Non bastava l'accecamento: le frequenze digitali più vicine a quelle che saranno messe all'asta per la telefonia mobile sembrano proprio maledette. Dopo il fenomeno dovuto alla potenza del segnale LTE arriva oggi - sempre scoperto da MF - un altro pericolo per la nostra cara tv digitale: citando come fonte un documento tecnico riservato il quotidiano del gruppo Class denuncia il rischio di serie interferenze delle frequenze telefoniche della fascia 61-69 con quelle immediatamente confinanti, in particolare la 60 e la 59.
La causa di queste possibili interferenze sarebbe da attribuire alle «differenti caratteristiche dei filtri delle stazioni radiobase Lte delle nuove frequenze e dei ricevitori televisivi della tv digitale. Nel caso in cui il primo si trovi nelle vicinanze dei secondi - precisa Gianluca Zapponini su MF - una piccola parte del segnale potrebbe "sconfinare" nella frequenza adiacente, causando un disturbo sufficiente a causare la perdita di qualità dell'immagine televisiva. Gli utenti potrebbero quindi ritrovarsi davanti agli occhi immagini sgranate e poco nitide», dovute appunto all'interferenza.
A dire il vero una soluzione al problema esisterebbe anche: trattasi dell'installazione «di appositi filtri sia sull'impianto Lte sia su quello della tv digitale». L'unico inconveniente sono i costi, oggi alquanto variabili e che dovranno essere quantificati con un'intervento delle autorità. Un problema più lieve affliggerebbe anche i canali 55 e 58, le due frequenze del beauty contest riservate agli editori già operanti sul mercato (quindi Rai e Mediaset): «in questo caso il problema si risolverebbe tramite l'applicazione di un filtro non eccessivamente sofisticato».
Risulta «fondamentale - si legge in conclusione nel documento citato - che Ministero e Autorità giochino un ruolo attivo sia nella definizione e quantificazione in tempi rapidi dei fenomeni descritti». Staremo a vedere.
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"