Andrea Zappia Amministratore Delegato di Sky Italia:
«Nel leggere la replica di Urbano Cairo («Quei dati di ascolto Sky non sono uno specchio reale della tv», Corriere di ieri) all’articolo dedicato da Aldo Grasso allo Smart Panel («Dati d’ascolto in stile Sky, in tempo reale i gusti degli spettatori», del 18 ottobre), ho trovato forzature e imprecisioni che ci riguardano direttamente e su cui non si può fare a meno di tornare. Lo Smart Panel non è e mai sarà uno strumento alternativo ad Auditel. Ma non è neanche uno strumento «di parte», che ha bisogno di una «patente di credibilità», visto che è regolarmente certificato da un soggetto indipendente.
È nato semplicemente per studiare la complessa esperienza di visione degli abbonati Sky, abituati a vedere programmi sia in tv che su «device» mobili, a passare altrettanto abitualmente dalla visione lineare a quella «on demand» e a far ripartire programmi già in onda schiacciando un solo tasto del telecomando. Sono comportamenti di visione, unici nel nostro Paese, che per essere analizzati puntualmente hanno richiesto la messa a punto di un sistema di rilevazione innovativo, basato su un campione perfettamente rappresentativo delle famiglie italiane abbonate a Sky e ben 10 volte più grande di quello utilizzato da Auditel per i nostri abbonati.
La possibilità di vedere in tempo reale l’andamento degli ascolti, su cui è incentrato il commento di Aldo Grasso, è una delle caratteristiche più salienti dello Smart Panel e rappresenta uno straordinario avanzamento tecnologico che mi auguro possa, un giorno, essere fornito anche da Auditel, magari rendendolo accessibile a tutti come garanzia di assoluta imparzialità e trasparenza. Vi è un ultimo tema sollevato nella lettera su cui mi preme fare qualche puntualizzazione: quello dell’eleganza. Sky ha cominciato a divulgare i dati Smart Panel, peraltro non in sostituzione a quelli forniti da Auditel, molto prima che il C.d.a. decidesse il blocco della pubblicazione dei dati. Una scelta che è quindi del tutto indipendente da queste problematiche e che, non essendo temporanea, non può essere considerata né opportunistica, né inelegante.
Anzi, l’obiettivo di Sky è sempre stato quello di contribuire all’innovazione e alla trasparenza. Anche in quest’ultimo increscioso caso, provocato dalla superficialità con cui sono stati trattati importanti dati personali, abbiamo tenuto una linea condivisa da molti e orientata a cogliere questa occasione per fare un passo in avanti e dotare tutti quanti di uno strumento di misurazione più adatto di uno costruito 29 anni fa. Forse troppi ancora in questo Paese pensano che il cambiamento e l’innovazione non siano «eleganti». Noi crediamo invece che non ci sia niente di più necessario e urgente che stimolare e implementare il progresso nel rispetto dei cittadini e di coloro che investono.»