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Il verbale finale è stato condiviso da tutti i soggetti legittimati, nazionali e locali, con gli impianti ubicati nella regione, tenendo conto, in prospettiva anche delle possibili ricadute sulla futura pianificazione del Piemonte con riferimento alle zone di confine.
Sono state in totale 36 le frequenze individuate, tutte con copertura superiore all’80% della popolazione, assegnabili per 2/3 all’emittenza nazionale e per 1/3 (12 canali) alle tv locali per la realizzazione di reti in SFN.
Sono state inoltre riservate 2 frequenze al Ministero per l’ingresso nel settore di nuovi operatori di rete. Per la scelta delle frequenze i criteri condivisi saranno quelli della prevalenza di utilizzo della frequenza già esercita, l’attuale copertura, gli investimenti effettuati e la tutela dell’utenza. A seguito dell’accordo l’Autorità provvederà poi all’adozioni degli specifici provvedimenti di pianificazione e regolamentazione, mentre sarà competenza del Ministero rilasciare i titoli inerenti i diritti d’uso delle frequenze ai singoli operatori di rete sulla base dei criteri indicati dallo stesso organismo di regolazione.
Da rilevare, infine, che dal verbale risulta l’auspicio dei partecipanti al Tavolo per un’attenzione da parte delle autorità competenti circa i costi relativi alla transizione al digitale e ad eventuali meccanismi di sostegno che potranno essere messi in atto, con riguardo particolare all’emittenza locale.
Procede quindi nei termini sostanzialmente previsti la prima fase di pianificazione in digitale, in attesa del decreto ministeriale che, entro il 9 settembre, definirà il calendario di spegnimento delle 14 aree in cui sarà suddiviso l’intero territorio nazionale.