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Lunedì delle spie su FOX, Homeland 6 poi The Americans in prima visione assoluta

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Fonte: Digital-News (com.stampa)

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Sky Italia

Lunedì delle spie su FOX, Homeland 6 poi The Americans in prima visione assolutaLunedì 19 giugno serata da non perdere su FOX (canale 112 di Sky) alle 21:00, con il grande ritorno di HOMELAND.Dopo una stagione ambientata a Baghdad e una a Berlino, cercando di scongiurare attentati di terroristi islamici in giro per il mondo, la protagonista Carrie Mathison (Claire Danes) è tornata in territorio statunitense a ricordarci che il nemico è in casa propria, nella homeland (patria in inglese) che dà il titolo alla serie.

Carrie, ex agente CIA, ora lavora nella fondazione del mecenate Otto During (Sebastian Koch) e si occupa di diritti civili nella difesa degli americani musulmani ingiustamente “presi di mira” dal governo federale. Si imbatte nel caso di un ragazzo arrestato dall’FBI per aver pubblicato on line un video in cui sembra esaltare i militanti islamici. È un potenziale terrorista internazionale o è solo vittima della paranoia dei servizi di sicurezza USA? La vicenda sarà molto più complessa del previsto e anticipa un tema diventato cruciale con la presidenza Trump, quello dei musulmani residenti negli Stati Uniti.

La serie si apre proprio con le vicende della Casa Bianca ma, contrariamente a quanto successo nella realtà, la vittoria senza precedenti è per una donna, Elisabeth Keane. La presidente è interpretata da Elizabeth Marvel, nota al grande pubblico televisivo come Heather Dunbar, la rivale di Frank Underwood per la nomination democratica in House of Cards. Un gioco di specchi tra le due serie, entrambe dense di riferimenti all'attuale situazione politica americana. Si scoprirà che la neopresidente ha perso un figlio in Iraq e non condivide le strategie militari delle amministrazioni precedenti. Sentiremo un membro della CIA dire che “le sue idee sono naif e pericolose” e anche questo ha qualche eco con la situazione attuale a Washington.

Un’altra storyline importante è quella che riguarda Peter Quinn (Rupert Friend), l’alter ego di Carrie e ex braccio armato della CIA, ora ricoverato in ospedale per la riabilitazione dopo aver rischiato di essere ucciso con il gas nervino dagli jihadisti nella passata stagione. Avrà bisogno di tutto l’aiuto di Carrie per tornare a una vita normale e questa forse è la missione più difficile che lei abbia mai dovuto compiere.

Homeland è stato rinnovato per altre 2 stagioni.

LA CAMPAGNA DI LANCIO - Originale e insolito l’esperimento di editoria interattiva per il ritorno di Homeland su FOX: la campagna pubblicitaria troverà un’innovativa declinazione digitale attraverso l’uso della realtà aumentata dell’app Layar scaricabile gratis sugli smartphone iOs e Android. Il meccanismo è facile, puntando la fotocamera sull’inserzione di Homeland in uscita sulla stampa quotidiana il 18 e 19 giugno, sarà possibile vedere contenuti multimediali per vivere un’esperienza a 360° su una delle serie Tv più amate dal pubblico.

Nella pagina pubblicitaria Fox usa i temi cari a Homeland, la lotta al terrorismo e lo spionaggio,  per costruire sulla stampa delle finte notizie di politica internazionale che rimandano alla famosa serie tv. Come se un misterioso hacker avesse manomesso le rotative del quotidiano per diffondere notizie considerate scomode. La campagna gioca sul confine fra realtà e finzione, mostrando il carattere “profetico" della fiction televisiva che sostituisce e, talvolta, anticipa la realtà.


 

Lunedì 19 giugno serata da non perdere su FOX (canale 112 di Sky) alle 21:50, con il ritorno di THE AMERICANS, giunto alla quinta stagione. vertici di tutte le classifiche delle migliori serie tv Usa del decennio e con fan autorevoli come Stephen King (suo un tweet del 2014: “con serie così, il cinema è diventato un po’ datato”), la serie ha ricevuto 12 premi e 57 nomination alle competizioni più importanti, da poco è stata rinnovata negli Usa per una futura sesta stagione, che si annuncia come la conclusiva.

The Americans ci catapulta negli anni ’80 di Reagan con la storia del matrimonio di Philip (Matthew Rhys) ed Elizabeth (Keri Russell) — nomi veri: Mischa e Nadezhda —, agenti segreti al servizio dell’Unione Sovietica sotto copertura a Washington, sposati e genitori di due figli. Un matrimonio combinato che nel corso degli anni è diventato «vero» (curiosamente è vero anche fuori dallo schermo: i due attori sono fidanzati da anni).

Grazie agli archivi Mitrokhin, oggi  si sa molto del KGB e di come si fosse infiltrato ovunque nei paesi occidentali durante la Guerra Fredda ma The Americans offre allo spettatore uno sguardo insolito perché usa le relazioni familiari come una finestra sulla geopolitica. In realtà, come hanno spiegato i due creatori Joel Weisberg (ex agente CIA) e Joe Field alla Lettura, le due dimensioni — quella politica e quella personale, il domestic drama — sono continuamente intrecciate: «Nella scrittura — dichiara Weisberg — non pensiamo mai all'aspetto politico della vicenda ma restiamo concentrati sulle relazioni: marito-moglie, genitori-figli. Anche così viene fuori la dimensione politica poiché tutti i personaggi hanno punti di vista e aspettative sul mondo».

La serie riparte che riparte lunedì su FOX e non potrebbe essere più attuale, nei giorni del Russiagate in cui Donald Trump rischia l’impeachment per le possibili interferenze del governo russo nella campagna presidenziale USA. Qualche mese fa si era persino diffusa la notizia (falsa) che in questa stagione sarebbe comparso un giovane Putin agente del KGB. Weisberg e Joel Field si sono dichiarati turbati. Quando hanno iniziato a scrivere lo show non potevano immaginare che le relazioni America-Russia avrebbero preso l'attuale direzione. «Credevamo che lo show avrebbe aiutato gli spettatori a conoscere meglio il nostro ex nemico, non certo il nostro nemico attuale!».

Uno dei punti di forza di The Americans è sempre stata la sua capacità di far empatizzare lo spettatore con Philip ed Elizabeth, pur non tralasciando nessuno degli aspetti brutali legati alla loro missione. Altra caratteristica è la mancanza della dicotomia (americani) buoni/(russi) cattivi che contraddistingue molte classiche storie di spionaggio durante la Guerra Fredda. Nella serie non ci sono eroi, nessuno è completamente nel giusto, tutti sembrano interessanti in quanto fragili e imperfetti.

Nella nuova stagione sarà più forte per i due protagonisti il groviglio di contraddizioni della loro "vita da spie" in relazione al futuro della figlia adolescente Paige (Holly Taylor), a conoscenza della reale professione dei genitori e avviata forse a seguirne le orme. La ragazza è come se insinuasse un dubbio nella folle quotidianità delle due spie, cresciuti secondo i valori della fedeltà assoluta alla causa sovietica. E’ prima una ragazza americana o figlia di spie del KGB? Tutto questo sarà ancora più drammatico nella situazione alla Romeo e Giulietta in cui Paige si innamora di Matthew (Danny Flaherty), teen-ager figlio di un agente dell’FBI.

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