendi sarebbe viceversa stata pronta a congelare i suoi diritti di voto in Mediaset al di sotto del 10%, sempre senza escludere la volontà più volte indicata di cercare una soluzione di comune accordo con Cologno. Intanto non c'è una lista di Vivendi tra quelle depositate per la nomina del collegio sindacale di Mediaset in vista dell'assemblea del prossimo 28 giugno. Quel che è certo è che il gruppo capitanato da Vincent Bollorè insiste nella strategia della media company impegnata nell'audiovisivo a 360 gradi. Tanto che, anche per sottolineare l'impegno in Italia di lungo periodo, si prepara a fare investimenti nel campo dell'industria culturale e dell'audiovisivo e per questo punta alla creazione di Vivendi Italia. Nascerebbe così un veicolo ad hoc per realizzare coproduzioni e partnership, che potrebbero riguardare tra l'altro gli studios di Cinecittà, il festival di Venezia, nonchè scuole di recitazione.
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