
Il 7 Luglio del 1970 prendeva vita "Alto Gradimento": attraverso una comicità libera e spregiudicata, che si alimentava dei dogmatismi e delle convenzioni presenti, un po' a tutti i livelli, nella cultura italiana. Renzo Arbore, Gianni Boncompagni, Mario Marenco, Franco e Giorgio Bracardi e Marcello Casco hanno segnato, fino al 1976, il costume e il linguaggio degli italiani, diventando un vero e proprio fenomeno culturale di massa.
Joi ricorda questo doppio quarantennale il 15 Novembre, attraverso una serata interamente dedicata alla radio ("libera / ma libera veramente", per dirla con le parole di "La radio", di Eugenio Finardi). La serata si aprirà alle 21.00 con la messa in onda del film "I love radio rock", dedicato al fenomeno delle radio-pirata britanniche di fine anni '60.
Alle 23.00 circa seguiranno uno Speciale dedicato ad Alto Gradimento, in cui verranno intervistati Arbore e Boncompagni e un Joi Extra intitolato: "La rivoluzione delle radio libere", dedicato ai 40 anni dalla prima trasmissione radio concepita al di fuori del monopolio Rai. Il programma si aprirà proprio con il ricordo dell'esperienza di "Radio Libera Partitico" che per prima denunciò le gravi inadempienze commesse dallo Stato nei confronti dei terremotati siciliani, dimenticati nelle tende o in ricoveri di fortuna, durante la vana attesa della ricostruzione delle case abbattute dal sisma del 15 Gennaio 1968.
Joi ricorda questo doppio quarantennale il 15 Novembre, attraverso una serata interamente dedicata alla radio ("libera / ma libera veramente", per dirla con le parole di "La radio", di Eugenio Finardi). La serata si aprirà alle 21.00 con la messa in onda del film "I love radio rock", dedicato al fenomeno delle radio-pirata britanniche di fine anni '60.
Alle 23.00 circa seguiranno uno Speciale dedicato ad Alto Gradimento, in cui verranno intervistati Arbore e Boncompagni e un Joi Extra intitolato: "La rivoluzione delle radio libere", dedicato ai 40 anni dalla prima trasmissione radio concepita al di fuori del monopolio Rai. Il programma si aprirà proprio con il ricordo dell'esperienza di "Radio Libera Partitico" che per prima denunciò le gravi inadempienze commesse dallo Stato nei confronti dei terremotati siciliani, dimenticati nelle tende o in ricoveri di fortuna, durante la vana attesa della ricostruzione delle case abbattute dal sisma del 15 Gennaio 1968.
La radio costituita da Danilo Dolci, Franco Alasia e Pino Lombardo diede voce alla loro protesta, al dolore e al senso dell'abbandono. A parlare di quella trasmissione, condotta da "barricati" (nei locali del Centro Studi Iniziative), per far durare il più a lungo possibile la voce dei terremotati e farle scuotere le coscienze delle istituzioni e dell'Italia tutta, saranno lo stesso Pino Lombardi e Amico Dolci - figlio di Danilo. Nell'occasione si parlerà anche dell'amicizia tra Dolci e Peppino Impastato, ucciso per aver sfidato la mafia dai microfoni della sua "Radio Aut". Luigi Lo Cascio, che ha interpretato Impastato nel film "I cento passi" racconterà come si sia calato nel personaggio e quanto questa interpretazione abbia segnato la sua carriera e la propria sensibilità di uomo.
Dal ricordo delle radio "impegnate", si passerà all'esperienza delle radio d'intrattenimento, attraverso il racconto di Linus. Il popolare conduttore e direttore di Radio Deejay rievocherà i suoi inizi: un avvicinamento ludico ma sentito alla "scatola magica" da cui, fin da bambino, era stato stregato. Proprio sul discrimine tra divertimento e non banalità, ritualità e sorpresa Linus ha giocato la propria carriera radiofonica, cercando di aprire al pubblico una parte del proprio privato per sollecitare confronti e storie di vita, alla ricerca di pezzi d'umanità e di un sempre più stretto feeling con gli ascoltatori.
La serata si concluderà, al con il film "Radiofreccia", al termine del quale verranno riproposti lo Speciale "Alto Gradimento" e l'Extra "La rivoluzione delle radio libere".
Dal ricordo delle radio "impegnate", si passerà all'esperienza delle radio d'intrattenimento, attraverso il racconto di Linus. Il popolare conduttore e direttore di Radio Deejay rievocherà i suoi inizi: un avvicinamento ludico ma sentito alla "scatola magica" da cui, fin da bambino, era stato stregato. Proprio sul discrimine tra divertimento e non banalità, ritualità e sorpresa Linus ha giocato la propria carriera radiofonica, cercando di aprire al pubblico una parte del proprio privato per sollecitare confronti e storie di vita, alla ricerca di pezzi d'umanità e di un sempre più stretto feeling con gli ascoltatori.
La serata si concluderà, al con il film "Radiofreccia", al termine del quale verranno riproposti lo Speciale "Alto Gradimento" e l'Extra "La rivoluzione delle radio libere".