''Rispetto a Studio Aperto, TgCom24 si occuperà anche di politica, economia ed esteri. Solo notizie e commenti, niente infotainment''. Lo dice il direttore del canale all news di Mediaset Mario Giordano, in un’intervista a Sette. La messa in onda, anticipata nei giorni della crisi di governo, è attesa per il 28 novembre.
Parlando della concorrenza Giordano ammette: “Non so se sia il migliore ma non si può prescindere dal tg di Mentana. Il suo exploit sulla politica è la dimostrazione che c’é una gran voglia di informazione. Rispetto a SkyTg24 da noi non ci sarà la co-conduzione dei notiziari e ci sarà meno ripetitività. Non ci saranno micro tg attaccati l’uno all’altro. Prendendo spunto dall’evoluzione dei modelli americani, abbiamo pensato a un flusso costante di informazioni, aggiornate e commentate in continuazione”.
“Io non credo che andrò in video. Non ci saranno miei editoriali - aggiunge Giordano -. Mentre la prima giornalista ad apparire il 28 novembre sarà Annalisa Spiezie. Non abbiamo fatto campagna acquisti. Non è un periodo in cui le grandi aziende assumono. Utilizzeremo i giornalisti che abbiamo a Mediaset per aumentare la quantità di informazione”.
E se gli si fa notare che un sindacalista commenterebbe che i giornalisti dovranno lavorare di più, risponde: “Preferisco dire che lavoreranno meglio”. Se fosse rimasto al Tg1, dove ha lavorato nel 2000 - gli chiede il giornalista -, sarebbe il vice di Minzolini. “Quindi mi è andata bene”, risponde Giordano e precisa che venga scritto che l’ha detto ridendo. Lavora da quattordici anni per aziende legate alla famiglia Berlusconi, ma alla domanda se manderebbe la sua figlia maggiore diciannovenne a una delle cene “eleganti” dell’ex premier, risponde: “No. Lei stessa non ci andrebbe. Non crede nelle scorciatoie”.