Capelli rossi, tartan sempre di gran moda, calze a rete: Simona Ventura vuole riprendersi il ruolo di signora del calcio in tv e restituisce il vigore di un tempo a «Quelli che...». Nonostante qualche errore in fase di collegamento.
PUBBLICITÀ. Non riesce subito, per esempio, quello con Urbano Cairo, presidente del Torino. Sempre disponibile, sempre presente, ottimo comunicatore (ma è il suo mestiere...). Anche furbo quando riesce a fare pubblicità, nemmeno tanto occulta, ai due suoi settimanali di successo che richiamano un vecchio slogan della Rai. Complimenti.
CARRIERA. Lo fa l'editore Cairo anche per rimediare al titolo di una rubrica della trasmissione che rimanda a un settimanale di gossip concorrente. E che presenta tra i protagonisti di giornata Luca Bucci, portiere disoccupato a caccia di una squadra. Anche se la coppia Ma-Ma (come Biscardi, che ha fatto il bis, chiama Caputi e Mazzocchi) lo propone come tecnico. Bucci lo fa notare: «Mi avete presentato come allenatore, io vorrei ancora giocare».
AUTOGOL. «Guida al campionato» su Italia1 è diventata ancor più trasmissione-cabaret. Ieri è tornata anche la ruota della fortuna dedicata all'Inter. Stavolta con i possibili giocatori del Torino che avrebbero potuto fare autogol. Non è uscito Pisano, ma l'autogol c'è stato...
MATTATORE. Pollice alto e occhiolino per salutare Sky, altri commenti leggeri con la Rai, Mourinho esordisce così nelle trasmissioni della domenica. A Mauro che gli chiede della difficoltà di vincere lo scudetto risponde: «Non so se sia più difficile vincere per la terza volta in Italia o per la prima volta in cinquant'anni al Chelsea». A Varriale che parla della fortuna per tre autoreti consecutive, consegna: «Fortunato chi? Non capita tutti i giorni di vedere in Italia una squadra che gioca su ogni campo con tre attaccanti». Ma con la D'Amico scivola. «Io non voglio parlare di arbitri, voglio aiutarli...». E lei: «Neanche noi, anche se le devo ricordare che è stato lei a parlare della discussione tra Ibrahimovic e Farina». Special One, comunque.
DOC. Luigi Vitale? Ne sentiremo parlare. Parola di Giampiero Galeazzi che a 90° minuto sentenzia: «Da Castellammare di Stabìa, come i fratelloni Abbagliale. Di origine controllata dal remo al pallone».
PUBBLICITÀ. Non riesce subito, per esempio, quello con Urbano Cairo, presidente del Torino. Sempre disponibile, sempre presente, ottimo comunicatore (ma è il suo mestiere...). Anche furbo quando riesce a fare pubblicità, nemmeno tanto occulta, ai due suoi settimanali di successo che richiamano un vecchio slogan della Rai. Complimenti.
CARRIERA. Lo fa l'editore Cairo anche per rimediare al titolo di una rubrica della trasmissione che rimanda a un settimanale di gossip concorrente. E che presenta tra i protagonisti di giornata Luca Bucci, portiere disoccupato a caccia di una squadra. Anche se la coppia Ma-Ma (come Biscardi, che ha fatto il bis, chiama Caputi e Mazzocchi) lo propone come tecnico. Bucci lo fa notare: «Mi avete presentato come allenatore, io vorrei ancora giocare».
AUTOGOL. «Guida al campionato» su Italia1 è diventata ancor più trasmissione-cabaret. Ieri è tornata anche la ruota della fortuna dedicata all'Inter. Stavolta con i possibili giocatori del Torino che avrebbero potuto fare autogol. Non è uscito Pisano, ma l'autogol c'è stato...
MATTATORE. Pollice alto e occhiolino per salutare Sky, altri commenti leggeri con la Rai, Mourinho esordisce così nelle trasmissioni della domenica. A Mauro che gli chiede della difficoltà di vincere lo scudetto risponde: «Non so se sia più difficile vincere per la terza volta in Italia o per la prima volta in cinquant'anni al Chelsea». A Varriale che parla della fortuna per tre autoreti consecutive, consegna: «Fortunato chi? Non capita tutti i giorni di vedere in Italia una squadra che gioca su ogni campo con tre attaccanti». Ma con la D'Amico scivola. «Io non voglio parlare di arbitri, voglio aiutarli...». E lei: «Neanche noi, anche se le devo ricordare che è stato lei a parlare della discussione tra Ibrahimovic e Farina». Special One, comunque.
DOC. Luigi Vitale? Ne sentiremo parlare. Parola di Giampiero Galeazzi che a 90° minuto sentenzia: «Da Castellammare di Stabìa, come i fratelloni Abbagliale. Di origine controllata dal remo al pallone».
Antonio Sacco
per "Il Mattino"
per "Il Mattino"